Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Politica

E l’estremismo gender finì per travolgere le pari opportunità

All’anagrafe è Alessandro, Ma alle elezioni chiede il voto come Alessia. La preferenza nei suoi confronti sarà annullata se è espressa come seconda e il primo votato è un maschio?

Alfredo Mantovano
04/06/2016 - 3:00
Politica
CondividiTwittaChattaInvia

androgino-gender-shutterstock_334212764

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti) – Dall’inserto di Roma del Corriere della Sera, sabato 28 maggio: dove si spiega che l’era del gender non è in sintonia con la preferenza di genere e con le pari opportunità. Domenica si vota per il Comune della Capitale, e Alessandro Campanella è candidato in una lista a sostegno di Giachetti. Per l’elezione dei consiglieri, come in tutta Italia, vale la regola che si può esprimere la seconda preferenza sulla scheda, purché di sesso diverso rispetto al candidato che si vota per primo. All’anagrafe lui è registrato come Alessandro, di genere maschile. Nella realtà si presenta come Alessia. Problema: se, in coerenza con i dettami del gendericamente corretto, Alessandro chiede il voto in quanto adesso si chiama Alessia, la preferenza nei suoi confronti rischia l’annullamento se viene espressa come seconda e il primo votato è un maschio.

Si dirà: il rimedio sarebbe stato semplice. Ad Alessandro sarebbe bastato avviare all’ufficio anagrafe l’iter per il cambio di sesso, e nessuno le avrebbe impedito di chiamarsi Alessia. Tanto più che una giurisprudenza non marginale ha escluso la necessità di un intervento chirurgico, come imponeva la versione originaria della legge che nel lontano 1982 ha introdotta tale possibilità di formale mutamento. Sostenere questa tesi vuol dire essere veramente retrogradi, non aver capito nulla della magnifica e progressiva rivoluzione che avanza col gender-pensiero. Per due ordini di ragioni. La prima è che la logica che esclude il trauma del bisturi per cambiare sesso è la medesima che esclude il trauma della fila allo sportello del Comune per dichiararsi diversi rispetto a come si è nati. Di più: la logica che rende l’appartenenza a un sesso conseguenza dell’autopercezione fa sì, in linea col tratto soggettivo dei meccanismi percettivi, che il mutamento non rappresenti qualcosa di stabile. Non si può dire che fino a 30 anni sono stato maschio, adesso sono diventato femmina e d’ora in avanti non cambio più. Non ci si libera dalla camicia di forza del sesso originario per indossare a tempo indeterminato la camicia di forza del sesso scelto: la natura di questa opzione, proprio perché giochiamo sul binario dell’autopercezione, è transitoria ed elastica.

LEGGI ANCHE:

Natalità e sussidiarietà per scegliere il “noi” contro la cultura dello scarto

12 Agosto 2022
Berlusconi, Meloni e Salvini al Quirinale

Se il centrodestra vuole vincere, dia spazio a chi ama la libertà

11 Agosto 2022

Seconda ragione: se accettiamo – lo hanno stabilito tante sentenze e lo ascoltiamo nei talk show (in entrambi i casi “in nome del popolo italiano”) – che Alessandro diventi Alessia sulla base della propria autopercezione, perché mai dovrebbe registrarsi come femmina? Certamente non si percepisce più come uomo, siamo certi che si percepisca come donna, e non per esempio come trans?

Facebook censisce ben 58 differenti sfumature di appartenenza sessuale: vogliamo sostenere che conti di più un povero regolamento anagrafico? Se però vince Facebook, va chiarito come la mettiamo con la scheda elettorale: se intendo votare Alessia devo rinunciare a esprimere una seconda preferenza per essere sicuro che il mio voto non sarà annullato? Ma se fosse questa la conseguenza obbligata, che fine fa uno dei pilastri (insieme con la teoria del gender) su cui si fonda l’ordinamento attuale, la verbale proclamazione delle pari opportunità?

Un reazionario osserverebbe che tutto ciò è l’esito coerente della sostituzione dell’ideologia alla realtà: Dio perdona (quasi) sempre, l’uomo perdona ogni tanto, la natura non perdona mai; e talora manifesta le forme più singolari per far emergere le contraddizioni: riesce a far capolino perfino da una scheda elettorale. Respingo con forza considerazioni così becere. Confido invece nella soluzione che emerge al termine del pezzo di cronaca del Corriere: Alessia si è rivolta al ministro dell’Interno perché vari una circolare che indichi agli scrutatori come considerare chi versa nella sua situazione.

Questo mi tranquillizza: sono certo che, conclusa con successo l’epica lotta per l’equa prescrizione – incomparabilmente più importante delle quisquilie delle unioni civili –, il titolare del Viminale troverà la sintesi più mirabile fra Alessia e l’anagrafe capitolina. Che è effettivamente qualcosa che, se lui non interviene, fa perdere il sonno.

Foto da Shutterstock

Tags: amministrativeElezioniIdeologia Genderpari opportunitàRoma
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Natalità e sussidiarietà per scegliere il “noi” contro la cultura dello scarto

12 Agosto 2022
Berlusconi, Meloni e Salvini al Quirinale

Se il centrodestra vuole vincere, dia spazio a chi ama la libertà

11 Agosto 2022
Il candidato Odinga acclamato dalla folla in Kenya

Si vota in Kenya e torna lo spettro delle violenze

9 Agosto 2022
Rovine di una chiesa

La crisi che dobbiamo affrontare va ben oltre la politica

5 Agosto 2022
Roberto Boninsegna e Sandro Mazzola

A me Craxi e Boninsegna, a voi Di Maio e Gnonto

5 Agosto 2022
La copertina del numero di agosto 2022 di Tempi, dedicata alle elezioni anticipate del 25 settembre

Un voto contro il caos. Che cosa c’è nel nuovo numero di Tempi

5 Agosto 2022
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

Sylvie Menard eutanasia
Salute e bioetica

Non è l’eutanasia la risposta al dolore di chi è ammalato

Redazione
8 Agosto 2022

Altri video

Lettere al direttore

I giornalisti nella sede del PD prima della conferenza stampa per discutere i risultati delle amministrative a Roma, 13 giugno 2022

Volete un’indicazione di voto? Mai a sinistra

Emanuele Boffi
1 Agosto 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Il centro è troppo ristretto per diventare l’ago della bilancia
    Lodovico Festa
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il cardinale Jozef Tomko, collaboratore di sette papi
    Angelo Bonaguro
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Che cosa spinge i soldati ucraini a dare la vita in guerra?
    Rodolfo Casadei
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Pian della Tortilla, Novella degli scacchi, Le campane di Nagasaki
    Miber
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    Il samizdat slovacco che parlò di Cl negli anni Ottanta
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Amici e lettori in Sardegna, sabato a Sassari si ricorda Luigi Amicone

11 Agosto 2022
Lenzuola bianche stese ad asciugare al sole
Foto

Il profumo del sole

1 Agosto 2022
Ragazza in bicicletta
Foto

Esame di maturità. Un rito di passaggio

27 Giugno 2022
Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Agosto 2022
    • Luglio 2022
    • Giugno 2022
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist