
Croce Argentina
Mi scrive don Martino De Carli da La Plata, città vicina a Buenos Aires (Argentina): «Ieri notte abbiamo percorso le strade della nostra parrocchia. Era il giorno della via crucis. L’abbiamo proposta all’inizio della quaresima: quattro stazioni in quattro punti strategici del quartiere, la lettura di brani del Vangelo e di frammenti delle opere di Peguy. È durata circa un’ora e mezza. Pioveva. L’autunno già incominciato e la morte apparente che lo accompagna mi hanno reso durante il cammino più cosciente del limite che tutti portiamo nella nostra vita, della nostra fragilità, della nostra incompletezza. C’era molta gente. Tante famiglie, anche povere, molti ragazzi, del collegio, dei gruppi parrocchiali, delle baracche. Un popolo molto diversificato, ma accomunato dal fatto di andare dietro a una croce. La portavo io, la croce, e a al mio lato don Giuseppe e don Mario, alcuni giovani con torce accese e due bambine di una famiglia molto povera, che mi correvano tra le gambe e che don Mario ad un certo punto ha preso per mano. Un piccolo coro cantava ad ognuna delle quattro fermate. Alla fine, davanti alla chiesa, la pioggia ha incominciato a venire giù forte, forte. Ho portato la croce per ricordarvi tutti».
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!