Fanatici bipartisan

Nel suo popolare programma televisivo, il pastore evangelista, predicatore televisivo ed ex candidato presidenziale Pat Robertson ha detto che l’ictus subito dal primo ministro israeliano Ariel Sharon è stato probabilmente una punizione divina per la sua disponibilità a cedere parti del territorio israeliano ai palestinesi. «Dio considera questa terra di sua proprietà», ha detto Robertson. Nella Bibbia «Dio dice: ‘Questa è la mia terra’, e se un primo ministro israeliano decide di ritagliarne una parte e abbandonarla, Dio interviene e dice: ‘No, questa è la mia terra’». Il profeta Gioele, ha sottolineato Robertson, «afferma molto chiaramente che Dio è nemico di coloro che dividono la sua terra. Che sia maledetto qualsiasi primo ministro israeliano che prende una simile decisione per accontentare l’Unione Europea, le Nazioni Unite o gli Stati Uniti».
Robertson appartiene alle stesse cerchie religiose che hanno sostenuto che l’uragano Katrina era stato una punizione di Dio per ‘l’immoralità’ degli abitanti di New Orleans. E anche gli attentati terroristici dell’11 settembre 2001 sono stati considerati una punizione di Dio contro gli Stati Uniti, provocata dalla medesima ragione.
Si tratta di persone che fanno parte del nocciolo attivista della coalizione repubblicana del presidente George W. Bush. Esattamente come i democratici sono riusciti a governare per anni grazie alla coalizione con i leader del Sud contrari a concedere i diritti civili agli afroamericani, i repubblicani hanno bisogno di questi fondamentalisti cristiani per vincere le elezioni.
Oggi il partito democratico dipende da una base di attivisti che la maggior parte degli americani considera del tutto stramba. Proprio questa settimana un giudice del Vermont (ossia il primo Stato che ha legalizzato il matrimonio gay, patria dell’ex governatore Howard Dean, ora presidente del Comitato Nazionale del partito democratico) ha condannato un pedofilo che aveva violentato una giovane ragazza per quattro anni consecutivi a soltanto sessanta giorni di prigione. Il giudice ha detto di non credere più nell’efficacia delle punizioni. I suoi sostenitori affermano che la giustizia è un concetto «soggettivo».
Ecco dunque il panorama dell’odierna politica americana: si va da coloro che ritengono che Dio punisce costantemente i leader, le città e le nazioni che non obbediscono ai dettami della Bibbia fino a coloro che non credono più nella giustizia. Dal fondamentalismo al nichilismo: proprio come ha sottolineato Benedetto XVI nel suo messaggio per la giornata mondiale della pace. Fortunatamente, per il momento la maggior parte della gente considera ancora molto pericolosi questi due estremi.

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