Credere e conoscere. Soprattutto “ritenere personalmente”

Di Antonio Gurrado
30 Marzo 2012
È uscito per Einaudi "Credere e conoscere", dialogo tra il cardinale Carlo Maria Martini e il medico e senatore del Pd Ignazio Marino. Il Corriere della Sera, venerdì, ne ha pubblicati ampi stralci. Il nostro collaboratore Antonio Gurrado è in grado di anticipare per tempi.it il lavoro di una apposita commissione ecclesiastica sul nuovo Simbolo del cardinale.

È uscito per Einaudi “Credere e conoscere”, dialogo tra il cardinale Carlo Maria Martini e il medico e senatore del Pd Ignazio Marino. Il Corriere della Sera, venerdì, ne ha pubblicati ampi stralci (“Martini: il valore di un legame tra persone dello stesso sesso”). Il nostro collaboratore Antonio Gurrado è in grado di anticipare per tempi.it il lavoro di una apposita commissione ecclesiastica sul nuovo Simbolo del cardinale.

Ho trovato illuminante il lungo colloquio del cardinale Carlo Maria Martini con Ignazio Marino, pubblicato su due pagine del Corriere della Sera, non tanto per la disinvolta apertura del Cardinale all’importanza dell’amicizia omosessuale – qualsiasi cosa significhi – ma perché finalmente, come ben di rado accade sui quotidiani, ho potuto leggere una parola chiara sulla fede di un autorevole ecclesiastico. “Personalmente ritengo”, ha scritto il Cardinale, “che Dio ci ha creati uomo e donna”.

Pochi possono ignorare la capitale importanza di tale affermazione. Fonti certe mi comunicano che un’apposita commissione ecclesiastica è già al lavoro per la composizione del Simbolo del cardinal Martini, del quale posso fornirvi una congrua anticipazione.

Il testo reciterà: “Penso che ci sia un solo Dio, progettatore per sommi capi del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e – qualora ve ne fossero – invisibili. Non escludo l’ipotesi di un solo Signore, nonché di vari altri, nato dal Padre prima di buona parte dei secoli, che sostiene di essere Dio da Dio, potrebbe risultare luce da luce e talvolta Dio vero, nell’accezione più generale del termine, da Dio vero, senza voler con questo trarre conclusioni affrettate; generato e creato a seconda delle circostanze, di una sostanza che da un certo punto di vista sembra coincidere con quella del Padre, reo di concorso esterno nella creazione di una significativa percentuale di cose. Per noi uomini, ma anche per le donne, i bambini, gli animali, i vegetali, i minerali, i marziani, i nomi, le cose e le città, e per la nostra salvezza, nonostante potrebbe darsi che non ce ne fosse immediato bisogno, diede l’impressione di discendere dal cielo, o comunque da un’altitudine superiore a quella alla quale ci troviamo, e con il controverso e mai scientificamente accertato contributo dello Spirito Santo ha fatto una roba di difficile interpretazione nel seno della Vergine, o quanto meno incensurata, Maria e si è fatto uomo, ma anche donna, bambino, animale, vegetale, minerale, marziano, nome, coso e città.

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato? Morì, o è emigrato in un paradiso fiscale senza lasciare tracce della propria scomparsa? Fu sepolto o si tratta di un complotto dei templari? Corre voce che il terzo giorno sia risuscitato, con tutte le cautele del caso, secondo le Scritture, senza con ciò voler far torto al Corano, alle Upanishad, al Libro Tibetano dei Morti, ai Canti di Ossian e alle Pagine Gialle; fonti vicine al Vaticano lasciano intendere che sia salito al cielo e siederebbe alla destra del Padre se non temesse un eccesso di strumentalizzazioni politiche. Di nuovo, se si accetta il presupposto che sia effettivamente già venuto, verrà nella gloria, ma senza rinunciare alla sobrietà imposta dai tempi, per giudicare i vivi e i morti, no, per ammonire i vivi e i morti, no, per tirare le orecchie ai vivi e ai morti, no, per comprendere e giustificare i vivi e i morti, anzi, per esprimere i sensi della propria stima ai vivi e ai morti, tanto più che non è del tutto chiaro chi sia vivo e chi sia morto, trattandosi di etichette che non possono annullare le infinite sfaccettature del cuore umano. La sua presidenza non avrà fine fatta salva la naturale scadenza del mandato.

Presumo che si possa postulare uno Spirito Santo, o anche solo Beato, anzi Stimabile, noto anche come Signore che dà la vita e altresì, ove necessario, la dolce morte; e procede dal Padre e dal Figlio, o solo dal Padre, o solo dal Figlio, anzi procede da solo, e il Padre e il Figlio procedono da lui mentre il Figlio procede dal Padre e il Padre procede dal Figlio in maniera tale da non scontentare nessuno e porre fine a un’inutile questione che da secoli tormenta l’unità dei cristiani, ma anche dei mussulmani, buddisti, induisti, scintoisti, interisti, precari e lgbt; con il Padre e il Figlio è tenuto in debita considerazione e menzionato sovente con termini anche elogiativi, e ha espresso delle opinioni personali – non immuni da smentita – per mezzo di portavoce e uffici stampa non pienamente allineati alle sue posizioni. Sono disposto a tollerare la Chiesa, una e molteplice, santa e dannata, cattolica e protestante, apostolica e rivoluzionaria. Consiglio ai più piccini  una salutare abluzione per il condono delle violazioni alla carta dei diritti dell’uomo e del cittadino. Aspetto, ma senza volermi illudere, la risurrezione dei morti o il ritorno degli zombi e alcune forme di vita nel mondo – termine invero eccessivo: diciamo nel quartiere – che potrebbe decidersi a venire, ma senza alcun impegno e con chiare clausole di rescissione”.

Nella sua nuova versione martiniana il Credo assumerà la più moderna denominazione di Ritengo.

tratto da http://antoniogurrado.blogspot.it/

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26 commenti

  1. pse

    Interessante quanto scrive questo Gurrado. Gli consiglio l’intervista a don Carron pubblicata dal Corriere il 16 gennaio 2012. A precisa domanda: “E della stagione di Berlusconi cosa pensa?” «Non ho gli strumenti per dare un giudizio globale. …… »

    1. gmtubini

      E che c’azzecca?

      1. pse

        signor Tubini capisco che per lei l’ironia debba essere una qualche forma di manifestazione diabolica …
        … siccome il professor Gurrado ironizzava estrapolando dal suo contesto una parola del Cardinal Martini, e il giornale ritiene di dare grande evidenza a questo io mi permetto di ironizzare (senza peraltro alterarne il contesto ) su una frase di Carron. O forse secondo lei va ridicolizzato solo chi non la pensa come lei?

        1. Luca Rossini

          Devo essere sincero: ormai sono arrivato al punto che resto stupito se il Cardinal Martini dice qualcosa che abbia almeno un lontano riscontro nel Magistero della Chiesa Cattolica, alla quale mi pare ancora appartenga (immagino senza costrizione alcuna). Il suo parlare per allusioni, come nel caso di una non meglio identificata “amicizia omosessuale” (quella “eterosessuale” deve essere evidentemente qualcosa di troppo banale) mi sembra l’esatto opposto dell’evangelico: “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” (Mt 5,37). Preghiamo.

        2. gmtubini

          Caro mio, Lei riesce benissimo a rendersi ridicola anche senza il mio intervento, dal momento che considera ragionevole che la volontà di sospensione del giudizio su un (discutibile) uomo politico da parte di un presbitero si possa paragonare alla palese irresolutezza (definiamola così!) di un cardinale nel proclamare i fondamenti della fede cattolica, la quale, a dar retta al colore del suo abito, dovrebbe esser da lui difesa fino al martirio. Inoltre, dal momento che Ella si è esercitata a fare illazioni concernenti la mia personale opinione sulle influenze diaboliche, mi trovo, ahimè, costretto a correre il rischio di tediare ulteriormente i lettori, dovendo giocoforza precisare il mio pensiero su tale argomento: a parer mio, più che nell’ironia, è ben più probabile che il maligno si manifesti nei sofismi intellettualoidi di certi cristiani emeriti, e, in second’ordine, nella sconsiderata approvazione di tali sofismi da parte dei loro non disinteressati seguaci.

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