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Si fa presto a dire grumo di cellule, finché se ne parla in astratto. A Brisbane, in Australia, «un bambino è nato dai genitori sbagliati dopo uno scambio di embrioni fecondati in vitro». È successo in una clinica per la fertilità, si è trattato di un errore umano che, dichiara la struttura, non dovrà più ripetersi. Il bambino è nato lo scorso anno, ma ci si è resi conto dell’errore di recente facendo la conta degli embrioni ancora conservati dai «genitori sbagliati»: ce n’era uno in più, gli accertamenti hanno appurato, perciò, che l’embrione impiantato, cresciuto e fatto bambino è biologicamente figlio di un’altra coppia.
«La probabilità che un evento del genere si verifichi è così bassa che sfida la quantificazione statistica», ha dichiarato Alex Polyakov, professore associato clinico presso l’Università di Melbourne. A quanto pare, l’errore è il granello nell’ingranaggio della perfetta narrazione statistica. È come una tenda che lascia intravedere le quinte dietro i grandi spettaco...
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