La situazione delle proteste a Hong Kong sembra ormai completamente degenerata. Le scuole sono state chiuse, i trasporti funzionano a singhiozzo, il governo continua a ignorare le istanze dei manifestanti, molti dei quali hanno cominciato a rispondere alle violenze sproporzionate della polizia, diventando sempre più radicali. Il regime comunista cinese parla ormai esplicitamente di «terrorismo» e durante il quarto plenum del 19mo Comitato centrale del Partito comunista di fine ottobre, come riportato dall’Associated Press, sono stati citati esplicitamente gli articoli 14 e 18 della mini Costituzione di Hong Kong. Questi prevedono che l’Esercito popolare di liberazione può intervenire nella città autonoma su richiesta del governo e che in caso di «stato di emergenza» le leggi della Cina continentale subentrano a quelle della Regione amministrativa speciale, con tutto quello che questo comporterebbe. Pubblichiamo di seguito dieci foto pubblicate su Whatsapp e scattate da Xiaomei Chen, Sam Tsang e Mai Tse, diffuse dal South China Morning Post, che spiegano meglio di mille parole la situazione di Hong Kong. Per capire fino in fondo quello che sta succedendo in città, invece, il modo migliore è partecipare all’incontro organizzato da Tempi il prossimo 29 novembre a Milano con Albert Ho, uno dei leader democratici della città.