Foto riminesi

Silvio Berlusconi
Descrivibile solamente mentre sta sul palco in doppiopetto blu (quando se ne va in giro in sahariana per il Meeting non si riesce neppure a vederlo, data l’altezza esigua), è caratterizzato dalla sua consueta immagine di dominatore, nonché di abile e appassionato oratore.

Roberto Fontolan
L’interlocutore del Cavaliere – o come l’ha chiamato Berlusconi, “il domandatore” – tende a mostrare la corda di fronte alla sua straripante personalità, che gli lascia ben poche chance per mettersi in luce. Occasionalmente fischiato dal pubblico, forse per il suo nuovo status di vice di Lerner al TG 1.

Giulio Andreotti
Meno ingobbito del solito, ma non meno ricco di comunicativa, lo Zio Giulio fa prove tecniche di restaurazione della Prima Repubblica: per il resto (ivi compresa la classica gestualità delle mani), è sempre come lo conosciamo e come abbiamo imparato ad amarlo.

Umberto Veronesi
Il tecnico del dicastero della Sanità viene oceanicamente protestato dal pubblico: oltre alla pelata lucidissima, che pare brillare di luce propria, il ministro ostenta una gelida e raziocinante sicurezza, non disgiunta peraltro da una propensione alla speculazione teologica.

Roberto Formigoni
Appaiato a Veronesi, il presidente lombardo cerca di offrirgli uno spiraglio di salvezza alla furia devastatrice del pubblico, a onor del vero con risultati non esaltanti: era il meno che il fautore della devolution sanitaria potesse fare.

Giorgio Pontiggia
L’indiscussa autorità morale di Gioventù Studentesca è sempre inossidabile nella sua parlata un tantino pontificante; sicuro del consenso dell’auditorio, limita gli scoppi di esuberanza a favore di un’oratoria composta e ponderosa.

Giancarlo Cesana
Di fronte ai vasti auditori e alle telecamere televisive, il buon Giancarlo sfodera tutta quella capacità di comunicare che solitamente nei rapporti interpersonali tiene di riserva. Eppoi la sua figura rotondetta e imponente comunica un gran senso di sicurezza.