È anche il capello alla moda che fa di un calciatore un metrosexual

Di Elisabetta Longo
15 Giugno 2012

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La calvizie, il maggior cruccio estetico maschile. Non basta più la vecchia scusa consolatoria secondo la quale sarebbe un eccesso di testosterone a causare la perdita dei capelli. Tradotto, più maschi siete meno chioma avrete. In tempi di metrosexual, gli uomini curano maniacalmente il loro corpo tanto quanto le donne e quando vedono difetti corrono al riparo. E non hanno paura di dichiarare “sì, ho fatto un trapianto di capelli”. L’ultimo testimonial è Wayne Rooney, punta del Manchester United, attualmente impegnato agli Europei 2012 con la sua Inghilterra. Rooney ha fatto tappa in una clinica tricologica londinese qualche mese fa, e non ha solo confessato ai suoi fan su twitter di essersi sottoposto a trapianto, ma ha anche detto di aver speso 30 mila sterline per porre fine a un cruccio che dura da quando ha 25 anni. Certo che a giocare nella stessa squadra con il re delle capigliature David Beckham qualche complesso può venire.

Sui campi polacchi i fotografi quindi scatenano gli obiettivi sul suo nuovo ciuffo biondo, più ridicolo che affascinante, ma Rooney ne va talmente fiero da fare tenerezza. Tanti altri sono i calciatori che ogni parrucchiere vorrebbe avere nel suo studio. Mario Balotelli per esempio è noto per le sue creste, ossigenate o tagliate in modo particolare, tanto che per questo si è prestato, con un’ironia che solitamente non ha, a fare da protagonista per la Nike in uno spot girato da un barbiere. Che lo acconcia con tutte le capigliature più celebri della storia del calcio, fino a che non trova quella adatta a lui, la cresta ossigenata appunto. L’inventore del capello curato all’eccesso è però senz’altro David Beckham: ogni volta che si inventa un look, diventa il più richiesto dai ragazzini.

David ha fatto da apripista e molti altri hanno sentito il bisogno di esprimersi con capigliature originali. C’è Marek Hamsik, giocatore del Napoli. C’è il brasiliano Neymar e la sua passione per il gel. C’è David Luiz, che non poterebbe i suoi riccioloni neanche a morire. C’è Gervinho, che sistema la calvizie con una sorta di riporto fatto di treccine. E c’è Fernando Torres, che va fiero delle sue meches. Ci sono più prodotti per capelli negli spogliatoi dei calciatori che nel backstage di Miss Italia.

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