Francia: comincia in Parlamento il dibattito sul matrimonio gay mentre l’economia va a picco

Di Leone Grotti
29 Gennaio 2013
Il "Matrimonio per tutti" comincia il suo iter all'Assemblea nazionale francese. Ma i giornali francesi parlano della disoccupazione a livelli record e di obiettivi economici irraggiungibili.

Oggi l’Assemblea nazionale francese comincia a discutere la controversa legge Taubira che legalizzerà in Francia il matrimonio e le adozioni gay. Il cosiddetto “Matrimonio per tutti” è stato fortemente criticato dai francesi, che due settimane fa sono scesi in piazza in almeno 340 mila per chiedere al presidente socialista Francois Hollande di tornare indietro sulle sue decisioni e consultare la popolazione. Settimana scorsa, invece, hanno manifestato i francesi che approvano la legge Taubira. Erano in 120 mila, meno della metà rispetto alla “Manif pour tous”.

RECORD DI DISOCCUPAZIONE. Ma oggi sui giornali d’Oltralpe è l’economia a tenere banco. Il Le Monde pubblica un editoriale dove critica l’incapacità del governo francese di affrontare la pesante disoccupazione, che a fine 2012 ha fatto registrare un nuovo record: 3.389.400 persone senza lavoro (un milione in più dell’Italia). Mezzo milione di questi è disoccupato da tre anni. Secondo un rapporto durissimo della Corte dei conti francese del 22 gennaio, la Francia non riesce ad aiutare i giovani e i precari, nonostante un welfare molto oneroso per lo Stato. Per invertire la rotta, spiega Pôle emploi, l’Istituto governativo per la ricerca del lavoro e per il versamento dell’indennità di disoccupazione, ci sarebbe bisogna di una crescita nel 2013 pari all’1,5%.

CRESCITA IRRAGGIUNGIBILE. La soglia dell’1,5% è però ritenuta irraggiungibile dagli analisti francesi. Infatti, per diminuire il deficit del paese al tre per cento del Pil, secondo gli obiettivi presi da Hollande con l’Unione Europea, la Francia dovrà crescere almeno dello 0,8%, rivela il Le Figaro. Questo obiettivo è stato definito sabato dal presidente del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde «straordinariamente ambizioso». Il presidente ha poi affermato che i paesi europei «dovrebbero prendersi più tempo per ristabilire le finanze pubbliche, invece che procedere a tappe forzate», per non intaccare la crescita. Non proprio parole di incoraggiamento, da cui Hollande cerca di «distrarre i francesi» con la campagna sul matrimonio omosessuale, come dichiarato a tempi.it da Stéphane Buffetaut (Partito cristiano democratico).

@LeoneGrotti

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24 commenti

  1. Hughes

    Hollande mi pare assolutamente coerente con quanto aveva affermato in campagna elettorale: il matrimonio omosessuale era nel programma e lui lo sta attuando. Casomai, è stato un allocco chi l’ha votato pensando che avesse a cuore innanzitutto la questione economica, come lui aveva fatto credere presentandosi in grande contrapposizione con Sarkozy, identificato con la crisi e con la sua presunta subalternità alla Merkel.
    Questa è una lezione che deve servire anche a noi italiani: Bersani si presenta come forza tranquilla, tutto concentrato sull’economia e sul tentativo di alleviare i morsi della crisi per le classi sociali più deboli. Ma il suo pensiero sulle unioni omosessuali e sull’eutanasia è chiarissimo ed è stato in passato espresso più volte, così come quello del suo alleato Vendola che ha dichiarato pubblicamente di essere a favore del “matrimonio” omosessuale e dell’adozione a coppie dello stesso sesso. Quindi la Francia ci insegna che, una volta al potere, la sinistra lascerà perdere le questioni economiche, sulle quali non può fare quasi nulla visto che abbiamo le mani legate da Bruxelles e si dedicherà a realizzare il programma dell’Arcigay. Pensiamoci bene quando andremo a votare.

  2. F. Biagi

    Su questo tema del “matrimonio per tutti” Tempi sta intervenendo spesso, del resto comprensibilmente. Vedo che i commenti oscillano tra due estremi opposti: chi teorizza la gender theory (come EricaT) e chi nega qualsiasi diritti ai “diversi”. Ho trovato un blog che cerca di tenere una linea di rigorosa argomentazione, lo segnalo: http://diversitaefede.blogspot.it/

    1. Edo

      Lei, sig. Biagi, quali diritti assegnerebbe ai “diversi”? Grazie per l’indicazione del blog.

      1. F.Biagi

        Mah, tutto dipende dalla valutazione che si da della “diversità”. Io credo che l’unica sessualità naturale sia quella eterosessuale, e che gli orientamenti diversi siano frutto del peccato originale. Quindi il primo compito di chi scopre in sé tendenze diverse da quelle eterosessuali deve essere tentare di curarsi, di guarire. Ma probabilmente questo non è possibile per tutti. Allora che cosa si deve fare verso chi, non per sua volontà e scelta, si trova addosso un orientamento omosessuale?
        E’ questo il tema che viene trattato nel blog che le ho citato e che mi trova daccordo, anche se capisco che possa spiazzare molti. In sostanza, per risponderle, direi che il diritto è quello di potersi realizzare affettivamente, senza venir disprezzato. L’insegnamento secolare della Chiesa condanna gli *atti* contro natura, non eventuali *relazioni* (caste) tra persone dello stesso sesso. Chiede la castità, non la solitudine.
        A questo punto si possono vedere sotto una nuova ottica le novità legislative in materia di unioni di fatto, non più riferendole alla gender theory, che suppone indeterminatezza e instabilità di orientamento, mentre ad esempio un matrimonio o comunque un patto semi-matrimoniale suppone determinatezza e stabilità di orientamento. Certo, ciò non è senza rischio, occorre vigilare e intervenire perché non passi l’idea della gender theory…
        Spero di averle risposto, anche se mi rendo conto che si tratta di spunti incompleti, anche perché complesso è oggettivamente il problema.

        1. ErikaT

          Le persone transgender non sono una theory ma esistono davvero e sono degne di rispetto!

          1. F.Biagi

            ma per gender theory si intende la negazione dell’oggettività della differenza sessuale, e la conseguente volontà di azzerare la differenza sessuale, che invece per un credente è buona e voluta dal Creatore.

        2. albo

          Se l’omosessualità non fosse naturale (cioè esistente in natura) non esisterebbe, tant’è che esiste anche negli animali ( che non mio sembra abbiano il peccato originale). Sono gli omofobi come lei, caro F.Biagi, che devono curare poichè spesso l’omofobia non è altro che una forma di omosessualità repressa. E’ ormai da decenni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che l’omosessualità non è una malattia e non va curata.Gli atti contronatura sono proprio la castità e l’astinenza sessuale volontaria, perchè in natura non esiste. La sua visione religiosa non può essere imposta anche a chi non la condivide per nulla. Se uno crede alle torie sessuali cattoliche se le tenga (e se ci crede le rispetti e si attenga ad esse), ma qui stiamo parlando di leggi civili nazionali che valgono per tutti, e non solo per i cattolici. E’ questo il problema.

          1. F.Biagi

            Naturale l’ho usato nel senso filosofico di espressione della natura (metafisica) di un dato ente. Naturale quindi non significa “presente nel regno animale-vegetale-minerale”. In questo senso l’omosessualità non è naturale, come non lo sono le malattie o gli handycap, che pure esistono nel regno animale(-vegetale).
            Che la medicina a livello internazionale abbia derubricato l’omosessualità dall’elenco delle malettie è altra cosa dalla possibilità, per la teologia, di considerarla naturale, cioè espressiva della natura umana (progettata da Dio creatore). Il verdetto della medicina significa che gli omosessuali non-distonici non presentano disturbi psichici e posso vivere un sostanziale equilibrio.
            Che la castità sia contro-natura non è vero. Certo essa non è presente “in natura”, nel senso di “regno animale”, ma allora doverebbero essere contro-natura anche l’arte, la musica, la filosofia, la letteratura, la politica, il commercio, che non sono presenti nel regno animale. La verità è che la castità (quella cristiana almeno) non è contro-natura, ma oltre-natura, sopra-natura, soprannaturale.
            Repressi, lei dice. Giovanni Paolo II era un represso? Non è stato piuttosto una umanità lieta e libera e ricca?
            Poi sono daccordo con Lei che la fede non possa essere imposta, e se lei legge il blog che ho segnalato e con cui concordo potrà vedere in che senso si può dire così.
            Grazie.

          2. albo

            Peccato che le analisi filosofico-teologiche finiscano poi per voler imporre modi di comportamento e leggi valide per tutti e non rimangano un esercizio teologico. Il suo ceatore ha voluto anche i gay. Con umiltà bisognerebbe passare dalla filosofia all’ermeneiutica. Se consideriamo l’identità di genere anche i gay sono uomini (maschi) e le lesbiche sono donne (femmine) in sintonia con quello che lei dice essere natura umana (progettata da un dio creatore: uomini e donne). Altra cosa è l’orientamento sessuale che può essere eterosessuale, omosessuale o biusessuale. E altra faccenda è la distonia tra l’identità di genere e il corpo ( quando non corrisponde abbiamo i transessuali). L’arte, la musica, il baratto (commercio in embrione) sono presenti nel modo animale anche se non così sviluppate come nell’uomo. Io non ho nulla contro la castità se veramente volontaria ( e non condizionata sia pure dalla fame come accade nei paesi del terzo mondo). Il problema è che è insito nell’uomo che un gruppo che si ritiene maggioritario vessi i gruppi minoritari con parole e atteggiamenti omofobi. La cosa più stridente è che chi come i cristini grida al mondo la difesa dei più deboli(politicamente) e di chi è emarginato siano quelli che più vorrebbero mettere nell’angoloe umiliare i gay, non riconoscendo nessuna dignità a loro e ai loro diritti.

  3. Su Connottu

    E’ lo stesso metodo anocentrista di Zapatero:
    come ti porto una nazione al totale dissesto finanziario mentre voi mi applaudite perchè mi batto affinchè il pollo abbia gli stessi diritti del criceto.
    Prima che anche le formiche, nel loro piccolo, si incazzino.

    1. ErikaT

      chi sarebbe il pollo? e chi sarebbe il criceto? Mi porti delle argomentazioni, gliele neutralizzo con facilità, sono abituata.

      1. Su Connottu

        Se si azzarda a neutralizzarmi il pollo e il criceto, la sbrano! (cit.)

        1. Giovanna

          Per Su Connottu : 🙂

        2. Gianni C

          ahahahahahahah

          1. Edo

            Ehi Erika, seconda volta che ti invito a “neutralizzare” le argomentazioni mie e di Carlo nei nostri commenti all’articolo su mons. Crepaldi (cerca “Crepaldi” in alto a dx). Paura di non saper argomentare?!

          2. ErikaT

            mi sono anche un pò stancata, non è mancanza di argomentazioni , è che non mi da di tornare sempre sullo stesso argomento e ho anche una sensibilità

          3. Edo

            Va bene, ti capisco e scusa se a volte sono stato un po’ duro. Non era mia intenzione. Buona notte.

      2. Carlo

        Erika, lei è davvero una sagoma. Da giorni la rincorro mendicando un sì o un no a un paio di domande facili facili; lei prima si dà alla macchia, poi va in giro a fare il fenomeno su TUTTE le altre pagine, spacciandosi per la persona che neutralizza argomentazioni. Ma lei ci crede davvero a questa cosa? Ci risparmi ALMENO questa, oppure risponda. Grazie.

        1. ErikaT

          scusi ma anche io ho una sensibilità e certe cose mi feriscono a leggerle

          1. Carlo

            Quindi, non intende rispondere. Almeno ha ammesso questo. La saluto.

          2. ErikaT

            Se i toni sono di un certo tipo no e io non devo rendere conto a nessuno di come sono.

          3. Carlo

            Infatti ho sempre scritto che ciò che si ritiene lei non mi riguarda in alcun modo. Io le ho chiesto se, per considerarla maschio o femmina, lei si ritiene in diritto di costringermi a usare la sua opinione piuttosto che un fatto incontrovertibile. Ma ci ho rinunciato.

          4. ErikaT

            su come sarò io ne saprò più io che dice??? Non sono un oggetto che si guarda solo oggettivamente, sono un soggetto.

  4. ErikaT

    Quindi allora siccome c’è la crisi bisogna abolire anche i matrimoni fra coppie di sesso diverso??

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