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PROGRAMMA OBBLIGATORIO. Certificato il fallimento dell’esperimento ABCD dell’uguaglianza, che ha riguardato nel 2013 circa 600 classi, nel luglio 2014 il ministro dell’Educazione nazionale Benoit Hamon ha introdotto la formazione obbligatoria per tutti gli insegnanti. Il nome del programma è stato modificato perché “ABCD dell’uguaglianza” era ormai associato dai genitori francesi ai peggiori tipi di indottrinamento sessuale dei loro figli. Questo nuovo programma si applica a partire da quest’anno «a tutte le scuole, tutti gli insegnanti e tutti gli allievi».
«IDEOLOGIE RELIGIOSE». La docente, intervistata dal portale Enseignants pour l’enfance, ha preferito restare anonima. «Il primo giorno è stato consacrato alla riflessione sul tema “l’uguaglianza tra bambini e bambine è”, seguito da 21 affermazioni, tra le quali: “Decostruire i pregiudizi e gli stereotipi”, “educare separatamente i bambini e le bambine”, “includere il genere in modo trasversale nei programmi scolastici”, “inculcare la teoria del gender”, “mostrarsi femministi”». L’affermazione “spiegare che bambini e bambine sono complementari” è stata subito seguita da questa precisazione: «Ci hanno detto di fare attenzione alla nozione di “complementarietà” perché può riferirsi a certe “ideologie religiose”, che sono subito state screditate senza neanche essere spiegate».
AMBIGUITÀ. Che il contenuto della nuova formazione obbligatoria di tutti gli insegnanti in Francia sia questo, non è cosa di poco conto. Il governo francese infatti ha sempre negato pubblicamente di voler «inculcare», attraverso l’«égalité», la teoria del gender. Ma che cos’è questa “uguaglianza” che tutti i professori francesi dovranno insegnare? «È difficile affermare su quale concezione di uguaglianza si basino i formatori, perché su questo non hanno detto nulla. Penso che non sappiano neanche loro quello che vogliono. È tutto ambiguo», continua l’insegnante di musica.
«INCULCARE LA TEORIA DEL GENDER». Anche per quanto riguarda «inculcare la teoria del gender», tutto resta «ambiguo». «Non ci hanno parlato delle basi antropologiche e filosofiche di questa teoria», continua. La teoria di fondo è però «che tutto è dovuto a una costruzione sociale, niente alla nascita». Bambini e bambine dunque «sono interscambiabili». Si può dire che «ci sia una volontà violenta di cambiare la società attraverso una politica di “decostruzione degli stereotipi”, una volontà di “rieducare” bambini e bambine per liberarli dal “posto che gli è stato assegnato”» dalla società.
SCOPO DEL GOVERNO. L’obiettivo del governo, secondo quanto si può leggere negli opuscoli distribuiti alla fine del corso, è questo: «Raggiungere l’égalité significa raggiungere una divisione 50/50 [tra uomini e donne] in tutte le sfere della vita sociale, eliminando ogni idea di inclinazione naturale che uomini o donne possano avere». Per l’insegnante di musica, questa «ossessione», questo «zelo ideologico» non potranno però «avere ragione della resistenza passiva della realtà quotidiana», che è diversa da questa «teoria». Bilancio finale dei due giorni? «Una gran perdita di tempo».
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Cara Filomena,
Hai letto il post di Emanuele?
Che ne dici … facciamo finta di non capire?
Continuiamo a pensare che il “sottomesse” rientra in una logica di tipo marxista?
Io sono convinto che per te non cambi nulla e che tra 1 o 2 discussioni tornerai con “per San Paolo è sempre e solo la donna a dover essere sottomessa all’uomo” .
E’ vero quello che ti ho detto sopra sulla relatività dell’intelligenza, ma con te punto sicuro sulla mala fede. E’ un “vincere facile”.
E’ inutile dilungarsi in spiegazioni, poiché alla prossima occasione Filomeno il barbuto ripeterà lo stesso slogan pari pari.
Non viene su questo sito per capire, ma per occupare.
Gianni, hai ragione, ma noi siamo dalla parte della verità e non dobbiamo stancarci di ripeterla, anche 100 volte.
So benissimo che quando cito San Paolo o cito le sedute dell’assemblea costituente i miei interlocutori non cambieranno idea… confido però che chi ci legge possa avere un’informazione in più per formarsi un opinione.
Probabilmente, la nostra Filomena non ha avuto queste informazioni in tempo utile… bombardata da certi messaggi ormai si è sclerotizzata sulle sue posizioni… difficili che cambi idea. Però credo che ci siano persone che possono cambiare idea, persone che ancora preferiscono i fatti alle idee.
Nella mia vita ho avuto un gran da fare per acquisire l’umiltà necessaria a capire da che parte voltarmi per cercare di vederla, ‘sta verità, che francamente l’idea di considerarmi a pieno titolo dalla sua parte mi fa venire le vertigini!
Io intendo dire solo che pure il lettore più deficiente a questo punto si è accorto che questi vengono solo a fare volantinaggio, e che nella maggior parte dei casi non serve dilungarsi, visto che non sono interessati ad imparare nulla.
caro Gianni,
stare dalla parte della verità non vuol dire che abbiamo sempre ragione né che siamo sempre nel giusto. .. è un percorso che come dici tu richiede molta umiltà, una strada stretta.
La prima umiltà è quella di accettare le cose per quelle che sono e non per quelle che dovrebbero essere secondo noi. La seconda, è accettare ogni persona come unica e irripetibile, come un valore in sé, indipendentemente dal suo stato di vita, piccolo, indifeso, anziano, malato che sia.
Nel caso specifico, stare dalla parte della verità vuol dire accettare l’uomo in quanto uomo e la donna in quanto donna. Ognuno con suo mistero, forse mai del tutto esplorabile, ma parte di un grande progetto di amore.
Noi stiamo dalla parte della verità, non per i nostri meriti, per le nostre capacità, ma per i meriti e le capacità di Cristo. .. “Io sono la via, la verità è la vita”. .. ecco di nuovo la strada stretta da seguire, ecco di nuovo la necessità di essere umili… ma non disperiamo, Gesù dalla croce è sempre pronto a tendere la mano per tirare su anche noi.
Emanuele,
il tuo intento è lodevole, all’inizio ne ero convinto anch’io. Poi discutendo si è fatta forte la convinzione che spesso ti trovi a discutere con persone che, oltre a non avere alcun interesse per ciò che dici, cercano nel “confronto” una sorta di legittimazione in quello che scrivono. So che detta in questi termini sembra una cosa stupida, ma è una cognizione che si è fatta strada in me quando in ogni discussione ti sentivi ribattere un “ognuno deve avere rispetto per le opinioni dell’altro”. Questa cosa , sentita oggi, domani, dopodomani, mi ha portato a fare esplodere dentro di me un sano (credo) e liberatorio “ma che cavolo dite !!!” (la parola non sarebbe cavolo). Qui non c’è nessuna opinione che è sullo stesso piano, qui ci sono opinioni che uccidono persone (non le fanno nascere o stabiliscono quando devono morire), che sottraggono a dei bambini la gioia, la delicatezza, il profumo di una mamma (o la bellezza di un “padre”). Fanno il male a tutti, lo amano e lo legittimano. Se anche noi fossimo nell’errore, una cosa è più che certa: con noi non si fa male nessuno.
Da questo ho dedotto che se è giusto ribattere (come fai tu con intelligenza, misura e proprietà di linguaggio … lo fai bene) dall’altro lato non è sbagliato che si faccia sentire l’indignazione, … che chi discuta con te sappia cosa sollecita come disapprovazione , …di fare sentire quello che provocano come sgomento e disgusto dal profondo del nostro essere. Pure questo è un bene sia per le persone che “preferiscono i fatti alle idee” sia per i nostri antagonisti: fare sentire sentimenti feriti.
La domanda sul perche Filomena, Nino, Rabiosi … Shiva (vabbè mettiamolo) sono qui, me la son posta anche io. In merito ho due ipotesi. La prima (maggiore) è che ,come dice Giannino, occupano , forse fanno parte di qualche associazione ed hanno questo compito (la foto barbuta di Filomena mi indirizza in tal senso), una azione di disturbo costante, di provocazione . La seconda (la minore) che inconsciamente, in un angolo remoto della loro coscienza, c’è l’esigenza di conservare, tra la marea di bugie ed alibi nella quale hanno immerso la loro esistenza, un cottato minimo con la “verità”. Un bisogno questo irrinunciabile se non vuoi sprofondare nella follia (individuale o collettiva).
L’ipotesi “minore” forse sarebbe giusto chiamarla speranza ridotta a lumicino
…non mi fraintedere, fai bene a gridare al tua indignazione…
L’umiltà non era un invito rivolto a noi, ma una constatazione: riconoscere la verità richiede umiltà. Umiltà di sentirsi creatura e, anche per chi non crede, umiltà di sentirsi finiti e impotenti… Umiltà che credo noi tutti cerchiamo di esercitare.
Gridare la propria indignazione contro aborto ed altre nefandezze non solo è lecito, ma doveroso… Io forse preferisco i toni pacati ed ironici, forse perché nella vita reale sono invece abbastanza focoso. Di fatto mi sono esercitato anni in siti “ostili” come il blog di Odifreddi, UAAR, il Fatto, etc. ed ho scoperto che il registro basso è quello che di solito manda più fuori dai gangheri gli interlocutori (…e un po’ mi diverte).
Comunque ognuno deve combattere la sua “buona battaglia” con le armi che ha… Quindi, continua così che vai bene (…anche se io non sono certo legittimato a dare autorizzazioni… insomma prendilo come un attestato di tima, di meglio non mi è venuto 🙂 )
Ho una terza ipotesi. Questi vengono qui per soldi.
@filomena
Riguardo a San Paolo, ti consiglio di leggere i testi originali, non i Bignami di Repubblica. ..
Se leggessi, vedresti che Paolo dice “le donne siano sottomesse ai mariti come la Chiesa è sottomessa a Cristo”. La sottomissione di cui parla non va con logiche umane. Cristo è infatti venuto per servire, la vera sottomissione a Cristo è quella di San Pietro che, molto controvoglia, accetta di farsi lavare i piedi. La vera sottomissione è quella di chi accetta i doni di Cristo, la sua pietà, il suo amore.
Poco dopo San Paolo incita gli uomini: i mariti amino le proprie mogli come Cristo ha amato la Chiesa, dando la vita per lei. Nuovamente l’esempio è Cristo che si sacrifica per amore.
Quindi, riassumendo il discorso di Paolo si potrebbe dire: gli uomini siano pronti a dare la vita per amore delle proprie mogli sull’esempio di Gesù, le mogli accettino (siano sottomesse) questo dono dono d’amore sull’esempio della Chiesa (intesa come comunità che ama Dio).
un significato ben diverso da quello che ti hanno fatto credere… se hai dubbi, basta leggere l’originale. Parole che benché scritte 2000 anni fa dovrebbero essere la base di ogni corso sul rispetto delle donne…
Cara signora Elena, forse le sfugge che in quei paesi democratici occidentali tanto demonizzati, nessuna donna è costretta ad abortire, a praticare la fecondazione assistita o la maternità surrogata. Se lo fa, è una scelta!
Continui a non centrare il punto. Anche il tuo insistere sulla legalità delle pratiche abortive fotografa il tuo non comprendere.
Una scelta sbagliata, da cui non è più consentito dissentire dacchè se ne è fatta una “conquista”, una vittoria: e si arriva al punto di demenza, peggiore di quella di cui si vorrebbe incolpare i cristiani e ogni persona di buona volontà, da ritenere che,
– se le cinesi e le indiane abortiscono bambine e solo bambine, anche questo è un diritto umano e un successo (prei-)storico delle donne, con ciò diffidando le donne ‘emancipate’ dal protestare contro questa discriminazione e persecuzione della donna nel grembo materno;
– se si “affittano” uteri al miglior offerente, la dignità e libertà della donna sarebbe esaltata contro ogni vittimismo – vediamo un po’ – di genere o di classe o di cultura;
– se si vendono, comprano, scambiano, donano ovuli, seme, mero ‘materiale genetico’, la dignità e libertà della donna e della coppia acquirente, donante, donataria sarebbero al top: la degradazione dell’umano a serbatoi biologici, del bambino a oggetto, una volta, abortito perché non richesto, un’altra volta, alibi all’egoismo che approfitta dello stato di miseria materiale o morale del prossimo, è una cosa che non riguarda le donne, femministe, i gay, il politicamente corretto, il Pensiero Unico. Be’… Lo sapevamo. Che si trattasse, in goni caso, di abuso di minore, del più debole, dell’indifeso, di chi può essere manipolato per un verso o un altro in un modo e anche in mille altri, è sempre stato chiaro. Perciò, hanno deciso che è preferibile prendersela col linguaggio: e chiamare diritto e legge questa violenza e questo abuso.
Cara Filomena
Forse dovresti dire alla Signora Elena come mai quei “democratici occidentali ” che ha tanto a cuore, in particolare Danimarca, Finlandia, Svezia, Olanda e Francia, occupano i primi 5 posti in Europa per tasso di violenza contro le donne. Forse a te tante cose “sfuggono” …. oppure vuoi dare la colpa a San Paolo. Come mai non riesci a vedere una relazione tra questi paesi civili, dove ““nuovi diritti civili” li hanno in abbondanza e possono uccidere al concepimento, uccidere nella malattia, dove si può comprare vendere e “praticare” tutte le meravigliose cose, con l’avallo della legge (e che il tuo cuoricino tanto desidera per sentirsi civile) e la conseguenza che gli uomini ne vengono fuori caratterizzati da maggiore violenza ed egoismo.
Signora Filomena, io ho scritto quattro righe e lei le ha fraintese come se ne avessi scritte quattrocento.
E’ ovvio poi che non tutte le donne che abortiscono o vendono i propri figli sono “costrette” a farlo, anche perché che una certa percentuale di depravate è da mettere nel conto, ma sicuramente la stragrande maggioranza delle donne rinuncia alla maternità o vende il proprio corpo forzando la propria volontà.
Ciò indiscutibilmente avviene con l’approvazione colpevole di una società corrotta che non si assume le proprie responsabilità.
Gentilissimo sig. Raider,
mi scusi lei appare piuttosto confuso: non esiste nessuna “teoria gender”, almeno in letteratura scientifica.
Ciò a cui lei si riferisce è una corretta informazione in tema di educazione sessuale, secondo ciò che attesta la conoscenza medica, la quale, per definizione, non è un’ideologia!
Pertanto una corretta informazione sessuale è fondamentale
e i genitori devono essere contenti che venga fatta poichè è molto importante, peraltro non avendo, i genitori stessi, nessuna competenza per poterla attuare autonomamente.
Sig. Raider lei è andato totalmente fuori strada, spero di averla aiutata a comprendere meglio questa tematica.
La invito inoltre a diffidare di coloro che intendono ostacolare la divulgazione della conoscenza e dell’informazione.
Un cordiale saluto e un gentilissimo augurio di una spledida giornata.
Signor Rabiosi,
la confusione può nascere da tante cose, non compiterò l’elenco, una gamma che include una serie di fattori cui riesce difficile sfuggire, anche se ci si esprime col garbo da lei usato e cui non vorrei essere da meno,
Sull’attendibilità medica di ciò che lei, correggendomi, non qualifica neppure – teoria, no; ideologia, men che meno; il resto, neanche pensarvi -, tanto le sembra indiscutibile, lasci che io mi esprima confusamente, se così le pare o in modo critico, ciò che non disdice a un discorso che voglia tenersi sul piano scientifico e non pretende a un’autoevidenza assiomatica e una indiscutibilità, per l’appunto, dogmatica. Lo stesso vale quando si assume che la scienza non sia un’ideologia o che essa sia immune ai condizionamenti o all’influsso di ideologie e punti di vista, non diciamo anti- o a-scientifici, ma non direttamente connessi a una ricerca libera come a un dobsttio libero su ciò che è scientifico e ciò che non lo è.
A me, per es., sembra anti-scientifica ogni pretesa che una scienza o una teoria o corretta informazione o una certezza acquisita in ambito scientifico possa o debba applicarsi senza stare a discutere o a distinguere, tanto per non fare confusione o quella che tale viene ritenuta sulla base di protocolli cui si vorrebbe dare valore di legge. Tale pretesa viene a scontrarsi col diritto dei genitori a decidere come educare i propri figli, senza lasciarli in balia di istituzioni che si premurano di impartire lezioni su sesso e sessualità a cominciare dai quattro anni di età, mentre nulla fanno in ordine alle cose che ho ricordato sopra: e per non fare confusione, riconosco ai genitori come me una competenza sui propri figli maggiore rispetto a quella di cui far credito a qualunque équipe scientifica di fiducia di commissioni o sottocommissioni, peraltro, non direttamente elette dai cittadini che si vorrebbe escludere o limitare nei diritti e nelle responsabilità rispetto ai propri figli.
Credo che nella corretta informazione rientrino anche notizie e opinioni che non si conformano alla consegna o obbligo del silenzio rispetto alle direttive commissariali: e la sua protesta in tal senso, sig Rabiosi, va nella stessa direzione che tende a reprimere ogni dissenso manifesto contro le stesse direttive: divieto che si vorrebbe, come le direttive sulla “corretta informazione”, trasformare in legge. Questo basta a diffidare anche degli appelli a diffidare a senso (e Pensiero) unico.
In conclusione, del suo post accolgo senza riserve i saluti e gli auguri, che ricambio con la stessa cordialità da lei manifestata.
La ringrazio infinitamente della sua cordialissima risposta.
Vorrei precisarle in merito alla di lei risposta che un risultato scientifico non può certo essere influenzato dalle ideologie, dal momento che si basa su dati e su risultati che poi vengono sottoposti a verifiche.
Non è del tutto chiaro come lei possa aver maturato una competenza superiore all’intera comunità scientifica, se cosi è mi complimento lei deve un QI incredibilmente alto e deve aver compiuto studi fuori dall’ordinario.
Può quindi pubblicare i risultati dei suoi studi e condividerli per essere sottoposti ad eventuali verifiche?
I risultati a cui lei è giunto sono in disaccordo con la scienza?
In ongi caso mi chiedo se ogni individuo appena diventato genitore acquisisca per dono della Grazia Divina del Signore Onnipotente questa incredibile intelligenza.
Le riporgo e rinnovo cordialissimi saluti per una splendida serata!
Fabiano Rabiosi
Ops … passavo di qua ed ho letto i suoi squisitissimi interventi. Mi sono quasi emozionato. Spesso è rara tanta grazia.
Mi perdoni ….. solo una delicata obiezione: E’ relativa al “Vorrei precisarle in merito alla di lei risposta che un risultato scientifico non può certo essere influenzato dalle ideologie, dal momento che si basa su dati e su risultati che poi vengono sottoposti a verifiche.” …. ecco su questo punto ( perbaccolina non so come dirlo… accipicchia!!!) ….. mi pare che Lei sostiene una emerita minchiata …. intendiamoci …. elegante, aggrazziata…..ma minchiata!. Trascura che non è la prima volta che scientifico si fa diventare ciò che ideologico ( i progetti eugenetici ante guerra quando americani e tedeschi camminavano a braccetto e prendevano pure i Nobel su questa cosa). Sa, c’è il rischio quando la scienza non è analitica ma empirica (mi pare che si dice cosi… non sono sicuro) .
Mi consenta una ulteriore cosetta (ma solo un tocchetto da nulla ) : sopra sostiene che non esiste nessuna “ideologia gender”, onestamente sono perplesso perché non è difficile trovare una sostanziosa lista di personalità accreditate in ambito accademico che vogliono vestire da maschi le femmine e viceversa. Forse Lei è avvezzo a questa gustosa abitudine e quindi è facile che si senta “depistato” dal sentimento di sorpresa che energumeni cattolici che frequentano questo sito (io il primo) trovano in ciò.
Oppure (non so cosa pensare ….. ri-accipicchia!!!)) Lei è cosi “trasparente” nelle cose dell’esistenza che magari crede che un Toto Riina per esistere come mafioso deve avere una maglietta con la scritta “sugnu mafiusu” . E di pari ritiene che gli eminenti accademici non avendo una maglietta con la scritta ” Gender è Bello” non sono promotori di alcuna teoria.
Adesso sono costretto a sottrarmi a questo edificante (per me) confronto, La ringrazio se ha avuto la bontà di leggere le mie modeste considerazioni.
Le auguro una splendida serata ed una buona notte!
Obbligatoriamente trovatomi a risponderle per via di questa,
le vorrei gentilissimamente far notare che la suddetta riportata frase
“scientifico si fa diventare ciò che ideologico”
assurge al ruolo di fandonia, se non peraltro dovuto alla, per i truffaldini, amara circostanza che ciò che è scientifico è affermato da risultati nondimeno pubblicati.
Allorchè lei non voglia coscienziosamente documentare la sua propria fandonia gliela riporgo tergo.
Ricordandole con sincero affetto che le chiacchiere stanno a zero e che che sentenziare senza appore nulla a nulla vale, le suggerisco di utilizzare la sua “sostanziosa lista di personalità” per le sue doverose personali abluzioni.
Le porgo omaggevoli ed affettuosi saluti per una serena notte.
“Vorrei precisarle in merito alla di lei risposta che un risultato scientifico non può certo essere influenzato dalle ideologie, dal momento che si basa su dati e su risultati che poi vengono sottoposti a verifiche.”
Sicché pure il famoso studio Sullins, secondo il quale pare che la probabilità di problemi psicologici risulta due-tre volte maggiore tra i bambini e i ragazzi che vivono con genitori omosessuali, dal momento che è stato pubblicato “peer review”, è lungi da essere il risultato di influenze o raffreddori ideologici e o religiosi.
Fatta questa considerazione anche a te auguro una gaia e serena notte.
Caro Fabiano Rabiosi ,
felice di trovarLa e nel contempo triste di non essere stato a casa ieri sera all’arrivo del Suo post ed aver perso, così, una magnifica occasione di trattenermi con Lei.
Ho notato che garbatamente, come di suo stile, mi chiede conto della frase “scientifico si fa diventare ciò che ideologico”.
Nulla di più giusto, anche se mi vedo colto da una punta d’amarezza in cuor mio, nel trovarLa perplessa sulla veridicità della mia asserzione che qualificava “minchiata” la sua elegante citazione. Non è mio intento abusare del suo tempo e … non lo credo neanche necessario, stante l’alta considerazione che nutro per Lei. Trovo particolarmente inutile richiamare l’attenzione, in maniera pedantesca, che l’intera storia della scienza è ricca di manipolazioni volte a dimostrare ciò che si desidera (false datazioni di fossili, ridicoli disegni di Haeckel o teschi opportunatamente modificati per inventarsi passaggi evolutivi). A che pro poi evocare cosa è successo con l’eugenetica negli USA dal il 1907 (si…prima dei nazisti), sondare il mondo accademico, i premi Nobel (Robert Millikan) oppure il W Johannes, o attenzionarLe il ruolo del capitalismo americano nell’appoggiare i progetti di sterilizzazione (sempre per via del favorire “il più adatto”) …insomma tutto quel “nulla di nuovo sotto il sole”.
Egregio Sig. Rabiosi , mi creda sulla parola, Lei ha detto una solenne “minchiata” ma, le do atto, ricca di charme.
Sul Gender Le potrei fornire una consistente lista di nomi, opere, citazioni e vari elementi. Ma sinceramente non ne vedo la necessità. Comincio a comprendere che una sensibilità delicata come la Sua trova sano e giusto cambi di abito. Trovo che sia bello se Lei vuole sentirsi un po’ donna ed avere un bel tutù rosa o lavorare a maglia (peccato che le mie infrastrutture mentali non mi consentiranno mai di imitarla). E comunque, dopo averla conosciuta, la sento vicina e trovo bello che per Lei non esiste una teoria Gender e che nel contempo sarebbe una violenza inaudita convincerLa di cosa diversa.
Con profonda stima, più indelebile del tracciato di un pennarello indelebile, La saluto e Le auguro una radiosa giornata.
Ho inviato un post ieri sera e vi sarei grato se lo passaste. Grazie.
@Rabiosi
Una ricerca scientifica e’ influenzata dalle ipotesi che si fanno e la tesi che si vuole dimostrare, quindi è assolutamente ovvio che venga influenzata dalla ideologia di chi la compie. Naturalmente questo non significa che tutto è arbitrario, ma il gradi di certezza dipende dal metodo usato e l’oggetto stesso della misurazione. Forse le sfugge, infatti, che esistono quasi sempre, bello stesso campo, teorie scientifiche contrapposte le une alle altre, senza per questo perdere di scientificità: e ciò è tanto più vero quanto più si passa dalla matematica e la fisica per passare alle scienze sociali come la pisicologia. Peraltro sarebbe interessante che lei citasse qualche studio – ovviamente rappresentativo – a sostegno della tesi secondo cui un maschio sarebbe capace di fare la mamma meglio di una femmina. O, se preferisce, che la cultura influenza il genera più di quanto non faccia la natura.
Dunque quelle che certificano che i gay sono cattivi genitori o autori di tutte le peggiori nefandezza del mondo sono sempre vere, mentre quelle che dicono il contrario sono false.
@tori
Le ricerche sulle coppie gay non sono rappresentative, ne’ quelle a favore ne’ quelle contro. Oltre a mancare di randomizzazione, hanno un limite fondamentale nella metodologia usata, basata spesso su semplici interviste ai diretti interessati: più che ricerche scientifiche si tratta di ricerche sociologiche, poi certo uno può considerare scienza perfino la sociologia e la psicologia…. Non a caso per decenni l’omosessualità e’ stata “scientificamente” considerata una malattia mentale, dalle stesse associazioni di psicologi che oggi giurano sulla “scientificità” del contrario….
Sig Rabiosi, il rispetto dovuto all’interlocutore non è una sorta di formalità barocca con cui prendersi gioco del prossimo: per molti è così, ma non è, questo, il mio caso. Se fosse il suo, dimostrerebbe solo che le regole del discorso non ricevono da lei un trattamento migliore di quello che lei riserva alle ragioni cui si richiama in maniera altrettanto impropria. A confema di quanto anche lei sia condizionato dalla sua teoria nel rilasciare quella che le sembra corretta informazione senza essere né l’una né l’altra cosa, lei – certo, tanto per restare sul faceto, oltre cui lei non si è spinto nemmeno decidendo di muoversi sul terreno per lei insidioso della scienza esatta da lei certificata senza portare un solo argomento: d’altra parte, lei vuole fare l’informatore scientifico con chi le pare: e chi valuta di quello che lei sostiene meno di quanto lei valuta gli altri la lascia volentieri a opinioni altrui che lei prende per fatti scientifici suoi in modo da farne dono al prossimo -, mi attribuisce conoscenze superiori non solo all’intera comunità scientifica, ma alle sue: mentre io, assai meno modestemente di quello che lei mi accolla, non pensavo minimamente a questo nel rifiutare un indottrinamento scientifico o non scientifico, quand’anche vidimato dalla sua competenza nell’ufficio di informatore.
Pertanto, io non devo informarla di nulla, non ho niente da precisarle e non devo spiegare quello che lei, che si presume correttamente informato, dovrebbe sapere quanto ai condizionamenti che la scienza subisce anche al di fuori delle dirette interferenze della politica, partendo da presupposti dei ricercatori che finiscono per orientarne la ricerca. Sono problemi dibattuti da sempre: problemi, critiche, contestazioni, confutazioni cui, in effetti, va incontro ogni teoria, anche quelle che rifiutassero questo titolo come riduttivo o offensivo per ammantarsi di quello, che a lei sembra tanto più prestigioso, di corretta infornazione.
Mentre lei si pone così candiadamente domande completamente sbagliate alo solo scopo di stabilire la par condicio con quelle che lei ritiene informazioni corrette, potrebbe provare a rispondere o altrimenti, se le viene più facile, chiedere ai suoi scienziati e commissari di riferimento presso l’Ue se campagne contro la violenza propalata da vecchi e nuovi media, la diffusione della droga e contro la pedofilia non siano assai più urgenti dei programmi di pedagogia genderista seguiti da provvedimenti di legge che comminino sanzioni a genitori e figli renitenti alle direttive eurocratiche.
Non accolgo i suoi saluti come le sue corrette informazioni perché, a costo di non ricambiarli come meritano, non vorrei rendere la sua serata meno bella della mia.
Questo programma non è scientificamente provato che è un buon programma che rispetta l’individuo e non confonde la propria identità
Fa proprio il contrario viola la legge 30 della costituzione e porta i bambini in crisi di identità
Non a caso tanti dottori e psicologi son contro e io come mamma lo sono ancora di più.
Rabiosi
lei da che mondo viene
devono venire questi incompetenti confusionali esperti che appartengono ad alcune associazioni ad educare i nostri figli al raggiungimento della propria sessualità,bastano i genitori è da sempre così. I genitori sanno e insegnano che l’uomo è diverso dalla donna ed è maschio e la donna è femmina e tra loro complementari. Che c’è un padre che è maschio e una mamma che è femmina e che le copie diversa da queste non sono nulla non fanno crescere la società. I genitori insegnano che il papà e la mamma hanno la stessa dignità di persona anche se sono profondamente diversi, insegnano che il proprio corpo non è un oggetto da sfruttare per il piacere, che la sessualità è parte fondante della persona.
L’uomo e la donna non sono uguali hanno entrambi la stessa dignità
Vabbè, Radiosi, mi ha dato un momento di ilarità in una giornata molto faticosa : d’altra parte, fin dal nick, credo fosse proprio quello l’effetto che volevi fare !
Ma uno che non si presenti come un pagliaccio, finto tonto o cattivissimo, come da copione, tra gli adepti gender, esiste in tutto il mondo ? 🙂
Peccato che non c’è la stessa dignità se uno dei due deve obbedire e l’altro decide per entrambi!!!!
forse Filomena ti riferisci a quanto dice san paolo non ti fermare al sii sottomessa, prosegui a quanto deve fare l’uomo.
nel loro cammino gli sposi arrivano ad essere una sola cosa, nel matrimonio cristiano c’è un aiuto reale di un terzo che ti aiuta ad amare molto più di quanto tu da solo possa fare, il sacramento è il modo misterioso con cui dio ti aiuta a crescere più di quanto le tue sole forze siano in grado di fare
Si da il caso peró che San Paolo non dica all’uomo sii sottomesso alla donna, ma solo viceversa. Sono d’accordo che per dirla in parole povere, “l’unione fa la forza”, ma non si capisce perchè in questa unione deve essere sempre la donna ad essere sottomessa alla volontà dell’uomo!
@ Filomena _______
San Paolo nelle sue lettere richiama gli schiavi all’obbedienza ed alla fedeltà ai propri padroni. Allora bisogna dire che il Cristianesimo è a favore della schiavitù?
Io credo che per una persona non ideologizzata (tu lo sei) dovrebbe considerare che il primo cristianesimo si muove va nell’ambito di un immensa struttura culturale economica e giuridica (quella dell’impero). La stessa persona non ideologizzata deve pur vede che in questo contesto, per rimanere nell’ambito della schiavitù, era inconcepibile dire ai “Padroni” di lasciare da parte le minacce perché “sapete che essi e tutti voi avete un unico padrone nel cielo che non è parziale con nessuno” (Ef 6,9).
Una persona non ideologizzata riconoscerebbe che poi è lo stesso San Paolo che elimina le differenze (“Voi che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è giudeo o greco, schiavo o libero, uomo o donna, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù» – Gal 3,27-28). Che con il Cristianesimo è partitta la vera liberazione per gli uomini e le donne.
Tu queste cose non puoi capirle…devi vedere le obbedienze ed i domini…. Credi solo a lesionare le cose e a dividere (non c’è nulla di diverso in tutti i tuoi post) . Non puoi permetterti esperienze diverse nelle condizioni che ti sei costruita. Alla fine tu odi le donne … a tuo modo le puoi solo vivisezioni nello spirito.
San Paolo esorta pure gli schiavi a essere sottomessi ai loro padroni, e i cristiani ad obbedire all’autorità dell’Impero, che come ogni altra, proviene da Dio. Per capire il senso di queste frasi apparentemente sconcertanti ti basterebbe abbandonare l’ottica ombelicale e materialista che ti affligge per concepire la vita terrena come una parentesi, dove la società umana, con le sue imperfezioni, è vanità transitoria. Ma che te lo spiego a fare?!
A questo punto mi pare doveroso precisare che il commento che To_Ni ha postato alle 12.02, un’ora dopo, quando ho scritto il mio, non era ancora stato pubblicato.
Scherzetti della moderazione.
Questo vale per voi che credete nella vita eterna, ma per tutti gli altri comuni mortali, i grandi valori come giustizia, eguaglianza, libertà si perseguono nella vita terrena e non ci consola sapere che al di fuori di questa “parentesi” ci sarà una sorta di ricompensa. Non saró certo della vostra grande statura morale, ma osservare che per San Paolo è sempre e solo la donna a dover essere sottomessa all’uomo, lo trovo una profonda ingiustizia e non c’è promessa di vita eterna che riscatti da ció.
Filomena …..
Questo vale per tutti .E’ un dato di fatto per i credenti o meno.Vale riconoscerlo per le persone intelligenti ed oneste. Ma pare sono qualità queste nelle quali non brilli molto. Infatti non hai letto o non hai capito quello che ti è stato scritto e che ti doveva consentire di lasciare in pace San Paolo. O forse hai letto capito ma è stato il difetto di onestà che si è imposto.
Il cristianesimo è stato un gran movimento di liberazione. Questa non avviene dall’oggi al domani ma è un processo lungo e faticoso ma che nel cristianesimo ha trovato l’input “storico” vero e soprattutto più potente.
Se la liberazione dalla schiavitù è un processo lungo e faticoso, dobbiamo allora credere che quel famoso input storico dato dal cristianesimo, prima o dopo si farà sentire anche per dire che se la donna deve obbedire all’uomo, questo vale anche viceversa, liberandola dalla sottomissione all’uomo?
Ps comunque ti ringrazio per i complimenti riguardo all’intelligenza, non tutti sono intelligenti come voi!
Francamente non capisco a quale sottomissione lei si riferisce.
Forse quella imposta alla donna di oggi dalle orrende pratiche dell’aborto, della fecondazione assistita e dell’utero in affitto?
Questa sottomissione è certo San Paolo a promuoverla.
Lo vedi Filomena, è difficile spiegarti come stanno le cose perché credo che la tua penuria sentimentale ti porta ad ignorare esperienze umane che sono assolutamente altro da te. Il rapporto autenticamente cristiano non conosce dominati e dominatori. Questo tipo di rapporto invece fa parte della tipica esperienza umana che è arida egoista e distruttiva. Quando si concepisce un misero mondo senza alcun slancio vitale e generoso, dove ognuno deve sbrigare le sue faccende (lavare un tot di piatti e bicchieri ciascuno a turni stabiliti) dove i patti sono chiari e si è stabilito di comune accordo “non dobbiamo avere figli” … insomma, quando nel ridurre il rapporto ad una specie di SRL si ha come protagonista non l’amore ma un rapporto di forza che deve essere in equilibrio. Quindi il “dominio e dominare” è il vero protagonista per via del timore che regola la mancanza di equilibrio. La tua visione di rapporto è una misera pace armata.
Non prenderla sull’intelligenza. Questa è relativa. Tu sei intelligente in certi ambiti ed in altri no …. come tutti . Se per esempio tu dovessi convincere una persona triste e dubbiosa ad abortire, sono convinto che hai il “talento” di convincerla a farlo. In questo sei intelligente!
Per te … Filomena….per te non c’è la “stessa dignità”. Uno è al servizio dell’altro non sotto un dominio. In te l’assenza della cognizione di servizio si traduce nell’assenza dell’amore. Per questo vedi obbedienza e dominio …. per incapacità di amore.
Dico solo: Norvegia, Istituto Nordico Studi Genere.
Questa è un’ideologia, un credo religioso per chi la sostiene e continueranno a imporla nonostante i fallimenti.
Da parte mia dico XX=donna XY=uomo. Tutto il resto sono chiacchiere in libertà
Nascondersi pubblicamente, fare finta che la teoria del gender non esista, salvo poi smentirsi nella prassi con proposte che vanno nella solita direzione post strutturalista secondo cui le differenze di genere sarebbero frutto di inculturazione sociale (sottinteso cattiva), quando invece attengono alla stessa natura umana. Si spinge per avere un individuo slegato da ogni rapporto, solo e abbandonato, ma dotato di carta di credito per essere maggiormente malleabile al potere economico di turno. Falliranno come hanno già fallito, ma purtroppo faranno danni.
Cisco: “Si spinge per avere un individuo slegato da ogni rapporto, solo e abbandonato,
………..dotato di carta di credito per essere maggiormente malleabile al potere economico
………..di turno”………………………………………………………………………………………
Concordo con Lei, signor Cisco, per il sol fatto che è impensabile che tutto questo po’ po’ di allineamento generale alla “fantasticheria” del genere – per ‘generale’ intendo l’intera Civiltà Occidentale – possa essere attribuito alla militanza della lobby gay. È fin troppo evidente che il vero Puparo deve stare molto in alto, probabilmente nell’area della Finanza speculativa – e la sua agenda è la distruzione della famiglia naturale come nucleo collante di ogni Società, i suoi interessi economici idealmente conseguibili in un contesto sociale dissolto e dissoluto.
La chiassosa lobby gay è soltanto il pupazzo di punta che – unitamente ad altri vari pupazzi – il Puparo usa.
Cordialmente.
Casomai è l attuale governo americano che subisce l influenza gay, non una sua invenzione. Ci sono stati altri governi e gli americani comuni la pensano come noi e non sopportano essi stessi certe cose. Le polemiche contro mons. Cordileone? Anche noi abbiamo i cattolici adulterati, ma non rappresentano tutti.
«Raggiungere l’égalité significa raggiungere una divisione 50/50 [tra uomini e donne] in tutte le sfere della vita sociale, eliminando ogni idea di inclinazione naturale che uomini o donne possano avere»
Evidentemente in Francia i bambini li partoriscono anche gli uomini. .. oppure, per eliminare la malsana idea delle donne che sia naturale avere utero e mammelle, glieli asporteremo alla nascita. Poi creeremo uteri artificiali e daremo ottimo latte sintetico ai pargoli… Che bella idea, non trovate?
L’Ue e i governi dei Paesi Ue non fanno nulla contro la violenza che dilaga in tv, al cinema, sui nuovi media; non avviano alcuna compagna contro la pedofilia; non fanno un’opera di prevenzione seria contro l’uso della droga, che si apprestano a liberalizzare. Si preoccupano solo di sottrarre i figli al controllo dei genitori, di sterilizzare il linguaggio dalle parole ritenute criminogene, di indottrinare i bambini secondo un’ideologia o teoria contestabile come altre, ma trasformata ion ideologia ufficiale dell’Ue. A tutto questo non si può che rispondere dicendo a voce alta
NO!