In bocca all'esperto

Crudità pugliesi irrinunciabili a Milano

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Pubblichiamo la rubrica di Tommaso Farina contenuta nel numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti)

Guai a toccargli il pesce crudo, ai pugliesi. Quando sentono parlare del sushi, anzi del finto sushi cinesizzato che costituisce il 90 per cento del sushi in Italia, inarcano il sopracciglio: ma come, noi mangiamo pesce crudo da secoli, devono insegnarcelo gli orientali? Il dibattito, nato sui blog di cucina e food, nel 2009 approdò addirittura a UnoMattina Estate, appassionando non poco la bella conduttrice Miriam Leone. A difendere le crudità nostrane, il pugliese Antonio Tomacelli.

[pubblicita_articolo allineam=”destra”]E pugliese, brindisino purosangue, di Ceglie Messapica, è anche Rocco Urso, che dal 1995 conduce a Milano un ristorante piacevolmente fuori dal coro: lo Charmant. Fuori dal coro perché sta in una zona residenziale tranquilla, dove non si deve imprecare per un parcheggio. Perché l’arredo è elegante e non concede nulla ai vezzi modaioli, anzi dispone di bellissimi e comodi divanetti. E soprattutto, perché qui vanno in scena le crudità pugliesi, senza cedimenti.

Che ordiniate ostriche, tartufi, gamberi o altro, avrete la garanzia di un prodotto d’eccezione, ottimamente trattato. Il crudo, qui, è semplicemente irrinunciabile. Ma i crudi non sono la sola pietanza che merita di attirare voi gastrodevoti. Potreste cominciare, ad esempio, con la padellata di gamberi, carciofi e bottarga; con l’aragosta alla catalana; col ghiottissimo novellame alla pugliese, semplicemente scottato.

Di primo, l’equilibrio dei tagliolini con calamaretti e zucchine, o con scampi, cappesante e bottarga; se siete in due, anche i risotti di pesce; per i single, linguine alle sarde e gnocchetti alle triglie. Di secondo, anzitutto pesci di grossa pezzatura, ossia di pesca: pescatrice, orata alla siciliana, branzino. Se no, fritto misto, padellata di crostacei all’aglio, olio e peperoncino, guazzetto alla mediterranea.

La chiusura in dolcezza è affidata alla zuppa di more e alla terrina di cioccolato. La cantina non è affatto male, meriterebbe una carta meglio organizzata ma è servita alla perfezione. Prevedete una spesa di circa 60-65 euro, giusti per tanta grazia.

@farinatommaso

Per informazioni
Charmant
ristorantecharmant.com
Via G. Colombo, 42 Milano
Tel. 0270100136
Chiuso la domenica

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