
I Cattolici, gli ebrei e il nazismo di ieri (e di oggi)
Esiste una vasta area di cattolici che faticano a riconoscersi tanto in quelle “tonache nere” che si
fecero passeggiatrici ad Assisi quanto in chi, dopo l’11 settembre, continua a parlare di un
terrorismo che rappresenterebbe l’attacco degli oppressi contro l’Oppressore. Ma esistono anche,
per tutti costoro, strumenti pi utili alla sana e consapevole riflessione intellettuale su pace e guerra,
sulla natura dell’islamismo radicale e sui rapporti tra Chiesa e Occidente che nemmeno certe
pubblicazioni stampate in “carta ecologica riciclata”.
In rete per capire l’11 settembre
Tra le risorse in rete si distingue il sito di Cultura Cattolica (www.culturacattolica.it), ispirato alle
parole del Papa (®Una fede che non diventa cultura una fede non pienamente accolta, non
interamente pensata, non fedelmente vissuta¯) e a quelle di S. Paolo (®”Esaminate ogni cosa,
trattenete ci che vale”. il valore e la capacit della fede cattolica di leggere in maniera adeguata
la realt, tutta, a confronto e paragone con ogni posizione umana¯). Diviso per aree tematiche,
presenta una ricchissima sezione dedicata al ®Dramma americano¯ dell’11 settembre. Si tratta di
®una serie di contributi che. vogliono essere un aiuto a capire e riflettere sulle molteplici facce
della vicenda, a capire le ragioni di ci che accaduto, che sta accadendo e che accadr¯: da David
Jaeger a Baget Bozzo, da Enzo Bettiza ad Antonio Socci, la rassegna on line raccoglie il meglio
della stampa delle ultime settimane.
Ugualmente ricco il sito di Cultura Cristiana (www.culturacristiana.net), che propone riletture su
temi filosofici, storici, religiosi e d’attualit. Da leggere “Attacco all’America, spunti per un
giudizio” per capire perch gli attacchi terroristici dell’11 settembre sono stati ®attacchi inumani¯
(come ha detto il Papa nel telegramma inviato a George W. Bush) e ®fatti sproporzionati a
qualsivoglia colpa americana¯, inclusa ®la politica di oppressione alla causa palestinese¯. Per
ricordare che ®la dottrina della Chiesa non esclude una legittimit dell’autodifesa. ci pu essere
un pacifismo cattolico in un contesto come quello di oggi? A una sola condizione: fare come S.
Francesco che rischi la sua vita, passando le linee dei crociati per andare a parlare col Sultano.
per annunciargli Cristo. Diversamente sarebbe un pacifismo dettato da vigliaccheria o, peggio, da
pregiudizi antioccidentali, cio da un odio per la propria civilt¯.
Un pensiero forte. E le balle di pacifismo e relativismo culturale
Ancora su Internet un altro strumento utile per penetrare la realt, interpretare e criticare, il sito di
Alleanza Cattolica (www.alleanzacattolica.org), associazione di laici cattolici che si propone lo
studio e la diffusione della dottrina sociale della Chiesa. Dall’home page possibile consultare il
Rapporto sulla libert religiosa nel mondo curato dall’A.C.S. (Aiuto alla Chiesa che soffre,
l’organismo di soccorso spirituale e materiale alle “Chiese del silenzio” diffuso in moltissimi Paesi
del mondo, divenuto il pi autorevole ed efficace nell’opera di aiuto, supporto e informazione ai
cattolici perseguitati) e il “Dizionario del pensiero forte” compilato dall’Idis (Istituto per la dottrina
e l’informazione sociale), ®un dizionario enciclopedico che fa riferimento al “senso comune”,
l’insieme organico delle certezze di fatto e di principio che sono comuni a ogni uomo, fra le quali la
legge naturale, e costituiscono la base del pensiero forte, veramente umile perch realistico,
premessa razionale all’atto di fede¯. Di sicuro interesse l’area tematica dedicata all’islam, da dove
possibile accedere ad un assai ben documentato studio sulla presenza islamica in Italia di PierLuigi
Zoccatelli, ricercatore del Cesnur (Centro studi sulle nuove religioni), oltre che ad ampi stralci del
libro di Giovanni Cantoni, Aspetti in ombra della legge sociale dell’islam. Per una critica della
vulgata “islamicamente corretta” (Centro studi sulla cooperazione “A. Cammarata”, San Cataldo
2000). Temi approfonditi dalla rivista Cristianit, di cui il navigante pu leggere gli indici e
numerosi articoli.
Da raccomandare una visita al Cesnur (www.cesnur.org) che ha pubblicato la prima Enciclopedia
delle religioni in Italia (a cura di Massimo Introvigne, Pier Luigi Zoccatelli, Nelly Ippolito Macrina
e Ver¢nica Rold n, Elledici, Leumann 2001), frutto di un lavoro durato oltre 12 anni per censire
ogni tipo di presenza religiosa nel Paese (con schede riassuntive dei principali aspetti storici,
sociologici, dottrinali e statistici). Tra i numerosi saggi e articoli disponibili on line, si segnala Il
millenarismo rivoluzionario di Osama bin Laden, di Massimo Introvigne, un’anticipazione
dell’approfondita ricerca dell’autore sul millenarismo nell’islam che anche una buona chiave di
lettura per le recenti minacce del miliardario saudita al nostro Paese. E infine l’Agenzia
internazionale Fides (www.fides.org), la ®voce della Chiesa impegnata nell’evangelizzazione ad
gentes¯ che ospita interviste, testimonianze e dossier dai paesi a forte diffusione del terrorismo
islamico, sui ®nuovi martiri cristiani¯ e una sezione sugli attacchi dell’11 settembre.
Quei cattolici con le mani in pasta
Tra le pubblicazioni periodiche, segnaliamo l’editoriale del mensile Tracce di novembre (“Le mani
in pasta”), un giudizio sull’attuale situazione che ®non si esprime come puro auspicio, non resta a
qualche metro di distanza senza mischiare le mani con il farsi concreto e ambiguo della storia. i
cristiani non sono persone che credono di vivere gi in Paradiso. Si entra nella mischia come tutti.
nella vita della Chiesa non mancano l’esempio n il richiamo di Pastori che sanno prendere
posizione. Come hanno fatto il Papa e il cardinal Ruini, richiamando gli Stati Uniti – impegnati
nella difesa della loro, e nostra, libert contro il terrorismo – al loro dovere storico di favorire.
“una pace giusta e duratura”¯. E un invito a seguire le indicazioni del Papa viene anche
dall’editoriale di Cesare Cavalleri nel numero di novembre di Studi Cattolici (“L’importante
pregare”), dopo quello del mese passato pi “politico”, in favore degli Usa (“Per non dimenticare”).
La rivista delle edizioni Ares pubblica anche la testimonianza da Marrakech dello scrittore Giorgio
De Simone, una provocazione per riflettere sulle difficolt del “multiculturalismo”.
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