Come nel cuore degli anni di piombo si affermò definitivamente nelle università di Roma l’impostazione di Mp, centrata sulla “risposta ai bisogni” anziché sulla politica
Le elezioni e le tumultuose assemblee in università, i due eletti in Consiglio comunale, il reportage tra i ciellini di una certa Lucia Annunziata. 1976, un altro anno di avvenimenti
1975-1985: la voglia e la capacità di “esserci” dei giovani ciellini degli atenei della capitale, la loro crescente incidenza pubblica, l’ostilità violenta dell’ambiente, le opere
Marco De Petro racconta l’exploit del Movimento Popolare in regione, la sua elezione a deputato e poi quella a sindaco di Chiavari. Sempre sull’onda dell’entusiasmo per una «rinnovata presenza unitaria e incisiva dei cattolici in politica»
Il possente scrittore torna a Rimini per esortarci a una libertà e un'amicizia senza dipendenza. Grazie a uno dei tre ragazzi che nel 1978 lo cercò in via Brera. La testimonianza di Riccardo Bonacina
L'intervento della figlia di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse, che dialogò con uno dei rapitori di suo padre: «L’isolamento non aiuta una riflessione, serve l’essere riconosciuti come umani. Speriamo di non perdere mai nessuno»
Stralci da un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 20 marzo 1978, quattro giorni dopo il rapimento di Aldo Moro e l’uccisione di tutti i membri della sua scorta per opera delle Brigate Rosse.
Se in quell’epoca formidabile diventammo la quinta potenza industriale battendo le Br e l’inflazione, c’entrano qualcosa stabilità e primato della politica. Checché ne dicano le maestrine del debito
Agnese Moro, figlia di Aldo, segretario della Dc ucciso dalle Brigate Rosse, racconta al Meeting il doloroso incontro con i rapitori di suo padre: «Ciò di cui hai disperato bisogno è fare domande»