Contenuto riservato agli abbonati

L’enciclica dimenticata perché contesta la modernità

Di Marco Invernizzi
02 Gennaio 2025
Si è rotto il rapporto fra la gerarchia e il popolo perché non funziona la catena di trasmissione dai vescovi e dai preti verso i fedeli, tramite l’insegnamento del Papa
Papa Francesco durante l'udienza generale dell'11 dicembre
Papa Francesco durante l'udienza generale dell'11 dicembre (foto Ansa)

Sono trascorsi circa tre mesi dall’uscita della quarta enciclica di papa Francesco, Dilexit nos, dedicata all’amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo, ma è come se non se ne fosse accorto nessuno. Tutto ciò è strano, perché di solito gli interventi del Papa vengono ripresi, commentati e innestano polemiche che durano settimane e mesi.

La verità è che i media difficilmente comprendono tematiche come quella affrontata nell’enciclica, che sottintende una forte critica della modernità, delle sue origini e impostazioni culturali, pur esprimendo questa critica con delicatezza, cioè si vuole aiutare il mondo moderno a ravvedersi, non a morire definitivamente. Infatti, questo è il senso ultimo dell’enciclica, espresso già nel primo capitolo: se ci si scorda di mettere il cuore di Cristo al centro della vita personale e pubblica, il mondo non potrà cambiare. Con buona pace, infatti, di coloro che ritengono che la fede non debba incarnarsi nella vita sociale per cambiare un mondo che h...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati