Contenuto riservato agli abbonati

Escalation o prudenza: Israele è davanti a un bivio

Di Leone Grotti
16 Aprile 2024
Anna Maria Bagaini, analista dell'Ispi, spiega a Tempi i dubbi di Tel Aviv: «L'estrema destra, ideologica e radicale, vuole punire l'Iran. Ma governo ed esercito sembrano consapevoli dei rischi»
Un manifesto in Iran esalta l'attacco missilistico contro Israele
Un manifesto in Iran esalta l'attacco missilistico contro Israele (Ansa)

Dopo l'attacco missilistico di sabato notte da parte dell'Iran, sventato in modo inedito da una coalizione di partner, alcuni dei quali arabi, Israele si trova davanti a un bivio: capitalizzare la vittoria ottenuta o farsi tentare dalla possibilità di stravincere, innescando conseguenze imprevedibili. Il governo di Benjamin Netanyahu è diviso e valuta come replicare all'attacco del regime degli ayatollah: «L'estrema destra vorrebbe una risposta esemplare, un attacco all'Iran su larga scala per dimostrare la forza di Israele. Ma parte del governo, in linea con l'esercito, sembra essere orientato verso una posizione più prudente», dichiara a Tempi Anna Maria Bagaini, analista dell’Ispi.

Trecentocinquanta tra missili e droni scagliati contro Israele non sono uno scherzo. Eppure secondo molti analisti Teheran ha compiuto un'azione più dimostrativa che intenzionata a creare reali danni a Tel Aviv. Cosa ne pensa?
È un fatto che l'Iran non abbia utilizzato le sue armi più devastanti e sof...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati