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Dossier – Il segno di Caravaggio nelle opere dei contemporanei Normanno e Della Morte
La cornice che racchiude le opere scelte dal docente di Storia dell’arte Gerardo de Simone per raccontare il modo in cui l’estro di Caravaggio influenza, ancora oggi, gli artisti contemporanei è la Tenuta di Castelfalfi (Fi), nello specifico la Galleria d’Arte Nuvole Volanti, gli spazi di Casa Argelà-Gucci e la Sala del Camino della Rocca. La retrospettiva, intitolata Caravaggisti contemporanei. Rocco Normanno e Michelangelo Della Morte, che resterà aperta fino al prossimo 14 giugno, racconta il modo in cui lo stile dei due protagonisti riflette le caratteristiche della mano dell’irruente Michelangelo Merisi, che nei primi anni del Seicento portò una profonda rivoluzione nella storia dell’arte italiana, raccontando, come mai nessuno aveva fatto, la realtà più brutale e popolare.
Normanno, artista salentino di origine ma toscano di adozione, formatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, si dedica soprattutto alle tematiche della natura morta e del ritratto. Le sue opere sono raccontano anche storie religiose o classiche i cui protagonisti hanno il volto e l’abbigliamento di personaggi contemporanei. Della Morte formatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, la sua città, si interessa, invece, in particolar modo al corpo umano che, mostrato nella sua fragile carnalità, è espressione della condizione umana. Anche il mito e il simbolo, secondo quest’ultimo, rappresentano il veicolo che consente allo spettatore di interrogarsi sull’essenza dell’uomo e del mondo che lo circonda. La sua è una visione tormentata, morbosa, spesso violenta, come la vita del maestro lombardo che gli fa da linea guida.
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