
FERRO 3-LA CASA VUOTA
Un giovane si imbatte in una donna maltrattata dal marito.
Un film ostico. Per sensibilità, distante dalla nostra. Per messa in scena, accuratissima ma praticamente senza parole. E anche per la natura dell’opera stessa, che parte come un film sulla solitudine per diventare un trattato filosofico sull’essenza dell’amore. Nel regno del morboso, del vedere e mostrare tutto, un regista coreano fa un passo indietro. Non fa vedere nulla e non dice niente. Semplicemente, contempla.
di K. Ki-Duk, con S. Lee, H. Jae
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!