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Beati i tempi in cui, oltre la frontiera del 21 giugno, l’unica apprensione con cui affrontare l’estate era l’esito della prova costume. Sempre mai superata a pieni voti.
Chi da sempre deve patire il sudore di un esame prima di tuffarsi nel mare rinfrescante delle vacanze sono i maturandi. Ci sarà un motivo per cui l’incubo della maturità resta piantato nell’inconscio degli adulti, e si ripropone. Ciascuno di noi ha aggettivi diversi per raccontare come ha affrontato quell’esame, dietro toni ironici o coloriti s’intravede un dramma. La notte prima degli esami è davvero notte, ma al modo dell’Innominato più che a quello di Venditti. Chi sei tu, ragazzo? Questa è la prova dietro la formalità delle competenze acquisite.
Stiamo buttando al macero il valore della prova. Circolano i dati di una ricerca: «Per il 91 per cento dei maturandi l’esame è considerato fonte di tensione e stress, giudicato addirittura elevato dal 65 per cento del campione. All’89 per cento capita di pe...
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