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È passato un anno dalla morte di Giulia Cecchettin. E da giorni la notizia è che il ministro Valditara ne «offende la memoria» perché «nega la teoria del patriarcato». Che Piantedosi, Roccella, Nordio, Mara Carfagna e Maria Latella, all’iniziativa #Nessunascusa alla violenza contro le donne, non hanno mai pronunciato «la parola “patriarcato”».
«Il patriarcato è vivo e lotta in ogni colpo di coltello che registriamo, in ogni bambina che vola dai balconi» (la Stampa). «Non esistono mostri, ma figli del patriarcato» (gli studenti in piazza per rivendicare l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole). «Il patriarcato non esiste solo negli occhi di chi ha il privilegio di non vederlo» (Elly Schlein). «Negare il patriarcato non lo fa cessare. E chi ha ucciso mia figlia è italiano» (Gino Cecchettin).
La bugia del patriarcato, la confusione con il maschilismo
La notizia è un’altra: siamo fermi a un anno fa. Alla bugia che l’Italia sia una società patriarcale. Che in quanto bianco e italiano si...
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