
Elogio della maestra
Dato che il primo esito della riforma scolastica sarà la sparizione del maestro, vorrei tessere l’elogio degli ultimi esemplari rimasti, come la maestra D. La maestra D. (o meglio la Maestra) è l’insegnante di mia figlia che fa la quinta elementare. La Maestra dice di non essere creativa e fa fare “i lavoretti”, ora state pur certi che dopo averli visti (tipo: vetrata di velina e cartone raffigurante il Presepe grande metri 3X4) capirete che i “lavoretti” non sono altro che creatività in azione. La Maestra fa religione raccontando la vita dei santi. Fa storia raccontando la vita dei grandi e piccoli personaggi del tempo passato. Fa letteratura italiana raccontando la vita di scrittori e poeti e leggendo brani di loro opere (leggendo, non parlando di…). Insomma, la Maestra insegna attraverso storie. La Maestra ha fatto amare a mia figlia e ai suoi compagni l’andare a scuola, l’imparare, e anche i dettati; per loro fare fatica è – sembra strano ma è così – naturale. Ora mi chiedo, nella nuova scuola chi avrà questa funzione educatrice? Il computer?
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