«Da Fioroni a Formigoni. Facciamo il grande centro moderato»
Ieri bagarre alla Camera sull’emendamento che ha innalzato di un anno la pena per il reato di corruzione. Dal voto di ieri, anche se è un caso isolato, è emersa una nuova maggioranza composta da Pd, Idv e Fli. La maggioranza che sostiene il governo Monti scricchiola? Pierluigi Mantini, parlamentare dell’Udc, ragiona con tempi.it sulla situazione politica attuale e manda un messaggio ai moderati di Pdl e Pd.
Mantini, cambierà qualcosa nella maggioranza di governo dopo il voto di ieri alla Camera?
La vera questione riguarda il tema delle alleanze politiche e soprattutto dei moderati. Nel Pdl non vediamo un cambiamento di posizioni rispetto al passato e per noi vale la regola agostiniana: «Meglio zoppicare nella strada giusta che correre in quella sbagliata». Il voto di ieri è conseguente a una mancanza di sintonia sull’argomento “corruzione”. Il Pdl vuole una legge molto blanda, il Pd chiede un testo con contenuti più duri, ma la soluzione non sta in un Vietnam di emendamenti, ma nel chiedere le giuste modifiche sul testo del disegno di legge.
Il Pdl ha messo in discussione il sostegno al Governo.
Angelino Alfano ha affermato che «non c’è mai stato un asse ABC». Il segretario del Pdl afferma che, non solo non esiste attualmente la possibilità di lavorare insieme, ma che non c’è mai stata. Ne consegue che per Alfano questa è una maggioranza in via di superamento. Insomma, sono certamente loro quelli che oggi lavorano contro il Governo.
Anche il Pd, tuttavia, non pare così coeso nel sostegno a Monti.
Il Pd sta vincendo le elezioni amministrative. Tutti i sindaci delle maggiori città appartengono ad una sinistra irregolare, e questionare sul Pd spaccato è secondario. L’attenzione non va posta sul Pd, ma verso i moderati: cosa vogliono fare?
Appunto, cosa vuol fare l’Udc?
Perché non lo chiede a quelli del Pdl? Noi le risposte le abbiamo già date: abbiamo già detto di “no” ad un Pdl-Lega, ancorato a Berlusconi. Con questo non voglio dire che il Cavaliere debba ritirarsi in un convento come in molti auspicano, ma che certamente noi chiediamo da tempo al Pdl un segno di discontinuità. Se questo fosse dato, noi apriremmo un nuovo cantiere insieme. Penso ad Alfano, Lupi, Formigoni: moderati in prima linea nella politica nazionale. Con loro non avremmo problemi a creare un progetto comune.
Un grande centro?
L’esistenza di un nuovo partito moderato isolerebbe le posizioni estremiste.
E Fini e Rutelli?
Entrambi si sono resi conto che occorre una politica di collaborazione. Il centrosinistra non ha forza politica per governare, anche se l’avrebbe con i numeri.
Lo stesso discorso vale per i moderati del Pd?
Sì. Da Enrico Letta e Fioroni fino ad arrivare a Lupi e Formigoni.
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