FATTI DI STILNOX

Di Arrigoni Gianluca
05 Maggio 2005
Parigi, 25 aprile

Parigi, 25 aprile. L’Agenzia francese di sicurezza sanitaria pubblica una ricerca sul consumo di antidepressivi tra i minori in Francia. 95 mila il numero di ragazzi trattati ogni anno con antidepressivi, di cui solo 40 mila soffrirebbero effettivamente di depressione. Il 7 febbraio scorso, Xavier Pommereau, direttore di Psichiatria per adolescenti all’ospedale di Bordeaux, dice all’Express: «Alcuni [bambini e adolescenti] sono dipendenti dai medicinali dai due o tre anni e siamo a volte costretti a disintossicarli all’ospedale prima di poterli curare». Segue un’indagine dell’Institut national de la santé et de la recherche médicale sul consumo di psicotropi tra i liceali europei. La Francia è al secondo posto, con il 19 per cento dei ragazzi e il 26 per cento delle ragazze tra i 16 e i 17 anni che hanno usato quel tipo di medicinali almeno una volta, «servendosi nella “farmacia” dei genitori».
In un rapporto analogo del 1996, Edouard Zarifian, professore di psichiatria e di psicologia medica a Caen, aveva già evidenziato come i francesi fossero i primi consumatori mondiali di psicotropi, neurolettici, antidepressivi e ansiolitici. L’ultima conferma del dato è della Caisse national d’assurance maladie: gli psicotropi vengono al secondo posto, dietro agli antidolorifici.
Tra i venticinque medicinali più prescritti dai medici nel 2003, con 15 milioni di confezioni vendute, troviamo lo Stilnox, sonnifero; con 11,5 milioni, il Deroxat, antidepressivo; con 8,5 milioni, il Temesta, ansiolitico. Nel 1980 il giro d’affari degli psicotropi in Francia era di 317 milioni di euro, nel 2001 è oltre un miliardo. Per il professor Zarifian è da dieci anni che in Francia si assiste a «un’esplosione della medicalizzazione farmacologica dell’esistenza». Il Cesamen, istituto di ricerca specializzato nella salute mentale, definisce tali farmaci «una boa, un bastone che dà ai pazienti un sostegno per continuare a vivere».
Di fronte a questo disastro è allora interessante leggere Medicine e società: Il paziente, il medico e la ricetta, dove un’antropologa e ricercatrice al Cermes, Sylvie Fainzang, nota la reticenza dei credenti in materia: gli ebrei temono danni alla memoria; i protestanti che si perda il libero arbitrio; i musulmani che si creino difficoltà nei legami familiari. Per i cattolici, è inaccettabile la sonnolenza che aliena dalla realtà. In un’ottica marxista, il passaggio dalla religione, oppio dei popoli, allo Stilnox, al Deroxat e al Temesta va quindi sicuramente compreso come un gigantesco passo in avanti sulla via del progresso.

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