Dimenticate la proverbiale accoglienza hawaiana e le collane di fiori. Alle Hawaii stanno infatti pensando di mandare via dal loro arcipelago chi è venuto a stabilirsi a Honululu e dintorni, pensando di poter vivere di surf e belle speranze. Il 50esimo stato degli Usa si ritrova infatti ora con oltre 17 mila homeless, persone senza fissa dimora, su una popolazione totale di 1 milione e 400 mila abitanti. «Spaventano i turisti», hanno detto i politici locali, spiegando di volerli rimandare tutti negli Usa. Le Hawaii sono anche disposti a pagare a tutti il volo di ritorno gratis, pur di farli sparire dalla vista dei turisti. Quest’operazione, diventata legge a giugno, si chiama “Return to home”.
SENZA CASA. Non tutti gli homeless l’hanno presa male. La signora Anna Pililaau, intervistata dal Washington Times, ha spiegato invece che molti dei “barboni” di Waikiki saranno grati allo stato delle Hawaii per questo. «Sono venuti qui dalla terraferma», spiega la signora continuando a sorvegliare i suoi averi, raccolti in due carrelli della spesa, «perché pensavano che ci fossero un sacco di posti di lavoro, ma quando sono arrivati qui si sono accorti che non c’era niente».
SPESA PUBBLICA. Il Dipartimento dei servizi umani delle Hawaii ha per il momento congelato l’operazione perché troppo difficoltosa. Per imbarcare un senzatetto sull’aereo occorre un accordo di partenza volontario, un controllo dei precedenti penali e dello stato di igiene. Pertanto, per il momento, il “return to home” è congelato fino all’anno prossimo. Ma sull’isola hanno fatto due conti e poiché mantenere e curare i senzatetto costa di più che “spedirli a casa” è certo che l’operazione sarà messa in atto il prima possibile.