Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Esteri

Il ddl Zan ha uno scopo totalitario degno di Mao Zedong

La legge tanto amata dagli artisti introduce un regime legale totalitario che tenta di sostituirsi a quello democratico e punta a rieducare i "colpevoli"

Aldo Vitale
20/04/2021 - 11:07
Esteri
CondividiTwittaChattaInvia
Una manifestazione in Italia a favore del ddl Zan

La maggior parte delle persone appartenenti al mondo dello spettacolo che, pur non possedendo nessuna competenza giuridica, si stanno sbracciando a sostegno del ddl Zan, farebbero bene a riflettere sulle conseguenze negative che da più parti sono state evidenziate nel caso fosse approvato un simile disegno di legge. Ci sono almeno tre principali motivazioni assolutamente laiche che sconsigliano di approvare il predetto testo.

Il ddl Zan è inutile

In primo luogo, non si può fare a meno di osservare che la attuale griglia normativa è pienamente in grado di tutelare i diritti di tutti i 10, 100 o 1.000 generi ipotizzati o ipotizzabili da parte dei più agguerriti e fantasiosi propugnatori dell’ideologia gender. Consta, infatti, che le norme del codice penale che puniscono l’omicidio, le percosse, le lesioni personali, l’ingiuria, la diffamazione e tutti gli altri comportamenti antigiuridici in grado di ledere l’integrità fisica e morale della persona umana, siano ancora pienamente valide ed efficaci, nonché perfettamente applicate dall’autorità giudiziaria ogni volta che se ne riscontri l’esigenza in seguito ai tristi fatti di cronaca.

A queste norme si deve aggiungere l’articolo 61 del codice penale che sancisce le aggravanti comuni come per esempio i motivi abietti o futili per cui viene commessa l’azione criminosa ai danni della vittima. Le attuali norme, insomma, non soltanto esistono senza lasciare vuoti, ma sono più che adeguate per punire ogni tipo di aggressione o minaccia all’integrità psico-fisica di ogni essere umano, prescindendo dal sesso di appartenenza o dal genere di militanza.

Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome Tempi a Caorle per il Premio Luigi Amicone 2023 - Chiamare le cose con il loro nome
PUBBLICITÀ

Il ddl Zan è degno di Mao Zedong

In secondo luogo: il ddl Zan si basa su una aberrante concezione della natura e della funzione del diritto penale. Mentre nello Stato di diritto il diritto penale, infatti, è volto a sanzionare il comportamento del reo, ma senza intromettersi nella sua mente e nella sua coscienza, negli Stati totalitari avviene l’esatto opposto, come, tra i tanti esempi possibili, dimostra l’esperienza concentrazionaria cinese, ai tempi di Mao Zedong, in cui i detenuti venivano lasciati “liberi” all’interno di campi di lavoro con l’obbligo di studiare e assimilare il pensiero marxista in genere e maoista in particolare.

Il diritto penale di uno Stato di diritto deve necessariamente limitarsi al foro esterno, cioè alle azioni illecite compiute dal reo, ma non può pretendere di correggere la mentalità, la coscienza o il pensiero del reo. Anche nell’ottica che contraddistingue la Costituzione italiana, cioè quella rieducativa, la funzione della pena deve essere intesa come capacità di reinserimento sociale del reo, come del resto stabilito e più volte ribadito dalla Corte Costituzionale con le diverse sentenze 168/1972, 126/1983, 296/2005, 257/2006, non come modifica del suo pensiero.

Rieducare il colpevole

Il ddl Zan invece, al suo articolo 5, prevede il beneficio della sospensione condizionale della pena, in caso di condanna, subordinandolo alla prestazione, dal parte del condannato, di attività lavorativa non retribuita a favore delle associazioni che rappresentano le vittime offese dal reato per cui è stato condannato.

Il diritto penale sotteso dal ddl Zan non è, dunque, il diritto penale concepito negli ultimi decenni negli Stati democratici occidentali, ma sembra ispirarsi a inquietanti ombre del passato di paesi totalitari come la Russia, allorquando si chiamava Unione Sovietica, all’interno della quale si puniva o si assolveva qualcuno in base alla sua minore o maggiore adesione alla “coscienza socialista”, oggi sostituita dalla “coscienza genderista”.

Libertà di espressione in pericolo

In terzo luogo: sebbene l’intero ddl Zan introduca più problemi giuridici di quelli che presume di risolvere, il suo vero tallone d’Achille può essere considerato l’articolo 4 che dovrebbe introdurre – senza riuscirci – la cosiddetta “clausola salva-idee”. La clausola salva-idee, infatti, lascia dedurre, anche da parte dei più distratti o giuridicamente sprovveduti, che il resto del disegno di legge sia in grado di compromettere la libertà di pensiero (come quella di parola, di insegnamento, di professione del proprio credo religioso ecc), tanto da rendersi necessaria l’introduzione della suddetta norma.

In ogni caso la clausola non riesce a tutelare la libertà di pensiero poiché come tutte le norme può essere interpretata in senso restrittivo, perfino sopprimendo libertà fondamentali e costituzionalmente garantite, o estensivo comprimendo soltanto le suddette libertà. Si consideri, del resto, l’ampia casistica che si è prodotta in questi anni, soprattutto all’estero, come avvenuto proprio di recente in Ohio in cui un professore di filosofia politica è stato sospeso perché non ha utilizzato il pronome femminile per un transgender.

Il ddl Zan introduce una dittatura

Si capisce quindi che il ddl Zan costituisce non già l’introduzione di un più severo regime penale per le aggressioni commesse contro la civile convivenza, ma l’introduzione di un regime legale totalitario che tenta di sostituirsi a quello democratico (più o meno imperfetto) che fino ad oggi ha contraddistinto l’ordinamento italiano.

La circostanza più grave, tuttavia, è che proprio i sostenitori del ddl Zan non si rendano conto di tali terribili pericoli, dimostrando come sia ancora più vera la vocazione totalitaria che ispira il suddetto disegno di legge, poiché, come ha insegnato Waldemar Gurian, «il totalitarismo si realizza proprio in quel regime che rifiuta di considerarsi tale».

Foto Ansa

Tags: ddl ZanIdeologia Genderlibertà di espressione
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Trans drag queen

La Ley Trans alla tedesca e gli incontri per bambini di Eric Grande Clitoride

11 Maggio 2023
suicidio

Per capire un giovane suicida non lo si può trattare come un topo da laboratorio

30 Aprile 2023
Papa Francesco Ungheria

Il Papa in Ungheria chiede «un’Europa dei popoli» che aiuti natalità e famiglie

29 Aprile 2023
Campus Syracuse Usa

In certe università americane sembra di essere nella Germania Est

13 Aprile 2023
Drag queen

Drag queen a scuola: «Esistono 73 generi». Genitori in rivolta

6 Marzo 2023
trans

Il libro di Meotti mette in crisi pure noi diavoli

4 Marzo 2023

Video

Eugenia Roccella
Video

“Una famiglia radicale”. Eugenia Roccella si racconta

Redazione
15 Maggio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Giardino esterno di un asilo nido a Milano

Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza

Emanuele Boffi
31 Maggio 2023

Read more

Scrivi a Tempi

I nostri blog

  • La preghiera del mattino
    La preghiera del mattino
    Della cosa più importante non si parla mai: tra Usa e Cina noi dove stiamo?
    Lodovico Festa
  • Tentar (un giudizio) non nuoce
    Tentar (un giudizio) non nuoce
    Natalità: una questione politica e di speranza
    Raffaele Cattaneo
  • Il Deserto dei Tartari
    Il Deserto dei Tartari
    Gli innumerevoli tratti che dimostrano la parentela tra sinistra e fascismo
    Rodolfo Casadei
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    I moralisti contro Springsteen e Roccella contestata
    Emanuele Boffi
  • Lettere al direttore
    Lettere al direttore
    Denatalità, le due “s” che stanno insieme: servizi e speranza
    Emanuele Boffi

Foto

Foto

A cosa serve la scuola?

25 Maggio 2023
Foto

Il sistema dei media nel pensiero di Antonio Pilati

25 Maggio 2023
Un missile russo colpisce una casa a Odessa
Foto

L’impegno per un cessate il fuoco immediato

25 Maggio 2023
Marcello Pera, filosofo e senatore
Foto

Dialogo a Roma tra Pera e Camisasca (e sant’Agostino)

16 Maggio 2023
Foto

“Una famiglia radicale”. Presentazione del libro di Eugenia Roccella a Milano

11 Maggio 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
    • Febbraio 2023
    • Gennaio 2023
    • Dicembre 2022
    • Novembre 2022
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Crisi energetica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Tempi Media
    • News
    • I nostri blog
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist