I grillini vogliono refreshare l’Italia (e noi che ci lamentavamo di Scilipoti, ora ce ne ritroviamo 162)

Di Emmanuele Michela
04 Marzo 2013
Biciclette, ambiente, pacifismo, controinformazione. Questi i temi urgenti che gli eletti del M5S vogliono portare in parlamento. Cronaca di un pomeriggio di autopresentazioni. Ferrara: «Fatevi di cocaina»

C’è chi vuole arginare la fuga dei cervelli e chi vuole «dare al Paese un piano energetico». Chi vuole «abolire il finanziamento pubblico alle testate giornalistiche» e chi ha fatto l’arbitro «e quindi vorrei interessarmi di calcio». Gli eletti del Movimento 5 Stelle si presentano in un incontro all’Hotel Universo di Roma, trasmesso in streaming con più di 24mila utenti connessi. All’inizio dell’incontro sono stati scelti per alzata di mano i capigruppo del gruppo: Vito Crimi per il Senato e Roberta Lombardi per la Camera. Ma, spiega Grillo dal suo blog, il M5S effettuerà «una rotazione trimestrale dei capogruppo e portavoce Camera e Senato con persone sempre differenti».

Così è iniziata la carrellata degli eletti (108 alla Camera e 54 al Senato). In ordine alfabetico, uno ad uno escono e dicono chi sono. Nome, città di provenienza, professione. C’è l’operaio, l’avvocato praticante, lo studente che ha dovuto spostare la laurea da marzo a giugno per le elezioni. L’entusiasmo è grande, raffrenato solo da qualche disagio della rete che fa saltare in continuazione il collegamento dall’hotel di Roma: la linea continua a passare allo speaker collegato da Milano che prova a intrattenere gli utenti interessati alla riunione di Roma, dove nel frattempo si fa appello ai gestori dell’albergo di cambiare la password della wireless, così da non avere interferenze e disturbi. Epic fail per chi ha sempre indicato il web come strumento per portare avanti la rivoluzione.

Il collegamento va e viene, quanto basta per concedere la possibilità di ascoltare alcune delle presentazione degli eletti. Dieci, venti secondi a testa, perché il tempo è poco e la gente che deve parlare tanta: si procede per sommi capi, certo non con indicazioni politiche puntuali. «I miei argomenti sono soprattutto riguardo al lavoro, la casa e la famiglia. Direi che… più di così!», butta lì una neoeletta un po’ emozionata. Tema ricorrente è l’ambiente, una delle cinque stelle del partito: tam tam costante è la mobilità sostenibile, «vera passione» di tanti, come Roberto Cotti, eletto al Senato dalla Sardegna, che sogna di arrivare a Palazzo Madama in bicicletta direttamente dall’aeroporto, in barba alle auto blu. Più precisa è Donatella Agostinelli, che dice basta ai «soldi per le finte rinnovabili: vanno restituiti alla collettività». Si parla anche di giornali e comunicazione, cavallo di battaglia di Monica Casaletto, anche lei scelta per il Senato e che ha «sempre fatto controinformazione, diffusione di informazioni vera. Spero di continuare a lavorare così». Ma tra presentazioni sobrie, titoli di studio e proposte varie, ecco che s’alternano alcune mozioni un po’ nebulose: «Vorrei lavorare nella Commissione Difesa perché faccio parte dei gruppi pacifisti»; «in quanto sommelier mi occuperò dell’agricoltura»; «dobbiamo demolire il nostro ego per metterci al servizio della causa»; «parlo tre lingue e studio la quarta, per questo vorrei andare alla Commissione Esteri». Tra i più disinvolti c’è Paolo, da Bologna, vegano e «disiscritto alla Chiesa Cattolica», mentre arrembante è Marco Brugnerotto, eletto alla Camera dal Veneto, che mette in guardia tutti sul peso delle responsabilità: «Questo è l’ultimo tentativo di democrazia. Non dobbiamo sbagliare niente».

I commenti su Twitter si sprecano, e la gara alla battuta più ironica su quanto succede a Roma si scatena. Caustico Giuliano Ferrara dal suo profilo: «Mandateli in differita, quei simpatici deficienti. Fate un montaggio, per cortesia», che poi consiglia tagliente: «Avviso ai bravi grillini disposti in circolo: fatevi di cocaina, fumate qualcosa, poi casomai prendete la parola. Ma non è indispensabile». Qualcun altro è altrettanto sarcastico: «Ecco perché, prima delle elezione, non voleva che andassero in tv». La linea torna a Milano: lo speaker spinge l’acceleratore sul movimento che vuole cambiare con la vecchia aria stantia della politica, «refreshare» e «fare F5» della vecchia Italia. Ma nel secondo collegamento l’assemblea si fa più confusa: si dibatte su come organizzarsi per gli alloggi a Roma, e su un tema sempre delicato, come i portaborse. «Evitare parenti, mogli, mariti, amanti…» suggerisce la Lombardi, neo-eletta capogruppo a Montecitorio. « Non è che Roberta ha già deciso», ribatte invece Crimi, pari titolo al Senato: «Decideremo insieme se potranno esserci parenti o amici, lo faremo nella prossima riunione».

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8 commenti

  1. rodrigo

    Un consiglio ai politici sia di centro destra che di centro sinistra. Per favore basta parlare di preoccupazione per il “trionfo dell’ antipolitica”. Siete stati voi a favorirla. In 14 mesi del governo del preside Monti cosa avete fatto ?
    Non siete stati capaci di fare una legge elettorale (o non avete voluto) ; non avete voluto tagliare i costi della politica; non avete tagliato la spesa pubblica non qualificata; non avete intaccato nessun privilegio; avete votato tutti i provvedimenti di Monti anche quelli più gravosi e punitivi per la società italiana. Avete assistito senza fiatare al trascinamento dell’Italia in recessione, alla diminuzione vertiginosa del pil, alla chiusura di 300.000 imprese, all’aumento esponenziale della disoccupazione, all’aumento vergognoso della tassazione diretta. Non avete mai protestato che in Ital…ia non ci fosse più un’opposizione, né mai avete tentato di difendere chi vi aveva votato. Non vi siete vergognati che Monti procedesse allo pseudo-risanamento prelevando il 99% dalle tasche degli italiani e solo l’1% dai tagli della spesa non qualificata. In molti pensano che siete stati in silenzio dinanzi a questa macelleria sociale non per salvare l’Italia, come ipocritamente dite, ma per salvare la vostra mangiatoia. Nonostante questo, in tanti vi hanno votato. Allora, invece di lamentarvi, brindate e cercate per il futuro di rendervi utili e di fare il lavoro per il quale siete esageratamente e spesso anche immeritatamente pagati. Altrimenti, alle prossime elezioni, che credo saranno a breve, correte il rischio di perdere i vostri privilegi definitivamente . PS per i politici cattolici : di fronte alla macelleria sociale di Monti avete dimenticato che tra i principi non negoziabili ci sono anche il principio di solidarietà e quello di sussidiarietà che Monti con il vostro voto ha sistematicamente violato.

    1. Gmtubini

      Rodrigo.
      Intervengo solo per farti i complimenti per la sintesi e la lucidità della tua analisi.

  2. Enrico

    Cambiano capogruppo ogni 3 mesi, appena il tempo di conoscere gli altri e farsi conoscere e via, si cambia. Appena il tempo di iniziare un lavoro e già devi passare le consegne a chi deve ricominciare da capo.
    Non potrebbere amministrare nemmeno un condominio di una palazzina a 2 piani.

  3. luigi lupo

    “e noi che ci lamentavamo di Scilipoti”

    Quando l’autore dell’articolo si è lamentato di Scilipoti?

  4. giuliano

    ci mancava la vigilanza antifascista. Forse è meglio che questo paese sprofondi del tutto (manca poco) e un linguaggio del genere, che è causa origine del disastro, sparirà dalla faccia della terra. E’ dal 1945 che viene ripetuto e oggi siamo nel 2013 e il fascismo è morto nel 1945

    1. Michele

      Caro Giuliano, se preferisci vigilanza antistellista va bene lo stesso, puo’ suonare piu’ moderno, che so. Ovviamente e’ un nuovo squadrismo che sta nascendo, mica grossolano e sudaticcio come un bonificatore di maremme, piuttosto nichilista e gaio in versione politically connected, prodigo di “democrazia diretta” forse un po’ ignorante in materia di costituzione materiale e Costituzione. Coi bonificatori in camicia nera per adesso lo stellismo condivide solo l’istinto purificatorio e puritano, ma “liquido” e soft, un po’ bonario e accondiscendente … beh un proclama del guru genovese per ora e’ molto trendy e figo, non sa ancora di olio di ricino … per ora. Capisco che a qualche stellista piacebbe assai che lo spirito critico sparisse dalla faccia della terra .. non sono i primi ne’ saranno gli ultimi a desiderare cio’ … ma anche dosi massiccie di conformismo web dopo un po’ stufano. Per ora godiamoci le panzanate di politica ed economia dell’imbonitore maximo … per ora fa ridere, per ora

  5. afm

    Eterogenei, nessuna esperienza istituzionale, idee poche ma confuse, più che entusiasmo rabbia contro tutto. Fanciullezza, fanciullezza / tu dei fiori hai la dolcezza / e nascondi la fierezza / della nuova Umanità! (anno 1928). Mala tempora currunt.

  6. Michele

    Questi sono confusi forte e va bene il sarcasmo e la satira, ma intanto hanno occupato una istituzione repubblicana. Qui ci vuole una vigilanza attenta antifascista. C’e’ un forte segnale di totalitarismo e non dobbiamo aver timore di cotrastarlo con tutti i mezzi consentiti dalla legge, per iniziare.
    Abbasso questa concione di sprovveduti. Grillo e Casaleggio non rappresentano nessuno, non dobbiamo ascoltarli ne’ dargli spazio.

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