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In un articolo molto ben informato apparso sul Washington Post, Josh Rogin ha scritto che gli ucraini sono molto preoccupati dopo la visita del presidente Joe Biden nel loro paese. Da un lato, scrive l'editorialista del Wp, ogni ucraino è ben consapevole che, senza l'aiuto americano, questa guerra sarebbe persa (la parola che più si sente pronunciare è «grazie»), dall'altro, però, serpeggia un grande allarme per l'idea che gli Stati Uniti sosterranno l'Ucraina «per tutto il tempo necessario», come ha detto Biden.
La frase, scrive Rogin, non piace ai funzionari ucraini che il giornalista del Wp ha incontrato a Monaco. La ragione è semplice: la guerra è in una fase di stallo, nessuno sta vincendo e nulla fa pensare che qualcuno potrebbe vincere. Ma il prolungamento del conflitto è, per gli ucraini, una sciagura perché intanto la popolazione soffre, l'industria e l'economia sono al collasso, l'esercito in gravi difficoltà. Anche se un giorno l'Ucraina dovesse vincere, questa ...
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