
Firmiamo con le famiglie contro la Finanziaria dell’elemosina
Ho letto che i portavoce del Family day e il Forum delle famiglie hanno bocciato la Finanziaria. «Quella che il governo ha presentato è per la famiglia la Finanziaria delle promesse mancate». Hanno ragione! È solo elemosina prevedere l’una tantum di 150 euro per i membri delle famiglie con reddito annuo inferiore ai 7.500 euro. E pensare che in campagna elettorale, e pure alla conferenza di Firenze con cui Rosy Bindi aveva cercato di rifarsi un’immagine, avevano promesso 2.500 euro per ogni bambino sotto i tre anni. Direttore, prepariamoci a un nuovo Family day (e che, per favore, non sia qualcosa di “pezzottianamente parapolitico”).
Gaia Ballestro Varese
Il parapolitico mi pare superato da un po’. Comunque posso solo dirle che, come preannunciò una nostra copertina di settembre, il Forum delle Associazioni Familiari ha confermato che dalla prossima settimana lancerà una petizione popolare per ottenere “tasse giuste” e sostanziose deduzioni fiscali per figli e familiari a carico.
Hanno ucciso lupi e orsi nel parco d’Abruzzo. Verdi e Wwf hanno messo una taglia di 20 mila euro sui killer. Ma ‘ste taglie non erano roba da leghisti? Alfonso Pecoraro Calderoli?
Ennio Vinci Siena
Eh sì, quando non ci sono di mezzo creature umane, c’è poco da scherzare. Per non parlare dei lupi.
Primo incontro dei cinque candidati alle primarie per il Pd con Romano Prodi. La Bindi si arrabbia con Veltroni perché «un milione di votanti alle primarie sarebbe un flop». Letta ce l’ha con la Bindi perché «è arrivata in ritardo alla riunione». Gawronski, invece, è da solo contro tutti perché «il regolamento di queste primarie non è democratico». Infine il buon Adinolfi che, non sapendo più con chi pigliarsela, decide di mettere tutto sul web. Incomincia lo spettacolo?
Francesco Magni Brugherio (Mi)
Eh sì, peccato che non è sempre domenica. Specie se, come dicono, poi la Messa è finita.
Sono una mamma di quattro figli dai 16 ai 23 anni e faccio la casalinga. Vi ringrazio di cuore del vostro lavoro perché mi permette un giudizio su quel che accade, che altrimenti non avrei. Leggo sempre con interesse quel che scrive Marina Corradi, perché lo trovo così attento alla “quotidianità” della vita che spesso mi stupisco o mi commuovo. Perciò vi chiedo: non potreste raccogliere i suoi articoli (magari quelli più significativi) in un libro? Credo sarebbe un’iniziativa gradita a tanti, soprattutto alle persone semplici come me.
Miriam Bonaiti Seriate (Bg)
Sì, però non lo dica così, che poi ci scende una lacrima.
Leggo con piacere quanto detto circa il diritto alla gratuità della scuola dell’obbligo. Vorrei aggiungere un appello: non dimenticatevi di una minoranza tra le minoranze, quella dei ragazzi portatori di handicap che frequentano scuole paritarie. Anch’essi hanno diritto ad essere tutelati secondo la Costituzione. Lo Stato impone alle scuole paritarie di accogliere tutti ma poi non dà i mezzi per poterlo fare, col risultato che spesso c’è un rifiuto da parte della scuola, oppure ci sono famiglie pazze (come la nostra) che sono disposte anche a rischiare di vendere la casa per l’educazione dei figli. Nostro figlio, affetto da sindrome di Down, frequenta la prima media di una scuola paritaria e noi, oltre alla retta, dobbiamo sostenere interamente il costo dell’insegnante di sostegno, detratti gli esigui contributi dello Stato e della Regione.
Carlo Verga e Elena Del Corno
via internet
Non è che Fioroni faccia tutto sbagliato. È che per le cose veramente necessarie alla vita del popolo ai democristiani di Prima e Seconda Repubblica gli manca solo la parola.
Soffro di disturbi alimentari. Ho seguito la polemica nata in seguito alla campagna pubblicitaria di Nolita firmata da Toscani, prevalentemente sul blog blog.libero.it/bricioledipane, gestito da una ragazza guarita dall’anoressia, ora quasi psicologa, che si dedica alla diffusione di notizie riguardanti i Dca. Mi rendo conto che per un osservatore esterno le preoccupazioni delle associazioni che curano questi disturbi potrebbero parere eccessive, e che, anche in buona fede, una fotografia del genere potrebbe sembrare utile per sensibilizzare la gente e dissuadere le ragazze dal cadere in malattie di questo tipo. In realtà occorre pensare che le persone affette da disturbi alimentari non ragionano come una persona normale. Io stessa, che soffro di bulimia da anni, mi sto curando e sono più consapevole di prima di alcuni pensieri distorti che abitano la mia mente (e non avrei mai imparato a considerarli distorti, non sani, se non fossi stata aiutata a riconoscerli come tali) e nel vedere quella foto non ho potuto fare a meno di paragonarmi con essa, e in un certo senso anche invidiarla, chiedermi se non sono una fallita per il fatto di non essere riuscita a diventare così. E io, ripeto, mi sto curando e sono molto più sostenuta di altre ragazze che magari non sono ancora riuscite a chiedere aiuto. Non oso immaginare che cosa una fotografia del genere possa scatenare in persone più indifese, quando solo le fotografie di modelle vestite hanno effetti quanto mai deleteri. Questo per dire che chi ha protestato lo ha davvero fatto a ragion veduta, e che veramente non c’è bisogno di campagne shock per attirare l’attenzione sui disturbi dell’alimentazione: è qualcosa che va fatto con discrezione, e da persone competenti.
Lettera firmata via internet
Toscani, se lo conosci lo eviti.
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