Domenica prossima a Roma «puntualizzaremo la nostra idea di Pdl: un partito moderato e riformista, un partito nel solco della tradizione popolare europea, senza estremismi né cadute demagogiche. Questo è il Pdl per il quale lavoriamo. Un Pdl di tipo diverso non ci interessa». lo ha detto il governatore lombardo Roberto Formigoni, parlando della manifestazione Italia popolare, iniziativa promossa con Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello, Gianni Alemanno, Maurizio Sacconi e altri.
Rispondendo a una domanda sul ruolo di Berlusconi in questo momento, Formigoni ha replicato: «A sua volta deciderà quello che fare, ma il Popolo della libertà ha questa identità e questa caratteristica e la grande maggioranza degli elettori e dei responsabili del Pdl la pensa in questo modo. In questo momento – ha concluso – la nostra battaglia è quella di far vincere questa concezione del Pdl nel solco del Partito popolare europeo».
Formigoni ha poi ribadito il suo appoggio ad Albertini, spiegando di essere contrario a «a qualunque deriva di tipo plebiscitario, demagogico, populista». La nostra «è una proposta che sta avendo un grande consenso qui in Lombardia. E la candidatura di Albertini è ispirata a questi valori. Quanto sta accadendo in questi giorni conferma che la presidenza di Regione Lombardia non poteva essere offerta a un partito come la Lega che governa già in Piemonte e in Veneto. La Lega valuterà autonomamente se proseguire nell’alleanza con noi o prefigurare altre ipotesi».