
In difesa di Pinocchio (e delle fiabe)
Anche Il Foglio ha le sue pecche, certo veniali rispetto ad altri giornali, ma sicuramente provocatorie quando per esempio si parla di fiabe in maniera inopportuna. L’articolo del 18 settembre parla di Pinocchio, addirittura «dell’infamia di Pinocchio» che, fattosi «ragazzino perbene, abbandona su una sedia il suo bozzolo di legno. E lo rinnega e lo deride: “com’ero buffo, quand’ero un burattino!”» I verbi rinnegare e deridere fanno venire in mente parole ben diverse da «com’ero buffo?» che più sembrerebbe espressione di affettuosa partecipazione a qualcosa che non c’è più. Viene quasi il dubbio che l’enfasi nasconda una scarsa dimestichezza grammaticale. Conclude poi l’articolo: «Ma il burattino che siamo stati bisogna caricarcelo amorevolmente sulle spalle». A voler essere buona potrei dire che al povero giornalista la mamma non ha mai raccontato le fiabe. Se no saprebbe che ai bambini piacciono le fiabe, e le fiabe sono la lettura più appropriata per i bambini, perché c’è il bene, che sempre vince, e il male che sempre perde. Perché nel regno delle fate i burattini di legno, senza carne, senza cuore, sono buoni come legna da ardere, le streghe, i lupi, i draghi, vanno uccisi, non sono poverini, non sono animali in via di estinzione, sono il male. Mamme, non abbiate paura di leggere le fiabe ai bambini, senza censure, sono simboliche, una cosa è segno di un’altra, non è che, siccome godono quando la strega di Biancaneve cade dalla rupe, o quella di Hansel e Gretel nella stufa, poi pensino di far fare a voi la stessa fine, anche se c’è sempre il momento in cui ti reputano una strega. Chesterton, Tolkien, Bettelheim, vi apriranno gli occhi sui simboli di questo regno. A voler essere buona? ma siccome oggi mi sento un po’ Simone Fortunato, ti faccio presente, o giornalista, a proposito del “caricarcelo amorevolmente”, che stiamo parlando di Pinocchio, di un burattino, tutt’al più di una lettura piacevole ed istruttiva, non della parabola del Buon Samaritano.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!