Ecco come vengono indottrinati i bambini del Califfato. Un «lavaggio del cervello» praticato su «scala industriale»
I SOLDATI DEL FUTURO. Oggi su Repubblica è riportato un articolo apparso su Foreign Policy di Kate Brennen che alla questione dedica un lungo reportage. In particolare si riporta la situazione di Raqqa, una delle roccaforti del Califfato, dove, scrive la giornalista, i bambini «sono in prima fila durante le decapitazioni e le crocifissioni pubbliche (…). Vengono usati per trasfusioni di sangue quando i jihadisti sono feriti.
Sul numero dei minori coinvolti per queste attività non esiste certezza, ma quel che è certo è che «i miliziani si stanno preparando per una lunga guerra contro l’Occidente e sperano che i giovani guerrieri che oggi vengono addestrati continueranno a combattere negli anni a venire». Un vero e proprio «lavaggio del cervello» praticato su «scala industriale», dichiara H. R. McMaster, tenente generale dell’esercito statunitense. «
Spesso i bambini vengono rapiti, ma a volte non ce ne è bisogno. Molti di loro si offrono volontari, allettati da qualche moneta e dalla promessa che andranno «dritti in paradiso». «La cosa che più mi colpisce – dice Ivan Simonovic, vicesegretario generale dell’Onu per i diritti umani – è quando incontro madri che ci dicono: “Non sappiamo cosa fare. I nostri figli si offrono volontari e noi non riusciamo a impedirlo”».
IN PRIMA LINEA. Sharia e fucile. A imparare la prima e a usare il secondo vengono addestrati i bambini. «Testimoni oculari a Mosul e Tal Afar hanno detto agli investigatori dell’Onu di aver visto bambini piccoli, vestiti con uniformi dell’Is, che andavano in giro con armi quasi più grandi di loro a pattugliare le strade e arrestare la gente del posto. Gli esperti di diritti umani dell’Onu hanno “ricevuto notizie confermate di bambini di dodici o tredici anni sottoposti ad addestramento militare da parte dell’Is a Mosul”, secondo un rapporto dell’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani. Nel quartiere di al-Sharqat, a Salah al-Din, il numero di check-point gestiti da ragazzini è “aumentato drasticamente”, dice il rapporto. E nella Piana di Ninive e a Makhmour, i combattenti dello Stato Islamico durante la loro avanzata hanno reclutato grandi quantità di adolescenti maschi. Alcuni di questi ragazzi hanno raccontato che “erano costretti a schierarsi in prima linea per proteggere i soldati dell’Is durante i combattimenti, e che erano stati costretti a donare sangue per curare i feriti”».
CAMPI E CROCIFISSIONI. Come detto, è a Raqqa la stuazione peggiore. Qui «l’Is ha rafforzato il suo programma di reclutamento per ragazzi e bambini, creando fra le altre cose un campo di addestramento per minori dove vengono insegnate le tecniche di combattimento. Sempre a Raqqa, adolescenti vengono addestrati e poi subito mandati a combattere a Kobane, dove infuria da settimane i combattimenti con i guerriglieri curdi. A Raqqa, dove la povertà è diffusa dopo più di tre anni di guerra, l’Is spesso convince i genitori a mandare i loro figli nei campi di addestramento in cambio di denaro. In certi casi i jihadisti si rivolgono direttamente ai bambini, organizzando eventi pubblici o feste di reclutamento, e poi offrendo ai bambini soldi per seguire i corsi di addestramento. Dal momento che tutte le scuole sono chiuse, i bambini non hanno molto altro da fare». Nei pressi della città, poi, sorgono altri campi dai nomi eloquenti: «Campo al-Zarqawi, Campo Osama bin Laden, Campo al-Sherkrak, Campo al-Talaia, Campo al-Sharia». In quest’ultimo, riservato agli under 16, pare «ci siano fra i 250 e i 300 bambini».
Minori che ormai da qualche anno convivono con la violenza. Come racconta un testimone alla giornalista, i bambini assistono alle crocifissioni tanto da esserne talmente assuefatti «che la vista di una testa staccata dal corpo non sembra più turbarli».
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9 commenti
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Anche voi indottrinate e plagiate i bambini già da neonati praticate su di loro l’esorcismo del battesimo: fate la stessa cosa degli islamici.
In quel dell’Islam ai bambini si danno teste mozzate da reggere con una mano, mentre con l’altra gli si dà un’arma da brandire; gli si danno da studiare libri con mappe in cui non c’è Israele; li si sitruisce a diventare shahid, martiri, li si veste come quei kamikaze pronti a farsi saltare in aria; gli si fanno svolgere compiti scritti e vengono assegnati premi in denaro per temi su argomenti come “da grande voglio fare lo shahid” o “Perchè voglio diventare uno shahid”; i bambini vengono fatti assistere a esecuzioniu pubbliche come decapitazioni, sgozzamenti, fucialzioni, impiccagioni e lapidazioni, li si mette in testa ai cortei a urlare slogan di morte e odio: e così via.
Quindi, certi paragoni dimostrano solo il livello di demenza e ignoranza e indottrinamento cui si è soggetti: e contro cui non vale nessuna cura, nessun discorso con prove a sostegno e neppure la semplice realtà dei fatti. Non vale niente: proprio come Shiva101 e rotti.
Ma io non ho detto che date teste mozzate in mano ai bambini..
che fai ti difendi con i crimini altrui ?
Non potendo rispondere delle assurdità che dice né dell’incorenza e della viltà che lo contraddistinguono, questo esemplare di cialtroneria alla 101 potenza non è in grado, ovviamente, di rispondere a ciò che vistosamente omette di notare.
Non solo, ma lo stesso soggetto carica dei 101 in fuga dalla realtà attribuisce agli altri le assurdità e la vigliaccheria che sono sue e dimostrate – senza che ce ne fosse bisogno, d’altra parte – non vedendo la differenza fra chi mette in mano ai bambini teste mozze e armi pronte all’uso e chi i bambini li vuole difendere dal genderismo così degnamente rappresentato dallo Shiva che non vuole andare dove, se facesse lo sbruffone come lo fa qui, lo farebbero in 101 pezzi. Quindi, ecco che lo stesso Shiva101 tutto d’un pezzo di quello che è non vede, volutamente, la differenza fra difende il proprio Paese dalla trojka e chi lo svende all’Ue.
Se vuole fare felici genitori che si guarda bene dal provocare o domicilio o a distanza di sicurezza e pernettere ai loro bambini di fare pratica degli insegnamenti paterni, gli metta in mano la sua testa infocchettata come un premio-omaggio, dopo aver dimostrato di non sapere che farsi di un accessorio così ingrombrante: pensare, no, non se ne parla; capelli, bah, chi lo sa: e allora, un bel fiocco intorno al capo per i giovani shahid da svezzare a decapitazioni e sgozzamenti e vai! Su, vada, vada! Coraggio, Shiva che fa l’eroe contro le Sentinelle In Piedi! Ci vada, ci vada! E non torrnerà da lì – altro che l’Ungheria di Jobbik! -, dove la vorranno trattenere a tutti i costi, bensì a suo carico, si capisce; e semmai dovesse tornare, non la lasceranno tornare a pezzo unico, tutto intero, ma in tranche che fanno risparmiare sui costi d’imballaggio, lei che all’imballaggo è predisposto dalla nascita.
Scusate, ma perché perdete tempo a rispondere a quel poveretto di Shiva, se pensa realmente quello che dice è pronto per la neuro deliri, se non lo pensa allora lo dice solo per provocare e noi non dobbiamo fare il suo gioco.
Altro che chiacchiere e bombardamenti inefficaci, Obama dovrebbe mandare McMaster, l’eroe di 73 Easting e di Tal Afar, a prendere a calci i tagliagole dello Stato Islamico. Accadrebbe come con Petraeus e il suo Surge in Irak. Ma questo purtroppo non è il modus operandi di Obama
Sappiamo tutti perchè è stato eltto mr. Obama e non aveva nulla a che fare con la sua espreinza di governo o capacità politiche; sapeva la commissione del Nobel perché glielo hanno dato, ma, ora, non lo sanno più nemmeno loro. Obama è colui che ha dfato inizio alle cosiddetet “primavere arabe” che hanno destabilizzato il Medio Oriente e in prospettiva l’Ue, quando tenne un discorso all’Univeersità al-Azhar del Cairo in cui rese omaggio all’Islam, laddove, quando, dopo la sua elezione, andò a Georgetown, università cattolica (gesuita) di Washington D.C., chiese e ottenne che fosse rimossa una croce alle sue spalle, che gli dava fastidio anche se non la poteva vedere e ogni simbolo religioso.
Al signore di cui sopra, che tenta di giustificare, con motivazioni comprensibili e anche condivisibili, in linea di principio, ciò che non è giustificabile, va detto con chiarezza che la violenza islamista trova di che giustificarsi in una religione che non è di pace o perlomeno, non è pacifista, anche se pensiamo solo all’esempio del suo profeta, diversamente dai profeti di altre grandi religioni, lasciando da parte la storia, perlomeno, quella che ci raccontano, perché, altrimenti, a dirla tutta e giusta, qualcuno potrebbe offendersi. Bisognerebbe fare i conti col proprio passato in modo libero: se questo non avviene, alla conciliazione con il presente e con la cultura altrui e alle parole di libertà, tolleranza, ecc… pronunciate dagli islamici sarà lecito non credere.
Mappo, i bombardamenti sono tremendamente efficaci, e non sono a casaccio, ma sono diretti da terra con apparecchiature sofisticate consegnate allo YPG dagli alleati stessi (cioè gli Americani e noi).
Ci sono anche i siti dei curdi italiani che divulgano notizie e filmati.
Tremendamente efficaci si stanno anche rilevando i lanciarazzi anticarro, sono un incubo per l’ISIL.
Non è roba vecchia, come qualche giornalista ha insinuato.
E’ roba moderna.
Fin tanto che gli oppositori dell’ISIL non si muoveranno all’attacco, questi sistemi sono più che sufficienti per imboscate e tecniche di guerriglia.
Nonostante le dimensioni che li rendono trasportabili, sono apparati sofisticati.
I miliziani dell’ISIL li temono.
In queste frànge particolarmente estreme dell’islam, il maiale è proibito perchè Dio lo ha proibito, non per qualche presunta motivazione scientifica. Se anche tutti gli studi scientifici del mondo dicessero che il maiale è bene, rimarrebbe lo stesso proibito poichè Allah (Pace su Lui) sa meglio. La proibizione in questo caso e’ stretta ed assoluta. Il maiale ed i suoi derivati sono considerati impuri ed il precetto viene rigidamente osservato perche’ rivelazione divina inappellabile. Se a questi ragazzini, così facilmente indottrinati, venisse meno quella sicurezza del paradiso islamico comunicando che i loro oppositori hanno tutte le intenzioni di fasciare i loro corpi (qualora morissero in battaglia) nella pelle di maiali appena uccisi e che saranno buttati in una fossa comune “ad aeternum” avendo cura di sistemare sopra di loro i resti dei maiali macellati, forse, avrebbero più di qualche turbamento (e con loro anche gli jihadisti adulti). Potrebbe essere un suggerimento per H. R. McMaster , Ivan Simonovic e per le madri che non sanno cosa fare. Al momento, purtroppo, non è possibile fare alcuna opera di recupero per chi convive con la violenza più feroce e supportata da una morale religiosa estremizzata che si offre alla politica (nell’islam parte integrante di essa) per rendere credibile e legittimo il diritto a uccidere l’altro oltre la legittima difesa.