Ecco perché dovete andare a vedere Cenerentola, una vera principessa d’altri tempi

Di Redazione
22 Marzo 2015
In edicola la nostra recensione del film Cenerentola di Branagh. Dimenticate le donne guerriere in carriere del revisionismo holliwoodiano. Questa è una principessa che racconta qualcosa di vero alle ragazze di oggi

Cenerentola di Kenneth Branagh è il film più visto del week end. Siamo andati a vederlo per voi e lo abbiamo raccontato sul numero di Tempi di questa settimana che potete trovare ancora in edicola. Ci siamo trovati di fronte alla grandezza della fiaba tradizionale, ben lontana dal politicamente corretto a cui Hollywood ci ha abituati. 

Dimenticate dunque le donne guerriere in perenne carriera. E dimenticate pure il cartone Disney. Il coraggioso regista non si pone il problema di aggiungere una propria visione. Salva l’irriducibilità di una storia già scritta, dà corpo alla grandezza della fiaba originale di Perrault. Dove gentilezza, coraggio e una bontà spiazzante sono le caratteristiche di una Cenerentola che non si lascerà schiacciare da matrigna e sorellastre. E nemmeno da una realtà che parrebbe avversa. Cenerentola non deve dimenticare il presente per vivere il suo sogno, come si cantava nella canzone del cartoon Disney. Deve affrontarlo, sfidarlo.

A tutto questo aggiungete quel pizzico di magia della fata madrina. Quella magia che per Chesterton non è propria solo delle fiabe ma serve a spiegare anche l’arbitrarietà e il mistero della vita reale.

Andate in edicola, abbonatevi, leggete questo articolo. Noi abbiamo incontrato una principessa d’altri tempi, una donna che racconta qualcosa di vero alle ragazze di oggi. Andate al cinema e diteci cosa ne pensate.

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6 commenti

  1. Il punto

    Su un film, come su qualsiasi altra cosa, si può dire tutto e il contrario di tutto. Questione di gusti, di impressioni, di opinioni. Che sono sempre personali. Alla fine l’unica consiglio giusto, per chi è interessato a farsi un’idea sua, anziché accontentarsi di quella altrui, è proprio quell’ “andate al cinema e diteci cosa ne pensate”.

  2. Maria

    “Una donna che racconta qualcosa di vero alla ragazze”. Non mi piace proprio questa affermazione, sembra voi vogliate dire che una donna può ambire solo a sposare un uomo ricco. Maschilisti

    1. Lela

      Già, perché è proprio quella la morale della storia. Leggi l’articolo, è molto bello.

    2. To_Ni

      Le favole sono ricchi di simboli che celano valori eterni. La ricchezza non è solo quella materiale.

    3. Il Punto

      “Sembra voi vogliate dire che una donna può ambire solo a sposare un uomo ricco”: non è davvero questa la morale della favola. Non la intendeva così l’autore e non la intende così chi ha scritto questo articolo. Di conseguenza il giudizio “maschilisti” non c’entra niente con nessuno. La morale della favola non è che “una donna può ambire solo a sposare un uomo ricco” (sarebbe una morale piuttosto stupida), ma che chiunque, uomo o donna, può cambiare una situzione personale che non piace e sperare in un destino migliore se si impegna ogni giorno perché questo avvenga, con coraggio e senza abbattersi neppure nei momenti più difficili.

  3. Lela

    Il “Tu sogna e spera fermamente / dimentica il presente / e il sogno relatà diverrà” che tanto non piace a molti, è la traduzione italiana più nota, ma non corrisponde affatto all’originale, anche come spirito.
    In fatti l’originale dice “No matter how your heart is grieving / if you keep on believing / the dream that you wish will come true”.
    Infatti, un’altra traduzione, non so se precedente o successiva, molto più aderente alla canzone originale, è “non disperare del presente / ma credi fermamente / e il sogno realtà diverrà”

    Il contrasto non esiste, c’è solo con la traduzione italiana, errata, ma storica, del versetto di una canzone.

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