«Recuperare le chiese vuote e usarle per il culto musulmano? È un problema delicato, ma perché no?». Il rettore della moschea di Parigi, presidente del Consiglio francese del culto musulmano, ha rilanciato lunedì su Europe 1 questa proposta già contenuta nel suo libro Lettera aperta ai francesi.
POCHI FEDELI. Dalil Boubakeur ha aggiunto: «Si tratta dello stesso Dio, i nostri riti sono vicini, fraterni e penso che musulmani e cristiani possano vivere insieme». La proposta ha fatto molto discutere in Francia, anche se non è la prima volta che viene formulata e si basa su un preciso fondamento: la diminuzione di fedeli nel paese.
La Francia oggi conta appena 9 mila preti, prima della guerra erano 40 mila. A Nantes la vecchia chiesa di San Cristoforo oggi si chiama moschea Al-Forqane. Centinaia di chiese, ormai svuotate di fedeli, potrebbero fare la stessa fine. Il rettore dell’università di Parigi ha chiesto di dare all’islam le chiese vuote perché ci sarebbero solo 2.500 moschee per 5 milioni di musulmani.
«E NELLA PENISOLA ARABICA?». Quella di Boubakeur, oltre ad essere una richiesta, è anche una provocazione. Alla quale Marc Fromager, direttore della sezione francese di Aiuto alla Chiesa che soffre, ha risposto così: «Il signor Boubakeur pone una questione importante. In Francia c’è una moschea ogni 2.000 fedeli. Nella Penisola arabica, ci sono 22 chiese per 3,1 milioni di cristiani, cioè una chiesa ogni 141 mila fedeli».
PRINCIPIO DELLA RECIPROCITÀ. Continua Fromager: «In proporzione, quindi, le moschee in Francia sono 70 volte più numerose delle chiese nella Penisola arabica. A quando nuove autorizzazioni per la costruzione di chiese nella Penisola arabica?». Difficile che il rettore della moschea di Parigi accetti una reciprocità di questo tipo. Sono rimaste famose infatti le parole del Gran Muftì dell’Arabia Saudita, Sheikh Abdul Aziz bin Abdullah, pronunciate nel 2012 a riguardo: «Tutte le chiese all’interno della Penisola arabica devono essere distrutte» perché «nella Penisola arabica deve esserci solo una religione». Aveva poi aggiunto che non solo bisognava impedire la costruzione di nuove chiese ma distruggere tutte quelle già esistenti.