
Dopo l’Elefantino, anche Fred Perri propone una moratoria, ma su calciopoli
Visto che siamo in tema, anch’io ho una bella moratoria da proporre. Però non faccio diete, anzi. Vorrei una bella moratoria sulle intercettazioni e, per quel che riguarda l’orticello che mi compete, una moratoria sulle intercettazioni che concernono lo scandalo del calcio. E poi una moratoria sullo scandalo medesimo. Basta. Siamo un paese che campa in mezzo alla monnezza, in tutti i sensi. Spazzatura vera, quella che esala i suoi fetidi vapori in Campania, e fuffa cartacea, quella che ci ammollano sulle pagine dei giornali, quella che passa nelle veline degli avvocati e delle procure. L’ultima puntata è veramente ridicola. Non c’è nulla di rilevante, se non, volendo, l’inopportunità di frequentare Luciano Moggi. Nulla se non il malcostume italico del «sempre a disposizione» o del «trovami i biglietti». Un malcostume che si batte con l’educazione, con il cambiamento, non a suon di intercettazioni (che paghiamo noi, non ve lo dimenticate, oh allocchi) o di sentenze. Ma so che qui non si può vivere senza pensare che non ci sia un complotto, uno 007 corrotto, un caso Moro, un omicidio Kennedy, un delitto di Garlasco, un qualcosa da agitare alle nostre spalle, pensando che, dietro la nostra mediocrità, ci sia sempre il cattivo di turno. Invece Moggi e Giraudo non ci sono più, l’Inter può vincere in santa pace e Moratti spadroneggiare. Allegria. E ora chiudete il telefono.
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