«Ecco sì Vendola, lui ha avuto un maschietto e ora è qui a Roma. Felice»

Di Redazione
03 Giugno 2016
Il Corriere della Sera racconta la presentazione a Roma di un'agenzia per la maternità surrogata. È illegale? Chisseneimporta
President of Puglia region and leader of Sel, Nichi Vendola (L), prior the vote for the centre-left primary in Terlizzi, near Bari, Italy, 25 November 2012. ANSA/LUCA TURI

Monica Ricci Sargentini è la giornalista del Corriere che, già mesi fa, raccontò cosa accade nei centri che propongono l’utero in affitto (Sargentini era stata alla Santa Monica Fertility Clinic in California e qui trovate l’intervista a Tempi). Oggi, sempre sul Corriere, la giornalista racconta cosa le è accaduto incontrando a Roma Mario Caballero, direttore e fondatore dell’agenzia per la maternità surrogata Extraordinary Conceptions. L’articolo è molto istruttivo, a partire dal titolo: “«Madre surrogata? La troviamo noi». Gli incontri (illegali) dell’agenzia Usa”.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]E LA LEGGE 40? Caballero è giunto dagli Stati Uniti e l’appuntamento è in un albergo cinque stelle della capitale dove si radunano alcune coppie che vogliono ricorrere all’utero in affitto, una pratica – ricorda correttamente Sargentini – che è «vietata dalla legge 40 che punisce con la reclusione fino a due anni “chiunque realizza, organizza o pubblicizza la surrogazione di maternità”». Ma chisseneimporta, a quanto pare. Tanto che il direttore non fa alcun mistero dei suoi intenti; anzi, spiega che sta preparando documentari per pubblicizzare la sua attività e che quella di Roma è solo una delle tappe del suo tour per l’Italia.

AH SI’ VENDOLA. Problemi? Uhm, qualcuno. «Sul fronte legale – nota la giornalista parlando di Caballero – tentenna e cerca di svicolare. “Qui in Italia questa pratica è vietata, cosa ci garantisce che potremo registrare il figlio come nostro?” chiede uno dei mariti. “Ci sono tre avvocati italiani che si occupano di tutto — assicura —, in 10 anni non abbiamo mai avuto un problema. I vostri figli avranno il passaporto americano e voi sarete segnati come loro genitori. Giusto qualche giorno fa è tornata qui a Roma una donna che ha avuto due gemelli. E poi c’è quell’italiano. Come si chiama… Aspettate un attimo”. Mario si ferma, va nell’altra stanza e riappare con un block notes. “Nichi Vendula” esclama trionfante. “Ah sì Vendola” lo correggiamo. “Ecco sì Vendola, lui ha avuto un maschietto e ora è qui a Roma. Felice”».
E con la stepchild adoption, come la mettiamo? Già, potrebbe essere un problema, no? È per questo che il direttore consiglia alle coppie di «sbrigarsi prima che entrino in vigore leggi. Si parla di paragonare la pratica ai reati sessuali».

QUANTO COSTA? Il mondo della Extraordinary Conceptions è un paese dei balocchi. Tutto è fatto con la massima professionalità, le coppie sono selezionate, alla “portatrice” «facciamo anche fare un test psicologico che attesta che è sana di mente così non può appellarsi a un giudice e dire che non sapeva quello che faceva». La parola magica è “business”. Questo è un affare, nient’altro: «Per tutta la gravidanza le madri vengono seguite da una psicologa “perché devono capire — spiega Caballero — che questo è un business, non devono essere emotive devono pensare al business. Io glielo dico sempre”».
Per il resto, è la storia che conoscete: tutto è messo nero su bianco da un contratto. Ma quanto costa? Su questo Caballero è restio a rispondere. Dice solo che «rispetto ai cinesi vi faccio pagare 15mila dollari in meno». Cioè? Sargentini dice di aver fatto due conti: «Tra i 130mila e i 160mila dollari da pagare in quattro rate al netto dei regali previsti, ma non obbligatori, per le madri surrogate: una serie di massaggi (2mila dollari), un programma nutrizionale (2mila dollari), un viaggio per tutta la famiglia della gestante (mille dollari)».

Foto Ansa

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34 commenti

  1. Supercirneco

    Io lo ammetto
    Non ho grandi di studi alle spalle
    Ma leggendo certi commenti è proprio vero che l intelligenza non ha niente a che vedere con gli studi conseguiti.
    Uno indica la luna e certe persone non guardano nemmeno il dito, ma la scarpa.
    Mi volete spiegare cosa significa in Canada è legale
    In Usa è legale.
    Anche la deportazione era legale per i nazisti.
    Per l isis è legale bruciare cristiani violentare donne

    Mamma miaaaaa

    UNA COSA È GIUSTA O SBAGLIATA.

    1. Susanna Rolli

      Concordo. Detto poveramente, se l’acqua è bollente per noi, per loro non lo è, anzi, è fredda ; se li inviti a mettere giù il dito nell’acqua bollente per farli toccare con mano e confermare la verità, loro immergono il dito e dicono:”No, è fredda”. E così all’infinito….Ci vuole pazienza, tanta pazienza….

  2. Ma non si può catturare e processare il Comprola assieme alla sua “amichetta” non appena rimettono piede in Italia per traffico di minore?

  3. giuliano

    ma se in Italia è illegale la “giustizia” italiana dovrà incriminarli, abbiamo le nostre leggi si o no ?? Però dimenticavo che le “nostre leggi” non si applicano quando si devono applicare a sinistra
    ahahahahahahahahah

  4. simone pontalto

    Spero che qualcuno lo segnali ad un magistrato, questo Caballero, visto che l’articolo è stato pubblicato e c’è l’obbligatorietà dell’azione penale

  5. stefania

    Se solo volessero basterebbe poco per impedire alle coppie italiane di ricorrere a questo criminale commercio di bimbi innocenti che è la gpa. Basterebbe una legge di buon senso in cui si dicesse che i bimbi nati per mezzo di gpa all’ estero vengano affidati in custodia ai servizi sociali appena messo piede in territorio italiano e dichiarati immediatamente adottabili

    1. Giannino Stoppani

      Basta una legge che lo consideri perseguibile anche all’estero, come accade per la pedofilia.

    2. andrea udt

      Oppure, alla frontiera, chiedere il certificato di nascita del pargolo. Non compare nessuna donna? O mi dici da che istituto e’ stato adottato, o ti indago per utero in affitto.
      Compare la gestante? Quella e’ la mamma, quindi non è adottabile da altri. E se la gestante si presenta alla frontiera per farsi una vacanza la indaghi per abbandono di minore.

      L’utero in affitto e’ vietato in Italia e un legislatore serio può far valere il divieto anche per i turisti dell’utero.

      Basta ipocrisie: o si vieta sul serio o si legalizza, nessuna terra di mezzo.

      Basta volerlo.

      Ma lo vogliono?

      1. Daniele

        Ti sei risposto da solo: è ovvio che NON lo vogliono.
        Un paese occidentale non può considerare reato ciò che negli altri paesi occidentali è consentito o addirittura favorito. Cioè, teoricamente e astrattamente potrebbe, ma politicamente non è nemmeno concepibile. Voi non avete un buon rapporto con la realtà, eh 😉

        1. uber

          Anche la Polonia è Occidente. E chi ha un pessimo rapporto con la realtà siete voi, che le inventate tutte pur di storpiarla ed imporre le depravazioni come progresso.

        2. andrea udt

          “Un paese occidentale non può considerare reato ciò che negli altri paesi occidentali è consentito o addirittura favorito.”

          Ah no? Che per caso i francesi quando vanno a votare decidono anche per me che sono italiano?

          E perché non ribaltiamo il ragionamento: in Inghilterra dovrebbero vietare l’utero in affitto perché qui e’ reato.

          E comunque ho detto “quando si presentano alla frontiera”: vuoi entrare? sei sotto la legislazione italiana. O quando registrano il bimbo all’anagrafe. Se vuoi il modo c’è.

          Politicamente non è concepibile?
          Ah, ecco, qui son d’accordo. Non vogliono.

          Ma non dirmi che non si può fare.

          (voi chi?)

          1. giovanna

            Certo, essere chiamati “bigotti” dalla trollona, qui “caterina-daniele, senza alcun pudore , che si è vantata di una viole nza sessuale ai danni di una donna psicolabile, con il nick di “giovanni cattivo”, è un onore.
            Ma tanto, è tutto un teatrino , tutto pretesto per trollare all’infinito e sentirsi qualcuno, quando di sa di non essere nessuno per nessuno.
            Che tristezza.

        3. Sebastiano

          “Un paese occidentale non può considerare reato ciò che negli altri paesi occidentali è consentito o addirittura favorito”

          E questa da dove l’hai tirata fuori?
          Sicché se vado a comprarmi un paio di fucili d’assalto e una cassetta di pistole (cosa consentita nello stato “occidentale” per eccellenza) non compio un reato e posso portarmi l’arsenale in casa?
          O se apro un bordello o fondo un partito dei pedofili (come nella tua amata occidentalissima e laicissima olanda), qui non è un reato?

          E poi parlate di rapporto con la realtà…

          P.S.: ma tu sei sempre il famoso “er pipparo”?

          1. Daniele

            Se apro un bordello in Olanda (dove è consentito), l’Italia non può perseguirmi per questo. 
            Se compro armi negli USA (dove è consentito), l’Italia non può perseguirmi per questo (a meno che non le porti in Italia, ma in quel caso il reato non è averle comprate negli USA, bensì detenerle nel territorio italiano).
            Allo steso modo, se ricorro all’utero in affitto nei paesi dove è consentito, e concludo là il contratto e la procedura, l’Italia non può perseguirmi, perché si applica la “lex loci”, la legge del luogo dove il fatto è avvenuto.
            L’unico caso in cui un atto compiuto all’estero, benché rispettoso della legge locale, può essere perseguito dallo Stato italiano è che l’atto sia contrario all'”ordine pubblico internazionale”, ossia ai nostri valori fondamentali, in particolare quelli della persona (questo spiega perché la pedofilia è perseguita ovunque).
            Ma il divieto di fecondazione eterologa contenuto nella legge n. 40/2004 non fa parte dei principi fondanti dell’”ordine pubblico internazionale”, come numerose sentenze hanno stabilito, e anzi, si sono spinte a dire il contrario, ossia che è proprio tale divieto italiano a essere contrario all'”ordine pubblico internazionale, perché viola la Convenzione Europea dei diritti umani nonché il principio ormai consolidato del nostro ordinamento che il concetto di genitorialità sia incentrato sull’assunzione di responsabilità e non su meri dati biologici.
            Quindi la vostra idea di rendere reato l’eterologa fatta all’estero è totalmente irrealizzabile e fuori dalla realtà, come quasi tutto quello che dite.

          2. Giannino Stoppani

            Peccato che l’utero in affitto non sia attinente alla “genitorialità” ma alla tratta di esseri umani e che quindi sia pure peggio della pedofilia.
            Perché non provi ad accudire un orto, così magari ti rendi utile alla società in un modo + concreto di star qui a scribacchiare bischerate?

          3. Daniele

            Ho fatto una sintesi della giurisprudenza. Che siano “bischerate” è legittimo pensarlo, ma devi dirlo ai giudici, non a me.

          4. Toni

            Caro Daniele,
            permettimi di dissentire, la cosa è leggermente più complicata di come sembra e ti prego di correggermi se a tuo parere ometto o sbaglio qualcosa. Il diritto internazionale vieta la schiavitù. Se una persona andasse da un’altra persona e dietro corrispettivo si comprasse “un uomo” nessuno dubiterebbe che si tratta di commercio umano, schiavitù, e come tale sarebbe perseguita con grande ignominia per protagonisti di questo vile mercato. Ma se oggi il tutto viene formulato con tanto di “desiderio” di genitorialità, con un contratto che garantisca il dare ed avere, con prodotto esente da difetti, con tanto di diritto di recesso, pare allora che la “transazione” assuma magicamente un altro carattere. Ovviamente si tratta solo di cambiare le parole per cambiare la “realtà” (Orwell ha detto tutto sull’argomento) . Ed io credo, non avendo dubbi in questo, che di pari si fa con ogni scempi umano: pedofilia, zoofilia, coprofilia ecc. Basta inserire un concetto di “civiltà” secondo i canoni che esprimi.

            PS: Mi sorge il sospetto che se la schiavitù, che conosciamo tutti, all’epoca nella quale imperava, fosse stata “civile” se motivata dal desiderio di avere una “persona dai tratti esotici”, sorretta dall’idea che fosse giusto sottrarre un neonato ad una “incivile” tribù collocata in un angolo remoto del mondo dove sarebbe stato, crescendo, soggetto ad indicibili riti di iniziazione, alla mercé di un capo tribù ed uno sciamano, a condurre una vita di stenti, fatta di caccia contro innocenti animali. Meglio lavorare in una piantagione ma ben nutrito.

          5. Toni

            Ed io credo, non avendo dubbi in questo, che di pari si farà* con ogni altro* scempio umano:…

          6. giovanna

            Ma che sintesi hai fatto, trollona, qui “daniele”…sei stata asfaltata in lungo e in largo…una persona normale andrebbe a nascondersi dopo le bischerate che ha scritto…ma non è il tuo caso.

  6. Sara

    Non capisco perché non parlate già della prima vittima della legge Cirinnà. Un impiegato di Torino è stato infatti sospeso dal lavoro solo perché obiettore di coscienza nei confronti di questo abominio giuridico. Non potete prima esortare la gente a fare obiezione, e poi far mancare il vostro appoggio nei confronto di quei pochi coraggiosi che non scendono a patti con la loro coscienza.

    1. uber

      Penso che Tempi sia l ultimo giornale imputabile di disattenzione sul tema.

      1. Sara

        Sì, però non hanno ancora dato notizia, che invece è già comparsa l’altro giorno su Avvenire. E anche su FB vedo che nessuno le parla: è inconcepibile! Prima si dice alla gente di battagliare e poi si fa mancare il proprio supporto. Con che coraggio poi criticate i Vescovi per il mancato appoggio al Family day o al referendum.

        P.S. spero che almeno per quest’ultimo Tempi si dia da fare per non far mancare il proprio supporto.

        1. giovanna

          Sara, calmati un pochino, che non c’è bisogno di essere così aggressiva : Tempi è un settimanale, Avvenire un quotidiano, hai presente la differenza .
          Poi, fare certe accuse a Tempi non si sa se fa più piangere o ridere.

        2. Avvenire ‘sta legge, per opera di Sua Eminenza mons. Galantino, l’ha nemmeno troppo nascostamente appoggiata nonostante tutti avessero evidenziato le conseguenze di tale disegno 8ed i prossimi passi dell’agenda radicale): stessero zitti farebbero più bella figura.

    2. Nino

      Cara sara, l’impiegato ha fatto qualcosa che non è legale. Sapendo di incorrere in conseguenze. Tanto di cappello per la sua coerenza, ma trovo giustissimo che sia stato sospeso e trasferito ad attività che gli consenta di continuare a lavorare senza dover fare di nuovo i conti con la sua coscienza

  7. viccrep

    come può dirsi illegale l’acquisto di un bambino, è criminoso, è un acquisto di schiavi anche se ci sono stati che con le loro insane leggi lo permettono.
    In italia si dice che non è permesso ma la giustizia non si muove a impedire a farabutti in hotel a 5 stelle a fare vendita surrogata.
    Questo non è progresso è degrado della società e della persona anche l’Italia è su questa strada

    1. Susanna Rolli

      Concordo.

  8. Caterina

    Per quanto discutibile, la gpa non e’ illegale se effettuata negli stati dove e’ permessa, come il Canada. Il bambino in quel caso e’ cittadino italo canadese ed e’ figlio dell’uomo della coppia etero. Poi la moglie, una volta in Italia, può legalmente chiedere di adottarlo.

    1. Caterina

      Non credo che la giustizia italiana possa incriminare chi ricorre alla gpa in stati dove e’ legale.

      1. Susanna Rolli

        Anche abortire è legale.

    2. Sebastiano

      Guarda che qui stai sfondando una porta aperta: a non sapere che nelle pieghe della legge cirinnà ci fosse già la stepchild adoption e che l’averla “tolta dal testo” (tipico pannicello caldo) non avrebbe impedito ai giudici di applicarla lo stesso, erano rimasti solo i servi sciocchi (e interessati alla cadrega) di NCD e soci.
      Tutta gente di cui #ciricorderemo.

    3. Menelik

      Il bambino è nato in una clinica a pagamento in California, non in Canada.
      Dunque dovrebbe essere cittadino USA con doppia nazionalità, se abita in Italia, fino al raggiungimento del 18° anno.
      Uno non prende la nazionalità del genitore, ma di dove avviene il parto.
      Ci sono passato con la prima figlia, nata in UK da genitori italiani.
      Poi chi è l’uomo della coppia etero?
      Fino a prova contraria lo sperma è di Vendola o dell’altro, dunque omosessuali dichiarati entrambi, e la parte femminile è di una sconosciuta, e la gestante è una terza persona.
      Quel bambino è più o meno come quelli che venivano messi nella ruota dei conventi: non si sa di chi è.
      E se anche l’agenzia conosce nomi e cognomi, per contratto queste non hanno alcun diritto sul bambino.
      Non c’è niente da fare: è una pratica spregevole ed immonda.
      Come la schiavitù delle ragazzine nei Paesi islamici radicali.

      1. beppe

        menelik, ” fino a prova contraria lo sperma è di uno dei due”. in caso di prova contraria, possiamo affermare che VENDOLA NON C’ENTRA UNA SEGA in tutta questa faccenda?

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