Gran Bretagna. Perché May ha annunciato le elezioni anticipate
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Il primo ministro britannico Theresa May ha deciso di non aspettare la fine della legislatura (nel 2020) per indire le elezioni e ha annunciato che il voto verrà anticipato il prossimo 8 giugno. May si era sempre detta contraria alle elezioni anticipate, tuttavia ha cambiato idea «con riluttanza» quando si è resa conto che sulla Brexit «il paese è unito, ma Westminister no». I partiti Laburista, Liberal-democratico e Nazionale scozzese hanno infatti promesso di ostacolare le trattative sulla Brexit con l’Unione Europea. «Queste divisioni mettono in discussione la nostra capacità di riuscire a portare a termine con successo il processo di Brexit, causando incertezze e instabilità nel paese» ha detto May durante la conferenza stampa. «Sono perciò giunta alla conclusione che l’unico modo per garantire certezze e stabilità al nostro futuro è indire queste elezioni e assicurarci il supporto necessario per le decisioni che dovremo prendere». L’obiettivo del voto anticipato è quindi quello di legittimare il partito dei Tories e creare una maggioranza solida per portare a termine il processo di uscita del Regno Unito dall’Unione.
SONDAGGI. La legittimazione popolare non è però l’unico motivo di questa decisione: secondo i sondaggi, il partito conservatore è oggi in vantaggio rispetto agli avversari (ha il 43 per cento dei consensi contro il 25 per cento del partito laburista). Dunque, May potrebbe approfittare di questo momento favorevole per affrontare (e probabilmente vincere) le elezioni, piuttosto che aspettare e correre il rischio che i negoziati per la Brexit si complichino e la costringano a scendere a compromessi poco graditi all’elettorato.
HARD BREXIT. Perché la richiesta del premier venga accolta, serve il voto favorevole dei due terzi della Camera. Il partito laburista, con il suo leader Jeremy Corbyn, si è già dichiarato favorevole al voto. Anche Tim Farron del partito liberal-democratico, in un breve comunicato, ha appoggiato la decisione di May, vedendo nelle elezioni l’occasione per evitare la hard Brexit, «mantenere il Regno Unito nel mercato unico, avere un paese aperto, tollerante e compatto».
Foto Ansa e Twitter
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