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Il governo di Hong Kong ha colto tutti di sorpresa presentando in fretta e furia al Parlamento, composto da "soli patrioti", una legge sulla sicurezza nazionale ancora più draconiana di quella imposta da Pechino alla città nel 2020. Negli ultimi quattro anni il colpo di mano del Partito comunista ha distrutto lo stato di diritto sull'isola, tradotto in carcere decine di attivisti e politici solo per aver esercitato il diritto alla libertà di espressione, azzerato ogni manifestazione democratica e protesta civile, stravolto il sistema giudiziario e quello dell'istruzione. Ma evidentemente per la Cina non è ancora abbastanza.
Ergastolo per i traditori della patria
Da venerdì il Parlamento lavora a pieno regime a una nuova legge sulla sicurezza nazionale per punire i reati di tradimento, secessione, sedizione e sovversione come previsto dall'articolo 23 della Costituzione. Dopo una settimana di sessioni, i lavori sono già a buon punto e la legge potrebbe essere approvata ad aprile.
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