Il bello di un giornale un po’ (Kacco)matto

Tempi compie trent’anni e – come si usa dire – io c’ero. Una vulgata che gira nel mondo del giornalismo accredita la nascita di Tempi come il tentativo di continuazione de Il Sabato, settimanale di area cattolica in edicola dal 1978 al 1993. Anche al Sabato c’ero, ho iniziato come assistente personale dell’amministratore delegato Fiorenzo Tagliabue, e poi ne sono diventato direttore marketing e pubblicità. Al Sabato si era creata una squadra di giovani giornalisti guidati all’inizio da Luigi De Fabiani e a un certo punto della sua storia – cosa singolare per un settimanale definito da tutti “cattolico” – da un laico ed ex militante di Lotta continua come Paolo Liguori. Cito alcuni nomi di quella squadra: oltre al già menzionato Fiorenzo Tagliabue, il creatore di Radio SuperMilano, Alberto Contri, Luigi Geninazzi, Gian Guido Folloni, Robi Ronza, Roberto Fontolan, Renato Farina, Giuseppe Frangi, Riccardo Bonacina, Alessandro Banfi, Luca Doninelli, Massimo Bernardini. A questi, e qui arri...