I tortini della Francescato, pennuti e altre biaginate

«La politica si nutre di carne umana e io dopo averne assaggiata, ho scoperto che non mi piace» dice al Messaggero Maurizio Pieroni capogruppo dei Verdi al Senato, che non si ripresenterà nelle elezioni del 13 maggio. Fosse solo per la carne umana, il problema è che quella che fanno mangiare a Pieroni viene anche cucinata dentro tortini preparati da Grazia Francescato. «Attenti a non confondere le rissosità con una dinamica interna al centrosinistra, che è più complesso rispetto al centrodestra», dice Giovanna Melandri su Panorama. Al povero Clemente Mastella hanno detto di tutto: «vongolaro», «ribaltonista», «primarepubblicano» ma della “dinamica” non glielo aveva dato ancora nessuno. «La situazione, come diceva l’indimenticabile Ennio Flaiano, è grave ma non è seria», scrive Enzo Biagi, giovedì 29 marzo, sul Corriere della Sera. «La situazione, al solito, è grave ma non è seria», scrive Biagi, giovedì 29 marzo su Sette inserto del Corriere della Sera. Due citazioni uguali sotto la stessa testata, lo stesso giorno. Un colpo da maestro di giornalismo. Indimenticabile. «Le volpi non hanno in mente né l’interesse generale né l’edificazione di un ampio partito federativo», scrive Barbara Spinelli sulla Stampa. Ce l’ha con Franco Marini e Massimo D’Alema che impediscono a Francesco Rutelli di essere un leader. È anche un problema di punti di vista. Rutelli è quel che è con la sua crestina, i suoi speroncini, il suo bargiglietto: solo che la Spinelli lo vede come un galletto da combattimento. Le due volpi citate, come un pollo. «Ci son momenti in cui i bracci di ferro non servono a niente», dice a Repubblia Pierluigi Castagnetti. Il segretario del Ppi si sa preferisce i bracci di latta. Non è raro vedere nei suoi occhi scintille di follia alla John Belusci e non stupisce, dunque, sentirlo affermare: «Quando il gioco si fa molle, i molli cominciano a giocare».