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Come sciogliere il nodo gordiano Israele/Palestina, ovvero una delle questioni geopolitiche più spinose del secondo dopoguerra? La soluzione che da decenni sembra, sulla carta, l’unica accettabile in quanto promossa, a parole, dalla stragrande maggioranza degli Stati, del Nord come del Sud del mondo, nonché da organismi sovranazionali come l’Onu, è quella cosiddetta dei “due Stati per due popoli”, ebraico e palestinese. Due Stati-nazione sul modello europeo del secolo scorso. Per la precisione, due Stati etnici. Si tratta, del resto, della soluzione rilanciata dagli accordi di Oslo del 1993.
A respingerla appaiono oggi solo le correnti massimaliste sui due fronti direttamente coinvolti, quella dei movimenti ultraortodossi e “messianici” in Israele (ai quali de facto dà voce il primo ministro Benjamin Netanyahu) e quella, speculare, dei gruppi palestinesi islamisti, come Hamas e, al di là di prese di posizione tattiche, l’intero asse iraniano, Hezbollah compreso. Correnti che “...
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