Si allunga la schiera dei candidati di Monti che lanciano un appello al voto disgiunto in Lombardia. Dopo l’endorsement di Ilaria Borletti Buitoni, capolista montiana alla Camera in Lombardia, Umberto Ambrosoli incassa il sostegno di Lorenzo Dellai, capolista della lista Monti alla Camera in Trentino, e dei candidati alle elezioni politiche Alessandro Sancino, Gregorio Gitti, Milena Santerini ed Emanuela Baio.
Pochi giorni fa, era stato lo stesso candidato del centrosinistra, in un’intervista su Repubblica, a dire che in Lombardia erano solo due i voti utili: Maroni o lo stesso Ambrosoli. E dev’essere stato un messaggio più che convincente. Tanto che: «Votare Ambrosoli alle elezioni regionali in Lombardia e Monti a Senato e Camera è un atto di coraggio – ha detto Dellai durante la presentazione delle liste del Centro popolare lombardo a Milano –, che va nell’interesse di tutta la Lombardia. Si tratta di una scelta coerente con le nostre idee: è il momento di voltare pagina».
All’appoggio degli uomini di Monti, Ambrosoli ha risposto con un videomessaggio proiettato durante la presentazione delle liste: «È il momento di rigenerare la classe politica – ha spiegato Ambrosoli –, e il ruolo del Centro popolare lombardo è importante per un elettorato moderato che chiede punti di riferimento». Savino Pezzotta, che fa parte del gruppo politico, è stato, se è possibile, ancora più esplicito: «Monti ha sbagliato ad appoggiare Albertini, perché Albertini è un candidato a perdere e il voto disgiunto è una necessità per la Lombardia e per l’Italia».