Non è piaciuto a tutti l‘allentamento del rigore concesso dall’Unione Europea ai paesi più deboli. Al commissario per l’Energia, il tedesco Günther Oettinger, per esempio, proprio non va giù. Secondo la Bild online, durante un incontro della Camera di commercio tedesco-belga-lussemburghese a Bruxelles il politico della Cdu si è detto «preoccupato perché troppi in Europa adesso credono che tutto andrà bene».
ROMA COME BUCAREST. Invece non andrà bene per niente, secondo Oettinger: Bruxelles «non ha ancora riconosciuto la gravità della situazione». Il commissario già rimpiange il rigore: «Invece di pensare a combattere la crisi del debito l’Europa celebra il suo buonismo e si comporta come una istituzione educativa per il resto del mondo». Ma la dichiarazione che ha suscitato le reazioni più scandalizzate è questa: «A me preoccupano paesi che fondamentalmente quasi ingovernabili come Bulgaria, Romania e Italia».
«HA PERSO LE STAFFE». Scontate le repliche dall’Italia e dagli altri paesi coinvolti dalla tirata di Oettinger. Anche il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, tedesco come lui, ha voluto rimproverare il collega e connazionale. «Con alcune sue affermazioni Oettinger ha perso le staffe del suo cavallo svevo», ha detto al quotidiano Die Welt alludendo alle origini del Baden-Württemberg del commissario per l’Energia.