Pubblichiamo un post apparso sul profilo Facebook della parlamentare del Pdl Eugenia Rooccella.
Gli scienziati italiani, con l’aggiunta prestigiosa del Nobel Yamanaka, si sono espressi in massa contro il metodo Stamina. Siamo d’accordo nella sostanza, e il Parlamento si è mosso su questa linea, cercando di assicurare comunque la continuità delle cure a chi le aveva iniziate.
Però… c’è un però, e il grande Yamanaka, che non conosce il nostro paese, non lo può sapere. Da anni, i magistrati italiani invadono il campo politico, stravolgendo leggi votate dai rappresentanti dei cittadini, ma inserendosi anche negli ambiti più strettamente medici. Lo fanno senza che ci sia la minima protesta, che dico, un fiato, un bisbiglio, un battito di ciglia, da parte della comunità scientifica. Chi mai ha alzato la voce quando una sentenza ridefiniva l’infertilità?
E soprattutto: chi ha emesso almeno un lamento quando un tribunale addirittura ha imposto ad Eluana Englaro un protocollo di morte (mai sperimentato prima!) entrando nei dettagli clinici? Solo quando sono stati colpiti nel proprio particolare, cioè le modalità con cui si devono svolgere le sperimentazioni, gli scienziati si sono accorti del rischio, e hanno chiesto aiuto alla politica.
Per favore, un po’ più di attenzione al bene comune, e più coraggio.