HOME VIDEO Il viaggio di Felicia

Di Simone Fortunato
29 Marzo 2001
di Atom Egoyan con Bob Hoskins, Elaine Cassidy

Hilditch è un direttore di mensa, appassionato di cucina e tremendamente solo. Quando Felicia, giunge dall’Irlanda per cercare il fidanzato, Hilditch le propone il suo aiuto.
Dietro la vicenda della diciassettenne in cerca del ragazzo ed avvicinata da un ometto solo apparentemente bonario, si nascondono tutti gli elementi classici delle fiabe. Felicia, a metà tra Cappuccetto Rosso e Pollicino, si perde in una grande città che non conosce; ha una meta (il fidanzato) che pian piano si sfoca e si allontana sempre di più; continua a sbagliare strada, ed alla fine finisce dritta nelle fauci dell’Orco o del Lupo di turno. Che ha una particolarità: uccide (e mangia) per mancanza d’amore. Uno splendido giallo, dal sapore hitchcockiano, sulla solitudine e l’ambiguità del male dove il cattivo, invece di suggerire orrore, suscita quasi pietà e comprensione. Sullo sfondo, pesantissimo, una storia d’amore impossibile per motivi politici: lui, irlandese, si è arruolato nell’esercito inglese. L’ennesimo affondo alla ricerca della radice della sofferenza, da uno dei registi più affascinanti e coerenti degli anni ’90.

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