Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Interni

Eutanasia, «mobilitiamoci perché la Corte non compia il passo fatale»

«O riesco a guarirti, oppure è meglio farla finita». Se la Consulta dichiarerà l’incostituzionalità dell’articolo 580 sarà il trionfo dell'onnipotenza terapeutica. E nessun parlamento potrà tornare indietro

Rodolfo Casadei
14/09/2019 - 2:30
Interni
CondividiTwittaChattaInvia
Marco Cappato raccoglie firme per la legalizzazione dell'eutanasia

«Su temi che riguardano tutti, il contributo culturale dei cattolici è non solo doveroso, ma anche atteso da una società che cerca punti di riferimento. Ci è chiesto infatti, come Chiesa, di andare oltre la pura testimonianza, per saper dare ragione di quello che sosteniamo». Peppino Zola scandisce bene le parole, tratte dall’intervento del presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, all’evento pubblico «Eutanasia e suicidio assistito. Quale dignità della morte e del morire?» promosso a Roma l’11 settembre scorso dal tavolo Famiglia e Vita, con l’adesione di 76 sigle associative del laicato cattolico. L’incontro milanese “Il diritto di essere uccisi – Verso la morte del diritto?” promosso da alcune delle 76 sigle associative che il presidente della Cei ha ringraziato a Roma (Alleanza Cattolica, Associazione Nonni 2.0, Centro culturale Rosetum, Centro studi Rosario Livatino, Esserci, Movimento Cristiano Lavoratori) è stata la prima risposta milanese alla sua autorevole indicazione. Coordinati dall’ex pro sindaco di Milano, un esponente di associazione laicale, un magistrato e un medico di terapia intensiva sono intervenuti per mettere in guardia dalla calamità che da un momento all’altro può abbattersi sulla società italiana: la legalizzazione del suicidio assistito.

LO SCACCO AL PARLAMENTO

Il prologo è noto: rispondendo a una questione di costituzionalità sollevata dalla Corte d’Assise di Milano nel processo contro Marco Cappato per agevolazione del suicidio del dj Fabiano Antonioni, la Corte costituzionale ha emesso un’ordinanza (n. 207/2018) che impone al Parlamento di legiferare in modo tale da correggere l’articolo 580 del Codice penale laddove questo chiude completamente le porte al suicidio assistito. Nel caso che il parlamento non provvedesse entro il 24 settembre p.v., in quello stesso giorno la Corte costituzionale si pronuncerà sulla costituzionalità dell’articolo 580, ed è pressoché certo, stante ciò che c’è scritto nell’ordinanza, che la norma verrà dichiarata incostituzionale. La data indicata è molto prossima, e il parlamento non ha provveduto a riformare l’articolo oggetto dell’ordinanza della Corte costituzionale. Il rischio molto concreto che si profila è che la Corte dichiari incostituzionale l’articolo e si apra un vuoto legislativo che renderebbe legale qualunque pratica di assistenza al suicidio.

DAI DESIDERI AI DIRITTI ASSOLUTI

Che fare, in una contingenza tanto drammatica? «Il nostro è il tempo di una trasformazione antropologica non riconosciuta traslata in ambito giuridico e raccontata secondo il linguaggio dei nuovi diritti», ha affermato Laura Boccenti, dirigente di Alleanza Cattolica. «Ci troviamo di fronte a una distorsione del concetto di diritto. Diritto significa tre cose: potere giuridico, norma positiva, giustizia oggettiva. Con Hobbes è iniziato il processo che ha condotto al positivismo giuridico, dove la norma vale solo perché è norma. Questo è stato rimesso in discussione dalle vicende della Seconda Guerra mondiale, quando i nazisti cercarono di giustificare gli orrori di cui erano colpevoli affermando di avere agito in base alle leggi vigenti. La revisione però non ha avuto buon esito, perché a partire dal Sessantotto al vecchio positivismo giuridico si è sostituita l’idea che i desideri debbano essere considerati diritti. Il diritto è assolutizzato come espressione del potere soggettivo, che si esprime nell’autodeterminazione. In nome della quale si richiedono tante cose, non ultima il suicidio assistito».

LEGGI ANCHE:

Corinna e Michael Schumacher

Schumacher c’è

26 Febbraio 2022
eutanasia suicidio assistito

Il caos sul fine vita nella Chiesa italiana

24 Gennaio 2022

«NOI MEDICI RIDOTTI AL RANGO DI TECNICI»

«Ci capita relativamente spesso di dover trattare pazienti, a volte giovani, che hanno tentato il suicidio», ha detto Tommaso Mauri, medico di rianimazione al Policlinico di Milano, «e non ho mai avuto l’impressione di trovarmi di fronte a qualcuno che aveva compiuto un atto che doveva preservare la sua dignità nella morte. Il tentativo di suicidio è l’esito di disastri umani antecedenti, di abusi vissuti. Con un eventuale provvedimento di legalizzazione del suicidio assistito, come già ora con le Dat, il medico è ridotto al rango di un tecnico. Il suicidio assistito sarebbe un atto medicalizzato: è il medico che dovrà fornire i supporti perché il paziente possa realizzarlo. Decideranno tutto giudici e pazienti, noi non potremo comportarci da medici, cioè prendere in cura il paziente e valutare le eventuali terapie: dovremo solo rendere tecnicamente possibile il suicidio». «Certo, se le sofferenze del malato diventano intollerabili, il medico deve valutare se le terapie che ha messo in atto sono proporzionate. E sono anche convinto che la vera barriera alla volontà di suicidio è un’esperienza positiva della vita. Accetterei anche un’attenuazione della sanzione penale per i parenti stretti che hanno assistito continuativamente un malato. Ma senza dimenticare che non sempre i rapporti fra familiari sono di affetto, e che in ogni caso la slippery slope, il piano inclinato scivoloso, è dietro l’angolo: in Canada e in alcuni paesi europei si sta già discutendo di “death by organ donation”, cioè di suicidio altruistico per donare organi a persone bisognose di trapianto. Queste sono prospettive agghiaccianti. Nel frattempo, in Italia le Dat hanno reso più complicato il nostro lavoro di medici che devono continuamente interrogarsi se quello che stanno facendo potrà essere impugnato; e noi medici abbiamo chiaro che la sospensione di alimentazione e idratazione, che le Dat permettono, equivale all’autorizzazione all’eutanasia: nutrizione e idratazione non sono terapie, sono sostegni vitali».

UN’ORDINANZA DA DOTTOR JEKYLL E MR HYDE

«Se l’ordinanza della Corte costituzionale fosse una sentenza da esaminare in Cassazione, andrebbe annullata per motivazione illogica e contraddittoria», ha detto provocatoriamente Alfredo Mantovano, magistrato ed ex sottosegretario agli Interni. «Nella prima parte infatti si difende la ratio dell’articolo 580, affermando che esso protegge i soggetti che presentano per vari motivi una volontà indebolita; poi però alla fine si chiede al parlamento di approvare rapidamente una legge che consenta in alcuni casi il suicidio assistito: dottor Jekyll e Mr Hyde!».

«AUTODETERMINAZIONE NON È DIGNITÀ»

«Il pensiero sottinteso è che la dignità della persona coincide con l’autodeterminazione. Ma questa non può essere illimitata: ci sono i beni indisponibili. Persino le ferie del lavoratore dipendente sono un bene indisponibile (non può rinunciarvi né chiedere che siano pagate), figuriamoci la vita umana! Autodeterminazione e dignità sono due cose diverse, la prima deve avere dei limiti, la seconda non ne ha. Si abbia allora il coraggio di dire che il suicidio assistito viene concesso come forma di autodeterminazione portata all’estremo, non si parli di dignità! Dopodiché ricordiamoci bene che questa autodeterminazione illimitata non è fine a se stessa: è finalizzata al contenimento dei costi sanitari. Le persone saranno sempre più condizionate a pensare che la loro sopravvivenza è un peso economico ed emotivo che grava sulla società e sulla loro famiglia. La qualità della vita prenderà il posto della sacralità della vita come valore più alto: sarà la qualità a decidere che cosa è umanamente dignitoso e cosa no, e perciò solo alcuni potranno permettersi di essere pienamente umani, coloro che hanno risorse. Nel momento in cui questi concetti acquisiranno valore giuridico, si apriranno scenari inquietanti».

QUANDO VON GALEN SI È OPPOSTO A HITLER

«L’ostinazione terapeutica è presentata spesso come l’opposto dell’eutanasia, ma in realtà appartiene alla stessa famiglia culturale, quella dell’onnipotenza terapeutica: o riesco a guarirti, oppure è meglio farla finita. È la “religione della salute”, che ha preso il posto dell’etica della cura, che comporta il farsi carico anche dei malati inguaribili». «Se il 24 settembre la Corte costituzionale dichiarerà l’incostituzionalità dell’art.580 del Codice penale, si aprirà uno scenario sciagurato, che comporterà la costituzionalizzazione dell’eutanasia. L’Italia diventerà, insieme a Belgio, Olanda e Lussemburgo, il paese europeo con la normativa più permissiva. Nessun parlamento potrà modificare seriamente la situazione che si verrà a creare, perché l’azione della Corte equivarrà a una costituzionalizzazione dell’eutanasia. Dico eutanasia perché la differenza col suicidio assistito è nelle parole ma non è nella realtà: senza l’intervento di un medico il suicidio assistito non può avere luogo, dunque l’atto del medico è eutanasico. Dobbiamo tutti mobilitarci perché il 24 settembre la Corte non compia questo passo fatale. Nel 1941 il beato cardinale Von Galen denunciò il programma di eutanasia che era condotto dai nazisti sulla base dell’Aktion T-4 deliberata da Hitler e mai resa pubblica. Il regime non osò toccarlo. Se Von Galen non ha avuto paura di Hitler, noi non possiamo avere paura della Corte costituzionale italiana».

@RodolfoCasadei

Foto Ansa

Tags: fine vita
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Corinna e Michael Schumacher

Schumacher c’è

26 Febbraio 2022
eutanasia suicidio assistito

Il caos sul fine vita nella Chiesa italiana

24 Gennaio 2022

Gli errori della Civiltà cattolica

20 Gennaio 2022
Lo spot della campagna per l'eutanasia legale, a cui Vasco Rossi ha concesso i diritti della canzone "Vivere" come colonna sonora

Referendum e legge sull’eutanasia gareggiano per uccidere. E la chiamiamo “civiltà”

16 Dicembre 2021
Un medico prepara un'eutanasia in Olanda

La battaglia sul fine vita e le ragioni del no all’eutanasia

14 Dicembre 2021
La raccolta firme per il referendum sull'eutanasia legale a Roma

Perché il quesito referendario sull’omicidio del consenziente non è ammissibile

15 Novembre 2021

Video

Don Luigi Giussani
Video

Don Giussani, mondo e missione – L’incontro con Camisasca e Alberti

Redazione
17 Maggio 2022

Altri video

Lettere al direttore

Lee Cheuk-yan all’ingresso del tribunale a Hong Kong

Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle

Emanuele Boffi
20 Maggio 2022

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Ruby ter il miglior spot per il “sì” ai referendum sulla giustizia
    Lodovico Festa
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Il palloncino di Lee Cheuk-yan, Elon Musk il “rompibolle” e i vantaggi di tre giorni a Caorle
    Emanuele Boffi
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    I sabati di lavoro dei profughi ucraini per i polacchi «in segno di gratitudine»
    Angelo Bonaguro
  • Libri in povere parole
    Libri in povere parole
    Eureka Street; Uno di noi; La morte viene per l’arcivescovo
    Miber
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    La sentenza sul doppio cognome esalta il feticcio della libera scelta
    Rodolfo Casadei

Foto

Egisto Corradi
Foto

La faccia più vera

26 Maggio 2022
Foto

Il potere dei senza potere e la guerra in Ucraina

20 Maggio 2022
Foto

“Investire in educazione”. Incontro sulla mostra “Alleanza scuola lavoro”

10 Maggio 2022
Foto

“Droga, le ragioni del no. Scienza, prevenzione, contrasto, recupero“

2 Maggio 2022
Foto

Avsi Run al Parco di Monza per sostenere i progetti dell’ong in Ucraina

27 Aprile 2022

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2021: euro 155.773,68. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Magazine
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2022
    • Aprile 2022
    • Marzo 2022
    • Febbraio 2022
    • Gennaio 2022
    • Dicembre 2021
    • Novembre 2021
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Risparmio
    • Mutui
  • Società
    • Social network
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist