Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Islamismo
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Economia

Emergenza acqua, una soluzione c’è. Ma non è gratis

Il problema non è la siccità, è la gestione. Pubblica o privata che sia, la rete idrica ha bisogno di investimenti. Enormi investimenti. Quindi tariffe più alte

Francesca Parodi
28/07/2017 - 3:30
Economia
CondividiTwittaChattaInvia

acqua-ansa 2

Roma sta affrontando un’emergenza idrica, ma in Italia l’acqua non manca. «È evidente che il problema è la cattiva gestione della risorsa, non la sua scarsità», commenta a tempi.it Serena Sileoni, vicedirettore dell’Istituto Bruno Leoni. L’Istat rileva che il volume delle risorse idriche in Italia rimane stabile e un periodo di siccità era prevedibile, grazie ai numerosi modelli di previsione dei cambiamenti climatici di cui disponiamo. «Le criticità stanno alla base, nell’inefficienza del nostro sistema idrico». I buchi sono molteplici: la popolazione e il suo fabbisogno sono aumentati, ma la rete è sempre la stessa; non si eseguono opere di manutenzione con la conseguente dispersione di acqua anche a causa delle falle nelle tubature; mancano sistemi di depurazione. «Tutto questo perché in Italia mancano da sempre gli investimenti nel settore. In aggiunta, stiamo ora patendo le conseguenze del referendum sull’acqua del 2011 che ha reso impossibile fare della gestione del servizio idrico un’attività di impresa».

STORIA DEL PROBLEMA. Il costo del sistema idrico è un problema radicato nella nostra storia e che ci trasciniamo dietro da molti decenni. Mentre i servizi di elettricità, gas e telefonia sono sempre stati onerosi per i clienti, storicamente il servizio dell’acqua è rimasto per gli italiani gratuito o semi gratuito. Per molti anni i costi per la gestione degli acquedotti, per la raccolta, il trattamento e la distribuzione dell’acqua superavano di gran lunga i ricavi, cosicché il settore era costantemente in perdita. Si trovò un compromesso a partire dagli anni Trenta, quando si cominciò ad affidare la gestione del servizio idrico (sconveniente per un’impresa dal punto di vista economico) ad aziende attive anche nel mercato del gas. In quegli anni molte società italiane del settore, aventi come prefisso alla denominazione sociale AMGA (acronimo per Azienda Municipalizzata Gas Acqua), riuscivano a coprire le perdite del settore idrico con parte dei ricavi provenienti da quello del gas. Negli anni Cinquanta e Sessanta si poté così costruire la rete acquedottistica nazionale, ma da allora, a causa della cronica mancanza di redditività dell’acqua, quest’infrastruttura non è stata sottoposta a importanti opere di manutenzione. Come risultato, oggi le reti idriche, che sostanzialmente sono rimaste quelle del Dopoguerra, sono obsolete e usurate per mancanza di manutenzione, e si stima che a livello nazionale il 40 per cento di media dell’acqua immessa in rete vada dispersa o comunque non sia misurata.

LEGGI ANCHE:

Zingari e Atac, lo stolto indica la luna e i saggi guardano il dito

15 Marzo 2023
Lavoratori presso la centrale nucleare dismessa di Fukushima, Giappone, 15 novembre 2021 (Ansa)

Dodici anni dopo il disastro di Fukushima, i giapponesi rivogliono il nucleare

27 Febbraio 2023

LE CONSEGUENZE DEL REFERENDUM. Questo quadro ha poi subìto gli effetti negativi dell’esito del referendum sull’acqua del 2011. Gli italiani hanno votato a favore della gestione pubblica dell’acqua e soprattutto hanno bocciato la cosiddetta “remunerabilità degli investimenti”. In pratica, per il gestore sarebbe stato possibile recuperare il capitale investito nel settore idrico (necessario per ulteriori investimenti) alzando le tariffe sull’acqua, cioè, in ultima istanza, aumentando le bollette. Il voto al referendum ha però impedito questa soluzione. «Sventolando slogan facili e vuoti, si è deciso di bloccare gli investimenti. In Italia è radicata la convinzione che l’acqua non dovrebbe avere prezzo, ma trovare l’acqua, trattarla e distribuirla ha dei costi enormi. Nessuno mette in dubbio che l’acqua sia un bene primario e comune, ma se vogliamo efficienza e qualità nel servizio abbiamo bisogno di una gestione imprenditoriale», sostiene Sileoni. Per farsi un’idea, basta fare un raffronto con gli altri paesi d’Europa: l’Italia è la nazione con i costi dell’acqua più bassi per gli utenti. Lo sbilanciamento emerge chiaramente nelle bollette italiane, dove elettricità e gas costano decisamente di più dell’acqua, mentre le altre famiglie europee pagano circa le stesse cifre in tutte e tre le bollette.

QUALCOSA SI È MOSSO. La situazione ha cominciato a migliorare lo scorso maggio, quando il Consiglio di Stato ha convalidato un nuovo metodo tariffario proposto dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. «Le tariffe sono state leggermente alzate, dopo 6 anni di incertezza regolatoria, ma alcune difficoltà persistono», dice Carlo Scarpa, professore di Economia politica all’Università di Brescia. «Il sistema regolatorio funziona così: l’Autorità per l’energia detta dei criteri generali che gli organismi locali (in pratica, Consorzi e Comuni) traducono in provvedimenti specifici. Questa fase è molto delicata e complessa, soprattutto perché si intreccia alla politica». Il secondo aspetto su cui si è molto discusso, prosegue Scarpa, è la proprietà delle imprese attive nel sistema idrico. In Italia sono quasi tutte municipalizzate (o ex tali), cioè di fatto operanti all’interno della pubblica amministrazione. «La proprietà pubblica non è di per sé né un bene né un male, ma il problema è che in Italia il pubblico è un azionista con pochi soldi da investire. Il punto cruciale non è chi possiede queste imprese, ma chi ha i capitali necessari». Che sia pubblico o privato, l’investitore deve comunque essere in grado di finanziarsi sul mercato. «La soluzione è in ogni caso trovare il coraggio di dire che bisogna aumentare le tariffe idriche. Forse suona impopolare, ma se alziamo il costo dell’acqua possiamo preservare la qualità del sistema idrico».

TARIFFE E INVESTIMENTI. È della stessa opinione Antonio Massarutto, docente di Economia pubblica all’Università di Udine. «La proprietà pubblica o privata è un falso problema. Dobbiamo invece considerare che le tariffe sono aumentate, ma non abbastanza per coprire il volume degli investimenti necessari». Fino al 1994, spiega il professore, in Italia si investivano circa 10-15 euro pro capite l’anno, e ora 30-35 euro, mentre negli altri paesi europei anche 100-120 euro. «Dovremmo arrivare allo stesso piano d’investimento e renderlo stabile nel tempo. Si tratta però di un processo molto lungo del quale ora siamo solo all’inizio». Non solo per l’aumento delle tariffe, ma anche per l’apertura di cantieri e la realizzazione delle opere di ristrutturazione della rete. «Ai ritardi che già ci portiamo dietro, si accumulano quindi difficoltà logistiche e burocratiche». Quello che può fare la differenza, sostiene Massarutto, «è la presenza di un regolatore adeguato. Con il nuovo sistema tariffario stiamo andando verso un miglioramento che ha reso possibile a molte aziende pubbliche del settore di finanziarsi sul mercato con operazioni solide».

@fra_prd

Foto Ansa

Tags: antonio massaruttobollettereferendum acquaRomaserena sileonisiccità
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Zingari e Atac, lo stolto indica la luna e i saggi guardano il dito

15 Marzo 2023
Lavoratori presso la centrale nucleare dismessa di Fukushima, Giappone, 15 novembre 2021 (Ansa)

Dodici anni dopo il disastro di Fukushima, i giapponesi rivogliono il nucleare

27 Febbraio 2023
Foto Facebook Fondazione Prada

Con gli studenti alla mostra “Recycling beauty”. Un trono in attesa del Re

20 Febbraio 2023
Chiara Corbella Petrillo

Fdi chiede di intitolare una via alla memoria di Chiara Corbella

21 Dicembre 2022
Antonio Di Matteo, Mcl

Mcl, mezzo secolo di presenza cristiana tra e per i lavoratori

7 Dicembre 2022
Bollette

Gas. «È presto per parlare di calo strutturale delle bollette»

7 Novembre 2022

Video

Caorle 2023
Video

Chiamare le cose con il loro nome. Tutti a Caorle a giugno

Redazione
6 Marzo 2023

Altri video

Lettere al direttore

Un fermo immagine tratto dalla trasmissione Rai mostra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella durante Mezz'Ora in Più su Rai3, 19 marzo 2023 (Ansa)

Utero in affitto. La fiera dei corpi e dei sentimenti è più volgare di una parolaccia

Emanuele Boffi
21 Marzo 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Non esiste un’Unione Europea unita contro un’Italia isolata
    Lodovico Festa
  • Memoria popolare
    Memoria popolare
    Arringa cristiana e popolare per il «diritto dei turchi a restare turchi»
    A cura di Fondazione Europa Civiltà
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Ribadiamo: l’inchiesta di Bergamo sulla pandemia ha solo «valore catartico»
    Emanuele Boffi
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Caso Cospito. Ritorneranno gli anni di piombo?
    Rodolfo Casadei
  • Good Bye, Lenin!
    Good Bye, Lenin!
    La vita «ordinaria, tragica e bella» di Elena Bonner
    Angelo Bonaguro

Foto

Foto

Cura: quale integrazione tra territorio e domicilio?

22 Marzo 2023
Foto

“Bisogna pur aver fiducia di qualcuno”. Il concorso dei Nonni 2.0

13 Marzo 2023
Foto

Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese?

10 Febbraio 2023
8/2/2014 Milano Giornata Banco Farmaceutico
punto raccolta farmaci presso Farmacia Foglia C.so di Porta Romana 56
Iconphotos/Paolo Bonfanti
Foto

Inizia oggi la Giornata di raccolta del farmaco: ecco come e perché aderire

7 Febbraio 2023
Benedetto Antelami, Deposizione dalla croce, Duomo di Parma
Foto

Davanti alla Deposizione di Antelami. Quello che non avevo mai “visto”

3 Febbraio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Piazza della Repubblica, 21 – 20124 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
    • Ottobre 2022
    • Settembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist