Contenuto riservato agli abbonati

Due Stati per due popoli? Meglio uno. E federale

Di Claudio Mésoniat
16 Novembre 2024
Ragioni non utopiche per tenere unita una terra vissuta da entrambi i suoi contendenti, israeliani e palestinesi, come interamente sacra. Dal fiume al mare
Palestinesi in coda al checkpoint israeliano di Betlemme, Cisgiordania, 29 aprile 2022 (foto Ansa)
Palestinesi in coda al checkpoint israeliano di Betlemme, Cisgiordania, 29 aprile 2022 (foto Ansa)

Come sciogliere il nodo gordiano Israele/Palestina, ovvero una delle questioni geopolitiche più spinose del secondo dopoguerra? La soluzione che da decenni sembra, sulla carta, l’unica accettabile in quanto promossa, a parole, dalla stragrande maggioranza degli Stati, del Nord come del Sud del mondo, nonché da organismi sovranazionali come l’Onu, è quella cosiddetta dei “due Stati per due popoli”, ebraico e palestinese. Due Stati-nazione sul modello europeo del secolo scorso. Per la precisione, due Stati etnici. Si tratta, del resto, della soluzione rilanciata dagli accordi di Oslo del 1993.

A respingerla appaiono oggi solo le correnti massimaliste sui due fronti direttamente coinvolti, quella dei movimenti ultraortodossi e “messianici” in Israele (ai quali de facto dà voce il primo ministro Benjamin Netanyahu) e quella, speculare, dei gruppi palestinesi islamisti, come Hamas e, al di là di prese di posizione tattiche, l’intero asse iraniano, Hezbollah compreso. Correnti che “...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati