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La tragedia di Giulia Cecchettin continua a riaffiorare nei commenti dei media, dei social e anche nei discorsi quotidiani. Ricompare non con l’intensità quantitativa ed emotiva dei primi giorni, ma con l’emergenza rada e costante di un brutto ricordo il cui impatto negativo non si riesce a eliminare. Credo che andrà avanti così ancora per diverso tempo. Nel diluvio di parole, che hanno cercato di comporre l’orrore per l’omicidio di Giulia, la pietà per la sua famiglia e pure, per quanto meno, per la famiglia dell’assassino, c’è molto di irrisolto. Irrisolto non solo nel senso di inspiegabile, ma che disturba, impedendo di farsi una ragione. A mio avviso, detto molto brevemente, i problemi sono due: l’origine del male e quale possibilità per prevenirlo.
Le due questioni possono sembrare troppo vaste per un articolo di giornale e per competenze che non siano di elevato livello umanistico e scientifico. In realtà, tutti i giorni abbiamo a che fare co...
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