Eurogruppo: si cerca un accordo su scudo anti-spread, banche spagnole e dopo-Junker
Alle 17 di oggi si riunisce l’Eurogruppo, per discutere delle misure adottate dal consiglio europeo di fine giugno. Alla vigilia dell’Ecofin, le questioni centrali che devono affrontare i ministri dell’economia e delle finanze dell’eurozona sono il passaggio dall’Esfs al nuovo fondo salva stati Esm (European Stability Mechanism), alcune nomine (è in scadenza quella del presidente Jean Claude Junker), gli aiuti alle banche spagnole, quelli alla Grecia e a Cipro.
L’Esm sarà utilizzato per contrastare la speculazione e stabilizzare gli interessi sui titoli di stato dei paesi europei più in difficoltà. Dovrebbe avere una disponibilità di 500 miliardi di euro, con il contributo di tutti i paesi europei (l’Italia dovrebbe fornire il 17,9 per cento dei 500 miliardi). Ancora da discutere l’ipotesi di una sua retroattività. L’Esm potrà servire a ricapitalizzare le banche europee che lo richiederanno. Da capire le modalità con cui sarà creata un’autorità europea di supervisione delle banche, che verificherà come impiegare l’Esm per salvare gli istituti di credito.
Banche spagnole: l’Eurogruppo ha già confermato la sua volontà di mettere a disposizione fino a 100 miliardi di euro per ristrutturare il sistema bancario iberico. Tra oggi e domani, si dovrebbe raggiungere un accordo sul memorandum d’intesa, che, secondo la stampa spagnola, sarà sottoscritto entro agosto. Il memorandum non includerà la cifra finale del prestito, che dovrebbe aggirarsi fra i 60 e i 100 miliardi. In cambio dei fondi di ricapitalizzazione, l’economia spagnola dovrà sottoporsi a controlli trimestrali e programmi specifici e a un piano pluriennale di risanamento del deficit.
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