Dieta vegana per i soldati norvegesi: «Così fermiamo il global warming». Di certo non cambierà l’aria

Di Redazione
21 Novembre 2013
Ultima spiaggia ambientalista: l'esercito di Oslo mangerà un giorno alla settimana solo cibo green, per ridurre il consumo di carne e prodotti che aumentano l'effetto serra

Oslo, il nemico è alle porte. Il nuovo rivale dell’esercito norvegese arriva da oltreconfine, spinto dai venti freddi che soffiano sulla Scandinavia: sono i cambiamenti climatici. Il fucile da imbracciare per cacciarlo è una salubre dieta vegana, che, come annunciato martedì, verrà seguita un giorno alla settimana nelle mense delle caserme delle forze armate del Paese. Lo scopo è quello di ridurre al minimo il consumo di cibi “enviromentally unfriendly”, insomma ostici per l’ambiente, come ad esempio la carne, che da sola nella sua produzione sprigiona il 18% di gas a effetto serra, stando a quanto affermato dalla FAO.

MENO 150 TONNELLATE DI CARNE IN UN ANNO. «È un passo per proteggere il nostro clima», spiega il portavoce dell’esercito Eyvestin Kvarving all’Agence France Press. La dieta è già stata introdotta nelle principali caserme sulla terra ferma, e presto verrà estesa a tutte le altre unità, comprese quelle in missioni all’estero. Le stime sono ben promettenti: nel giro di un anno si ridurrà il consumo di carne di 150 tonnellate. «Non è tanto per risparmiare», assicura Kvarking. «È per essere più consapevoli del nostro clima, più “ecologically friendly” e più in salute». La proposta ovviamente ha accolto l’applauso delle associazioni ambientaliste, anche se lascia spazio a qualche perplessità sulle effettive conseguenze. L’effetto serra si lascerà intimidire? Retrocederà il surriscaldamento della terra? Ciò che è certo è che ad Oslo cambierà anche l’aria, visti gli effetti che generalmente una dieta a base di verdure genera sull’organismo umano.

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7 commenti

  1. Robert Benson

    Se mangiano solo legumi altro che gas serra!!!

  2. Cisco

    Ideologia allo stato puro: l’avessero fatta passare come decisione per tentare di diminuire i rischi del cancro l’avrei capita, ma farla passare per una scelta contro il global warming e’ ridicolo. Infatti hanno avuto gli applausi degli ambientalisti.

  3. mike

    w una bella bistecca ogni tanto!
    non capisco come fa la produzione della carne ad influenzare il clima (il 18% di gas serra). ma credo che neanche la FAO saprebbe spiegarlo.

  4. Nando

    W la grigliata!!!!!!

    Scommetto che gli stessi vegan-ambientalisti sarebbero pronti ad attaccare con fiumi di veleno (metaforico) chi si astiene dal mangiar carne al venerdì per motivi, diciamo….., diversi dai loro!!

  5. giancarlo

    Ci sono due cose infinite: l’universo e la stupidità umana. Ma sulla prima non sono sicuro.

  6. Luca

    Di certo saltare la carne un giorno a settimana non fa certo male.
    Ormai è più che certo che cancro e esagerato consumo di carne sono tra loro in correlazione.
    In Italia siamo passati da circa 15 kg annui a testa della fine anni 60 agli attuali 90 kg a testa, ossia in 45 anni abbiamo sestuplicato il consumo.
    Forse darci una regolata non farebbe male a nessuno.
    Se ci orientassimo a mangiare meglio, ad esempio rifiutando la carne di animali allevati in catene di montaggio come fossero oggetti e non esseri viventi, tenuti in vita ad antibiotici, forse ne guadagneremo entrambi, sia noi che gli animali.
    Certo il prezzo della carne aumenterebbe un pò come d’altronde era sempre stato, da ragazzo a casa mia si mangiava carne solo la domenica ed era anche allevata all’aperto.
    Poi è arrivato il benessere esagerato, l’avvento dell’allevamento intensivo e brutale ed oggi, anzi da ormai oltre 30 anni, mangiamo carne a go go si ma si tratta di carne di animali infelici ed ammalati, pieni di tossine che poi noi ingordi mangiamo.
    Il sistema va cambiato e va fatto anche velocemente.

  7. TtoTM

    Una volta ai soldati gli davano il bromuro… ora il gli danno il vegano !!!!

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