Così la Madonna ha salvato il mio amico (donnaiolo) Mondadori
Anticipiamo la “Cartolina dal Paradiso di Pippo Corigliano che uscirà sul numero 04/2012 di Tempi, in edicola da giovedì.
De Maria numquam satis, dicono i teologi, il che significa che con la Madonna non si può esagerare nel ricorrere a lei e nel tesserne le lodi. Ho letto una giusta osservazione del mariologo francese René Laurentin sul costante aumento della devozione mariana rispetto ai primi secoli del cristianesimo, quando occorreva diffondere la notizia della risurrezione di Cristo. Era logico che in quel periodo ci si concentrasse su Gesù perché occorreva far comprendere la straordinaria novità del Dio che si fa uomo, muore per noi e risorge. Col passar del tempo il desiderio di conoscere Gesù porta sempre di più a riconoscere Maria come colei che può farci incontrare suo figlio. Ecco che Maria, viene meglio riconosciuta per quello che è: la strada per trovarlo, conoscerlo e amarlo. Principio primo di ogni conversione.
Sono rimasto colpito dall’immediatezza con cui Leonardo Mondadori rispose a chi gli chiedeva come avesse fatto a convertirsi dalla sua condotta di tombeur de femmes. «Sono ricorso alla Madonna – rispose immediatamente – ed è grazie a lei che ora vivo la castità». Leonardo, allora presidente dell’editrice Mondadori, non faceva misteri sulla sua fede ritrovata e la testimoniava apertamente. Non solo per la castità ma per ogni momento della nostra attività la Madonna è consigliera e ausiliatrice. Siamo ancora all’inizio del nuovo anno e mi propongo di “foderare” ogni cosa che faccio con la devozione a Maria, garanzia per non andare fuori strada e filare dritti in Paradiso.
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