
Disgregati e contenti
Più nicchie e meno tribù. potrebbe essere l’evoluzione della moda secondo Paul Mistretta, stilista per il marchio Bomb Boogie. C’è voglia di cose esclusive e uniche. Per questo la moda di qualità dovrà saper offrire prodotti pensati per nicchie di mercato e non per la massa, per grandi “tribù di consumatori”. Questo bisogno di segmentare l’offerta non è un trend passeggero relativo solo al settore dell’abbigliamento. Anche il mondo dell’informazione via Internet sta vivendo una fase simile. Esitono, infatti, sempre più siti, sezioni di siti, sofisticati motori di ricerca e newsletter rivolti a gruppi di utenti interessati ad argomenti specifici. Tuttavia, secondo Riccardo Staglianò, giornalista, questa frammentazione dell’offerta può avere conseguenze negative sulla mentalità collettività: «I personal media possono contribuire alla disgregazione della società in infinite nicchie di pubblici diversi. Mentre i vecchi media contribuivano a creare l’immaginario collettivo (erano society making), i nuovi media lo scompongono in un infinito caleidoscopio di realtà».
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